Introduzione
C'è chi è in scadenza a fine anno (D'Angelo Russell), chi è già stato sul mercato in estate senza trovare ammiratori (Ingram), chi non ne vuole sapere di processi di "rebuilding" (LaVine), chi forse sogna un ritorno al passato (Bruce Brown) e chi punta a incassare il massimo contrattuale. I sette nomi che ESPN propone all'attenzione sono nomi di giocatori di ottimo livello, alcuni già campioni NBA, altri già All-Star. Ma tutti accomunati dalla possibilità di poter lasciare presto la loro attuale squadra di appartenenza
Quello che devi sapere
ZACH LAVINE OGGI: BULLS
Non si può non partire da lui. Che al Media Day dei Bulls ha detto tutte le cose giuste: sintonia con il front office, voglia di ricominciare, totale disponibilità a mettersi al servizio della squadra, per lo sviluppo e la crescita dei nuovi talenti. La verità è un'altra: difficilmente Zach LaVine chiuderà questa stagione ancora con la maglia di Chicago. I Bulls ricostruiscono, la sua "agenda" è diversa. Resta un contratto difficile da accollarsi per qualsiasi squadra
ZACH LAVINE DOMANI: NETS?
Anche i Nets sono in fase di rebuilding, il che potrebbe anche non piacere troppo a LaVine. Ma le trade, si sa, in NBA le fanno le squadre - e i giocatori spesso e volentieri possono solo accettarle. Brooklyn ha spazio salariale e potrebbe averne anche di più alla scadenza (a fine anno) di Ben Simmons: se rinuncerà all'ex prima scelta, potrebbe puntare su LaVine per avere un veterano (di neppure 30 anni) con punti nelle mani, atletismo ed esperienza
D'ANGELO RUSSELL OGGI: LAKERS
Le cifre accumulate nel mese precedente alla trade deadline (quasi 23 punti e 6.4 assist con il 46% da tre punti!) lo hanno "salvato" da una trade che sembrava già certa - ad Atlanta per Dejounte Murray, si diceva insistentemente. Poi però ai playoff la sua mano si è raffreddata parecchio: ha tirato il 38.4% dal campo compreso uno 0/7 in gara-3 contro Denver che grida ancora vendetta. Ha esercitato l'opzione per il suo ultimo anno di contratto ai Lakers ma è in scadenza in estate: un asset perfetto per Rob Pelinka
D'ANGELO RUSSELL DOMANI: MAGIC
Orlando ha in Banchero la loro stella (del presente e del futuro) e in Suggs un grandissimo difensore, ma nei ruoli dietro il talento offensivo di "D-Lo" potrebbe aiutare i giovani Magic, visto che tra Lakers (due volte), Nets, Warriors e Timberwolves di esperienza il prodotto di Ohio State (che a Brooklyn è stato anche un All-Star) ne ha già accumulato parecchia. E non ha neppure 29 anni
CAM JOHNSON OGGI: NETS
Se il tiro da tre punti è il fondamentale più importante nella pallacanestro moderna, il 39.2% tenuto da Cam Johnson dal suo ingresso nella lega è biglietto da visita che potrebbe ingolosire molte squadre. Anche Brooklyn probabilmente vorrebbe tenerlo, ma il rebuilding dei Nets potrebbe non essere la soluzione migliore per il giocatore. Che a 28 anni è giocatore che il suo "prime" vorrebbe giocarselo con ambizioni un po' diverse
CAM JOHNSON DOMANI: CAVS
I Cavs non hanno una situazione salariale facile, avendo rinnovato sia Jarrett Allen che Evan Mobley. In più hanno la coppia Garland-Mitchell nel reparto dietro, ma se il primo dovesse cercare altre destinazioni per uscire dall'ombra di "Spida", allora Kenny Atkinson gradirebbe poter inserire un giocatore perfetto per aprire il campo (a volte congestionato dalla presenza dei due lunghi di cui sopra) con un contratto più che "digeribile" (23 milioni di dollari all'anno)
BRUCE BROWN OGGI: RAPTORS
Altra squadra - come i Bulls e i Nets - in piena ricostruzione. Via Anunoby, via Siakam, perché un 28enne che ha già dimostrato di poter essere un pezzo importante di una squadra da titolo (a Denver nel 2023) dovrebbe "sprecare" anni di carriera senza grandi obiettivi? Toronto ha esercitato l'opzione sull'ultimo anno del suo contratto forse proprio per avere a disposizione una pedina allettante sul mercato da scambiare a febbraio
BRUCE BROWN DOMANI: NUGGETS?
Denver non ha mai trovato il vero sostituto di Bruce Brown (i lavori in corso su Christian Braun sono, appunto, ancora in corso...), Bruce Brown non ha mai trovato una squadra capace di valorizzarlo come avevano fatto quei Nuggets del titolo. E allora una reunion potrebbe essere nei migliori interessi di entrambi, a maggior ragione ora che l'addio di Caldwell-Pope ha ulteriormente impoverito la rotazione di coach Michael Malone
KYLE KUZMA OGGI: WIZARDS
L'anno scorso Kuzma ha rifiutato una trade a Dallas (!) preferendo restare nella Capitale per continuare a costruire il progetto Wizards. Che però, con lui e Jordan Poole come pietre angolari, finora di risultati non ne ha dati. Ai Mavs invece sarebbe tornato a respirare l'aria di finali NBA già provata nel 2020 in maglia Lakers (che gli regalarono un titolo NBA). Forse adesso potrebbe tornargli voglia di provare nuovamente quelle sensazioni
KYLE KUZMA DOMANI: HEAT?
Kyle Kuzma ama i riflettori dei grandi palcoscenici (battesimo del fuoco a Los Angeles, con i Lakers, e ha vinto un titolo NBA) e le città vibranti, che si sposino al meglio con la sua personalità. Viene in mente South Beach? Gli Heat potrebbero essere una destinazione perfetta, e un lineup che potrebbe contare su Herro-Butler-Kuzma e Adebayo riporterebbe Miami nel novero delle pretendenti a Est
JERAMI GRANT OGGI: BLAZERS
L'anno scorso ha tirato da tre punti con oltre il 40% e per un giocatore della sua stazza non è cosa da poco. Ha atletismo, punti nelle mani (20 a partita ci possono stare) ed esperienza: a Detroit è stato anche opzione n°1 di una squadra, ma forse la sua dimensione migliore sarebbe da complemento di lusso a qualche superstar (materiale che oggi a Portland manca). Ha 30 anni, e ancora parecchie stagioni buone davanti
JERAMI GRANT DOMANI: PELICANS?
Se si cercano superstar, quelle certo non mancano a New Orleans. A partire da Zion Williamson (che potrebbe anche giocare da 5 tattico) per finire con CJ McCollum, Dejounte Murray e Brandon Ingram. Ma propio Ingram sembra sul punto di lasciare la Lousiana [vedere scheda successiva] e allora il fit tecnico di Grant sembrerebbe proprio perfetto per i Pelicans, giocatore più interno rispetto all'ex Duke, con anche maggiore fisicità
BRANDON INGRAM OGGI: PELICANS
A lungo sul mercato già quest'estate, Ingram - all'ultimo anno del suo contratto - non ha trovato da New Orleans l'estensione contrattuale che cercava. Lui voleva il massimo contrattuale, i Pelicans non sono stati disposti a darglielo - e il dubbio che altre squadre in giro per la lega siano pronte ad accontentarlo c'è. Però si parla sempre di un 27enne già All-Star che ha chiuso l'ultima stagione oltre i 20 punti di media e al massimo in carriera per efficienza al tiro
BRANDON INGRAM DOMANI: BLAZERS?
Per accomodare le pretesi contrattuali di Ingram c'è bisogno di una squadra che abbia parecchio spazio salariale a disposizione. I Blazers potrebbero candidarsi a essere una destinazione dell'ex prodotto di Duke, per mettere al centro della loro ricostruzione un giocatore super versatile capace di fare un po' tutto, non più "chiuso" dalla presenza di altri giocatori di "volume" come accade oggi a New Orleans
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