NBA, risultati della notte: Phoenix sbanca l'Intuit Dome all'OT, Warriors sul velluto

Comincia con una sconfitta l’esperienza di JB Bickerstaff sulla panchina dei Detroit Pistons, ma i Pacers hanno bisogno di un ultimo quarto da 33-19 per rimontare da -8 e vincere la partita. I 20 punti di Myles Turner uniti ai 19 a testa di Pascal Siakam e Benn Mathurin fanno la differenza per gli ospiti, riuscendo a contenere un Cade Cunningham da 28 punti (22 nel solo secondo tempo). I 15 errori al tiro su 20 tentativi dei padroni di casa nel quarto periodo hanno determinato la sconfitta di Detroit, che però può guardare a questa stagione con un po’ più di ottimismo

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La prima stagionale di Simone Fontecchio si conclude senza punti a referto. L’azzurro ha chiuso con 0/4 al tiro (di cui due errori dalla lunga distanza), un rimbalzo, una palla persa e tre falli in poco meno di 15 minuti in uscita dalla panchina, alle spalle dei titolari Tobias Harris (13 punti) e Tim Hardaway Jr. (14), oltre ai 14 del sesto uomo Malik Beasley

DETROIT SCHIERA SEI GIOCATORI: FALLO TECNICO

Le assenze di Joel Embiid e Paul George rendono la vita più semplice ai Bucks, che cominciano la stagione vincendo sul campo di una diretta concorrente. Ai padroni di casa infatti non bastano i 25 punti realizzati da Tyrese Maxey (ma con 10/31 al tiro) e i 21 di Kelly Oubre per tenere testa agli avversari, che scappano via nel secondo quarto con un parziale di 25-12 senza mai tornare sotto la doppia cifra di vantaggio nel resto della partita

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Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard cominciano bene la loro seconda stagione assieme. Il due volte MVP sbaglia solo tre tiri sugli 11 tentati per chiudere con 25 punti, 14 rimbalzi e 7 assist, mentre Lillard segna la metà esatta dei suoi 30 punti nel solo terzo quarto, aggiungendo anche 9 rimbalzi, 6 assist e 6/12 da tre nel suo convincente debutto. Brook Lopez fa la voce grossa in difesa (19 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 6 stoppate) e sia Taurean Prince che Bobby Portis chiudono a quota 16 punti per coach Doc Rivers

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Zion Williams da forfait all’ultimo minuto per un’influenza, ma i Pelicans riescono comunque a vincere in casa grazie a un ottimo secondo tempo, nel quale spicca un Brandon Ingram da 33 punti, accompagnato dai 23 di CJ McCollum e dai 12 con 7 rimbalzi e 3 stoppate del rookie Yves Missi sotto canestro. La peggior notizia di serata è però la sospetta frattura alla mano subita da Dejounte Murray, che aveva cominciato la sua nuova avventura sfiorando la tripla doppia con 14 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. I Bulls festeggiano il ritorno in campo in regular season di Lonzo Ball (5 punti) ma le 21 palle perse commesse di squadra rendono inutili i 27 punti di Zach LaVine e i 21+11 di Nikola Vucevic

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Tutto facile alla prima per i Cavs, che piazzano un parziale di 20-4 in chiusura di primo tempo per andare all’intervallo sul +20 senza più voltarsi indietro. Evan Mobley è il migliore dei suoi con 25 punti a referto, seguito dai 21 di Donovan Mitchell e i 19 con 8/9 al tiro di Caris LeVert, regalando al nuovo allenatore Kenny Atkinson la prima vittoria al ritorno in panchina da capo-allenatore dopo quattro anni e mezzo. Debutto casalingo deludente invece per i Raptors, con Scottie Barnes appannato (3/14 al tiro per soli 9 punti) a cui si aggiunge anche l’infortunio alla zona pelvica di Immanuel Quickley, uscito a 2:24 dalla fine del primo tempo senza più rientrare in campo

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Il derby della Florida rimane equilibrato solamente nel primo tempo, poi Orlando prende completamente il controllo delle operazioni con un terzo quarto da 39-18 toccando anche il +33 nel corso della ripresa. Decisamente non il debutto sperato dagli Heat per l’inaugurazione del “Pat Riley Court”, specialmente per le prestazioni sottotono di Jimmy Butler (3 punti, 1/8 al tiro e -30 di plus minus) e Bam Adebayo (9 punti, 5 rimbalzi e 1/5 al tiro per un altro -30), a cui i quattro giocatori in doppia cifra guidati dai 19 di Terry Rozier non sono riusciti a far fronte

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I Magic al contrario cominciano molto bene, tentando 27 triple nel solo primo tempo e 49 alla fine per aprire il più possibile il campo alle proprie stelle. Paolo Banchero è quello che ne approfitta maggiormente: 33 punti per lui all’esordio stagionale come solo Nick Anderson e Shaquille O’Neal prima di lui nella storia dei Magic, a cui aggiunge anche 11 rimbalzi e 4/8 dalla lunga distanza. Insieme a lui ci sono i 23 di Franz Wagner e i 18 di Gary Harris, ma soprattutto la difesa tiene gli avversari al 39% al tiro

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La partita più divertente della notte è quella di Houston, dove i Rockets sembravano in totale controllo del match toccando il +18 sul finire del primo tempo. Poco a poco però gli Hornets sono tornati in partita fino a mettere la testa avanti nel quarto periodo e completare la rimonta in un match punto a punto, suggellato da una tripla di Grant Williams a 40 secondi dalla fine. Ai padroni di casa non bastano i 28 punti di Jalen Green e la doppia doppia da 25 punti e 18 rimbalzi di Alperen Sengun

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LaMelo Ball non giocava in regular season dallo scorso 26 gennaio, ma ripaga l’attesa con una prestazione da 34 punti, 8 rimbalzi e 11 assist, festeggiando al meglio il compleanno di papà LaVar come detto dopo la partita. Gli Hornets riescono a superare l’assenza di Brandon Miller (rimasto seduto nella ripresa per un dolore all’anca sinistra) pescando il jolly dei 24 punti dalla panchina di Tre Mann, ma è soprattutto la difesa capace di tenere i texani sotto il 37% dal campo a fare la differenza

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I Grizzlies devono sudarsela fino alla fine, ma riescono a conquistare il successo sul campo dei Jazz finendo la partita con più lucidità rispetto agli avversari. Il minutaggio di Ja Morant viene tenuto sotto controllo (meno di 28 minuti in campo) ma lui chiude comunque con 22 punti e 10 assist, armando la mano di Santi Aldama (27 punti) e Desmond Bane (24). Sono sette invece i giocatori in doppia cifra per i Jazz, con Lauri Markkanen subito in forma (35 punti e 9 rimbalzi) e Walker Kessler finalmente produttivo (16 punti, 14 rimbalzi e 5 stoppate), ma senza riuscire a chiudere i conti nel finale

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Nessun problema per gli Warriors, che spaccano in due la partita già a metà del secondo quarto e poi non si voltano più indietro, veleggiando nei dintorni delle 40 lunghezze di vantaggio a fine match. Steph Curry comincia male al tiro ma fa tutto il resto, sfiorando la tripla doppia con 17 punti, 9 rimbalzi e 10 assist in appena 25 minuti in campo, armando la mano di altri sei compagni in doppia cifra tra cui i 22 di Buddy Hield (5/7 da tre) e i 20 di Andrew Wiggins (4/7 dall’arco). Poco da fare per i giovani Blazers, che non vanno oltre i 22 punti di Scoot Henderson (ma con 7/18 al tiro) e un quintetto tutto in doppia cifra: si prospetta un’altra stagione di sofferenza per Portland

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I Suns rovinano il debutto dei Clippers nella loro nuova e avveniristica casa dell'Intuit Dome. Le due squadre danno vita a un match intenso e combattuto risolto solamente dopo un tempo supplementare, dal quale escono vincenti gli ospiti guidati dai 25 punti di Kevin Durant e dai 24 di Bradley Beal, sopperendo anche ai 15 di Devin Booker che esce per sei falli sul finire del quarto periodo. James Harden è il trascinatore per i Clippers con 29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, ma commette anche 8 palle perse e sbaglia il tiro libero che avrebbe riportato i suoi in parità a 3 secondi dal termine dell'overtime. Coach Tyronn Lue ha anche 21 punti da Ivica Zubac e 17 da Norman Powell, ma il proprietario Steve Ballmer non può festeggiare l'apertura della nuova arena con un successo

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