Introduzione
Quello di comporre il proprio quintetto ideale è un giochino che appassiona da sempre tifosi e addetti ai lavori, e un anno fa Steph Curry aveva provato a mettere insieme il suo starting five dei sogni. Ora, interpellato nuovamente sul tema, Steph ha dichiarato di aver cambiato idea, escludendo dal quintetto Magic Johnson e Kobe Bryant. E, al posto delle due leggende dei Lakers, Curry ha inserito sé stesso e un collega con cui pare essersi trovato piuttosto bene durante l’estate con la maglia di Team USA
Quello che devi sapere
CURRY E UN INIZIO DI STAGIONE ALLA GRANDE
Quasi nessuno, prima dell’inizio della stagione, pronosticava gli Warriors ai piani alti della Western Conference, eppure dopo il primo scorcio di regular season i ragazzi di coach Steve Kerr inseguono solo Oklahoma City a una vittoria di distanze. Nel record di 10-2 di Golden State, come è facile intuire, c’è molto Steph Curry, che nelle prime 9 partite giocate sta viaggiando a 22.7 punti di media e sta tirando con il 43.2% da tre. E Curry è stato a dir poco decisivo nei due successi pesantissimi su Thunder e Mavs
IL QUINTETTO DI STEPH: EDIZIONE 2023
A luglio dello scorso anno, Curry si era lanciato in uno dei giochini più classici e amati dagli appassionati di basket: compilare il quintetto ideale di ogni tempo. All’epoca Steph aveva optato per cinque giocatori già da tempo lontano dai campi, mettendo insieme i giocatori più vincenti degli ultimi quarant’anni in NBA
MAGIC JOHNSON
Per il ruolo di playmaker, un anno fa Steph si affidava alla leggenda dei Lakers, protagonista insieme a Larry Bird dell’epopea della NBA degli anni Ottanta, in cui le sfide con i Celtics hanno rappresentato il trampolino di lancio della lega verso nuove vette di popolarità
KOBE BRYANT
Accanto a Magic, Steph metteva un altro Laker, o, come l’ha definito lo stesso Johnson “Il più grande Laker di sempre”. Cinque anelli con i gialloviola e un impatto senza eguali su tante generazioni di giocatori che hanno provato, provano e proveranno a prendere ispirazione dal Black Mamba
MICHAEL JORDAN
Forzando un po’ dal punto di vista tattico, nel primo ruolo di ala Curry metteva il sei volte campione NBA con i Bulls. Trattandosi di Jordan, poi, il ruolo in campo fa una differenza relativa, perché in questo caso si parla di quello che molti ritengono essere il più grande di sempre
TIM DUNCAN
Nel primo spot di lungo, un anno fa Steph optava per quello che, dal punto di vista caratteriale e di esercizio della leadership, ha forse rappresentato per lui un modello. Giocatore clamoroso su entrambi i lati del campo, Duncan ha attraversato vent’anni di NBA risultando costantemente decisivo nella dinastia degli Spurs a cavallo tra la fine degli anni Novanta e la prima parte degli anni Dieci
SHAQUILLE O’NEAL
A presidiare il pitturato, nel suo quintetto ideale Curry un anno fa piazzava uno dei lunghi più dominanti nella storia del gioco. Curioso immaginare l’accoppiata con Duncan, avversario di tante battaglie durante le sfide tra Lakers e Spurs di inizio anni Duemila
IL QUINTETTO DI STEPH: EDIZIONE 2024
Cambiare idea è un diritto in ogni caso, a maggior ragione in merito al proprio quintetto ideale. Così, interpellato nuovamente a un anno abbondante di distanza dalle scelte iniziali, Curry ha voluto modificare due dei cinque posti disponibili nel suo quintetto ideale. Caduta la barriera verso i giocatori in attività, Steph ha deciso di togliere Magic e Kobe per inserire sé stesso e un suo rivale storico con cui in estate si è trovato piuttosto bene alle Olimpiadi di Parigi
STEPH CURRY
Se proprio devo scegliere, perché non mettere me stesso nel ruolo di playmaker? Sembra essere questo il pensiero dietro alla scelta di Curry di prendersi un posto nel suo quintetto ideale. L’esclusione di Magic pesa, ma il curriculum della stella di Golden State lo autorizza ampiamente a mostrare un po’ di tracotanza
MICHAEL JORDAN
Del tutto intoccabile, nella nuova versione del quintetto ideale di Curry Jordan torna nel suo ruolo naturale di guardia. Immaginarlo al fianco di Steph in un backcourt sulla carta illegale fa per forza luccicare gli occhi a tifosi e appassionati
LEBRON JAMES
L’altro nuovo ingresso nel quintetto ideale di Curry è una vecchia conoscenza, rivale acerrimo per tutta il quadriennio in cui Steph e LeBron si sono incrociati alle Finals. Ora, però, i due coltivano il sogno di giocare insieme, parzialmente realizzato, con discreti risultati, durante l’avventura olimpica in maglia Team USA dello scorso agosto
TIM DUNCAN
Altro intoccabile, Duncan rimane fermo nel suo slot di ala grande nello starting five perfetto di Curry. Anche in questo caso, vederlo al fianco di James e dello stesso Steph, con cui ha incrociato più volte il suo destino ai playoff, non sarebbe affatto male
SHAQUILLE O’NEAL
Il centro non si tocca, e con tanti trattatori di palla e un tiratore come Curry attorno, è quasi impossibile quanti danni potrebbe fare Shaq giocando costantemente dalle parti del ferro avversario