Introduzione
Cleveland supera Charlotte anche senza Donovan Mitchell e diventa la quarta squadra di sempre a partire con un record di 15 vittorie e zero sconfitte. New York domina il derby contro Brooklyn grazie al ritorno di Towns, Dallas passa a OKC nonostante l'assenza di Doncic. Houston travolge Chicago e sale al terzo posto a Ovest, mentre Detroit si prende il quinto posto nella Eastern Conference battendo Washington (6 punti al rientro per Simone Fontecchio). Di seguito tutti i risultati e gli highlights delle 9 partite della notte
Quello che devi sapere
MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHOENIX SUNS 120-117
T’Wolves e Suns regalano un appuntamento con l’NBA Sundays che vive di continui parziali e controparziali. Phoenix, sempre senza Bradley Beal e Kevin Durant, trova buone risposte dal rookie Oso Ighodaro (11 punti con 5/7 dal campo) e Grayson Allen, che segna 18 punti con 4/7 da tre in uscita dalla panchina, e controlla il punteggio a lungo andando anche avanti in doppia cifra. Minnesota, invece, comincia con troppa lentezza, ma alza il livello in difesa tra il termine del 3° quarto e l’inizio del 4° quarto, quando cambia marcia anche Anthony Edwards, che dopo un primo tempo da 4 punti chiude con 24 e il 64.3% dal campo. Il finale si trasforma quindi in un punto a punto che si risolve solo sul suono della sirena finale
RANDLE È L’UOMO DELLA PARTITA
Con 2.6 secondi da giocare per il loro ultimo possesso, i T’Wolves escono dal timeout consegnando il pallone a Julius Randle, fin lì in effetti il migliore in campo per i padroni di casa. E l’ex Knicks non delude il coaching staff e compagni, prendendosi e segnando la tripla proprio sulla sirena finale che regala a Minnesota una vittoria sudatissima. Randle chiude con 35 punti, 7 assist e 5/11 da tre
BOOKER TRASCINATORE, MA NON BASTA
Senza Durant e Beal, Devin Booker si deve per forza prendere sulle spalle l’attacco dei Suns. E la guardia di Phoenix lo fa con grande efficacia nel primo tempo, dove segna 27 dei suoi 44 punti totali portando avanti in doppia cifra i suoi. Booker è eccellente anche nella seconda parte di gara, ma manca di lucidità nei possessi decisivi e sull’ultimo tiro di Phoenix con il punteggio in parità a quota 117 non riesce a prendere nemmeno il ferro
INDIANA PACERS-MIAMI HEAT 119-110
I Pacers si prendono la rivincita della sconfitta di due giorni fa rimanendo in controllo della partita dall’inizio alla fine, pur facendosi riprendere sulla parità a metà quarto periodo dopo essere stati avanti anche di 16 nella ripresa. La squadra di casa realizza 30 assist su 44 canestri realizzati e trova le giocate giuste nel finale per resistere alla rimonta di Miami, guidata dai 28 punti di Tyler Herro, i 24 di Bam Adebayo e i 20 di Duncan Robinson. In attesa che rientri Jimmy Butler, a farsi male alla caviglia è Jaime Jaquez, uscito nel terzo quarto
TURNER DA 34 DOMINA NEL PITTURATO
I Pacers riescono a fare la differenza a centro area, chiudendo con un soverchiante 62-28 il conteggio dei punti nel pitturato. A fare i maggiori danni è il centro Myles Turner che chiude con 34 punti (massimo stagionale), seguito dai 23 di Pascal Siakam e i 21 di Bennedict Mathurin, mentre Tyrese Haliburton litiga con il tiro (4/13) ma realizza comunque una doppia doppia da 16 punti e 13 assist
PORTLAND TRAIL BLAZERS-ATLANTA HAWKS 114-110
Portland va sotto di 16 a inizio gara, rimonta e tocca anche il +14 a inizio quarto periodo ma subisce la contro-rimonta degli Hawks, che a pochi minuti dalla fine rimettono la testa avanti. Serve allora un gran finale da parte di Shaedon Sharpe per consegnare ai padroni di casa la terza vittoria consecutiva, rendendo inutili i 29 punti di Trae Young e i 25 di Jalen Johnson per gli ospiti
SHARPE DA STROPICCIARSI GLI OCCHI: 32 PUNTI
Dopo aver saltato l’inizio di stagione, il canadese continua a sembrare ben avviato verso un salto di qualità molto intrigante. Sono tutti suoi gli ultimi 11 punti segnati dai Blazers per rimettere la testa avanti, chiudendo alla fine a quota 32 pur sbagliando 5 tiri liberi (7/12). Nessun altro membro del quintetto raggiunge la doppia cifra, ma lo fanno tre riserve come Delano Banton (23 punti in 26 minuti), Robert Williams III (14) e Deni Avdija (12), raggiungendo San Antonio in classifica
MEMPHIS GRIZZLIES-DENVER NUGGETS 105-90
Sempre privi di Nikola Jokic (motivi personali) e Aaron Gordon (polpaccio destro), i Nuggets cadono anche sul campo dei Grizzlies finendo sotto anche di 24 lunghezze. Jaren Jackson Jr. guida i suoi con 20 punti a referto sopperendo all’assenza di Ja Morant, cambiando marcia con un parziale di 14-1 nel secondo quarto e uno di 10-0 nel terzo periodo per piegare la resistenza degli ospiti, che tirano col 42% dal campo e non vanno oltre i 19 punti di Julian Strawther
WASHINGTON WIZARDS-DETROIT PISTONS 124-104
Neanche il ritorno a casa permette agli Wizards di interrompere una striscia di sconfitte che ha raggiunto quota 8, la più lunga attualmente in NBA. Kyle Kuzma e Jordan Poole segnano 22 punti a testa, ma Detroit controlla il match dall’inizio alla fine senza mai andare sotto la doppia cifra di vantaggio nella ripresa, guidati dai 28 punti di Jaden Ivey, i 26 di Malik Beasley e la quarta tripla doppia stagionale (solo Jokic meglio di lui) di Cade Cunningham con 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist
FONTECCHIO RITORNA IN CAMPO CON 6 PUNTI
Dopo aver saltato le ultime due partite per un piccolo infortunio, Simone Fontecchio torna in campo e chiude con 6 punti a referto in poco meno di 22 minuti di gioco, realizzando 2 dei 6 tiri tentati (2/5 da tre) con un rimbalzo, un assist e un recupero. Certamente una buona notizia per i Pistons che sono ancora privi di Tim Hardaway Jr. ma vogliono difendere il loro sorprendente quinto posto in classifica a Est con un record di 7-8
CLEVELAND CAVALIERS-CHARLOTTE HORNETS 128-114
Non è più una sorpresa ormai invece il ruolino di marcia dei Cavs, che contro Charlotte inanellano la 15^ vittoria su 15 di questo strepitoso inizio di stagione. Solamente altre tre squadre (Washington nel 1949, Houston nel 1994 e Golden State nel 2016) sono riuscite a fare altrettanto, e i Cavs possono permettersi anche il lusso di tenere a riposo Donovan Mitchell in vista del prossimo incontro con Boston. I 25 punti con 12 assist di Darius Garland e un Ty Jerome da 24 punti (career high pareggiato) bastano e avanzano per avere ragione degli Hornets in back-to-back, a cui non servono i 31 con 12 assist di LaMelo Ball
OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 119-121
Quando PJ Washington vede OKC si esalta, come ben ricordano i tifosi dei Mavs sin dai playoff dello scorso anno. È lui il protagonista della vittoria di Dallas in Oklahoma con 27 punti e 17 rimbalzi (massimo in carriera all’interno di una serata da 53-29 dei Mavs), sopperendo all’assenza di Luka Doncic fuori per una contusione al ginocchio. Guidati da un Kyrie Irving da 23 punti, Dallas fa un buon lavoro nel proteggere il pallone e resiste al tentativo di rimonta dei Thunder
SGA DA 36 NON BASTA A OKC
I padroni di casa riescono a riportarsi da -14 a -2 nel finale di gara, ma la tripla finale di Lu Dort dopo un tiro libero sbagliato appositamente da Shai Gilgeous-Alexander non trova il fondo della retina. Il canadese è il migliore dei suoi con 36 punti seguito dai 27 di Jalen Williams, ma l’assenza di Chet Holmgren sotto canestro è troppo grande da superare contro l’imponente frontline dei texani. OKC cede così il primo posto in classifica a Golden State
CHICAGO BULLS-HOUSTON ROCKETS 107-143
Tutto fin troppo facile per Houston sul campo dei Bulls, conquistando la quinta vittoria consecutiva. I texani fanno il vuoto nel pitturato (80-40 i punti in area, 66-47 a rimbalzo) e realizzano il loro nuovo massimo stagionale, travolti dai 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di Fred VanVleet alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra. Zach LaVine è l’unico titolare dei Bulls a superare quota 10 realizzando 15 punti, con solo Talen Horton-Tucker a quota 12 dalla panchina pur mandando tutti i giocatori a refero — ma in una gara ampiamente compromessa sin dall’inizio
SENGUN FA QUELLO CHE VUOLE: SECONDA TRIPLA DOPPIA
Alperen Sengun approfitta della porosa difesa interna dei Bulls per realizzare la sua seconda tripla doppia di questa stagione con 20 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, a cui si aggiungono i 18 punti di Jalen Green e i 16 con 11 rimbalzi e 5 assist di Amen Thompson dalla panchina. Trova spazio anche il rookie Reed Sheppard, che in quasi 20 minuti chiude con 12 punti e 4/5 dalla lunga distanza, seppur a risultato ormai acquisito
NEW YORK KNICKS-BROOKLYN NETS 114-104
A differenza di quanto accaduto in NBA Cup questo derby di New York ha una conclusione meno emozionante, con i Knicks che ritrovano un Karl-Anthony Towns da 26 punti e 15 rimbalzi per avere ragione dei “cugini” di Brooklyn. OG Anunoby ne mette 24, Mikal Bridges ne aggiunge 21 e Josh Hart non va lontano dalla tripla doppia (21-8-8) per sopperire alla serata da 3/14 al tiro per 12 punti di Jalen Brunson, autore però di 10 assist. Agli ospiti non bastano i 22 di Cam Johnson per eivtare il terzo ko consecutivo, andando in difficoltà nel pitturato (50-24 per i Knicks)
LA CLIPPERS-UTAH JAZZ 116-105
James Harden festeggia il secondo posto all-time per triple segnate (superato Ray Allen a quota 2.874) con una doppia doppia da 20 punti e 11 assist nel successo dei suoi Clippers ai danni dei Jazz. Sopra di 21 all’intervallo, Los Angeles deve resistere alla rimonta degli ospiti fino al -7, ma ci riesce abbastanza agilmente grazie ai 22+11 di Ivica Zubac e ai 19 di Norman Powell, conquistando la quarta vittoria consecutiva all’Intuit Dome dopo averlo inaugurato con quattro sconfitte. I Jazz non vanno oltre i 21 di Jordan Clarkson e i 18 con 10 rimbalzi di Lauri Markkanen
LA CLASSIFICA A EST
Cleveland si mantiene imbattuta, ma alla prossima partita dovranno difendere la loro striscia storica al TD Garden di Boston contro i Celtics campioni in carica. Detroit è sorprendentemente quinta, mentre dalla settima posizione in giù hanno perso tutte le squadre, tra cui Wizards (8 ko in fila) e Toronto (7) tristemente ultime
LA CLASSIFICA A OVEST
Il ko di OKC permette a Golden State di prendersi il primo posto in classifica, mentre Houston sale addirittura al terzo grazie a una striscia di 5 successi consecutivi. Qui è invece più serrata la lotta per il play-in dove hanno vinto tutte le squadre coinvolte, tra cui Mavs e Clippers che tornano a un record del 50%
LE PARTITE SU SKY SPORT
Per tutta la giornata di oggi troverete la replica in italiano di Minnesota-Phoenix risolta solo all'ultimo secondo da Julius Randle, mentre nella notte andrà in onda la sfida tra Golden State Warriors e LA Clippers, commentata domani da Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna per Sky Sport NBA
GIOCA A NBA FANTASY E VINCI LE FINALS
Anche quest’anno torna il fantabasket sul sito di SkySport.it: potrete creare la vostra squadra dei sogni con NBA Fantasy, realizzato direttamente dalla NBA. Dieci giocatori, 100 milioni a disposizione, un viaggio per due persone per le NBA Finals in palio e tante altre sorprese tutte da scoprire per divertirvi con gli amici e sfidare gli appassionati di tutto il mondo. Scopri tutto il regolamento e le novità di quest’anno di seguito
- MINNESOTA TIMBERWOLVES-PHOENIX SUNS 120-117
- RANDLE È L’UOMO DELLA PARTITA
- BOOKER TRASCINATORE, MA NON BASTA
- INDIANA PACERS-MIAMI HEAT 119-110
- TURNER DA 34 DOMINA NEL PITTURATO
- PORTLAND TRAIL BLAZERS-ATLANTA HAWKS 114-110
- SHARPE DA STROPICCIARSI GLI OCCHI: 32 PUNTI
- MEMPHIS GRIZZLIES-DENVER NUGGETS 105-90
- WASHINGTON WIZARDS-DETROIT PISTONS 124-104
- FONTECCHIO RITORNA IN CAMPO CON 6 PUNTI
- CLEVELAND CAVALIERS-CHARLOTTE HORNETS 128-114
- OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 119-121
- SGA DA 36 NON BASTA A OKC
- CHICAGO BULLS-HOUSTON ROCKETS 107-143
- SENGUN FA QUELLO CHE VUOLE: SECONDA TRIPLA DOPPIA
- NEW YORK KNICKS-BROOKLYN NETS 114-104
- LA CLIPPERS-UTAH JAZZ 116-105
- LA CLASSIFICA A EST
- LA CLASSIFICA A OVEST
- LE PARTITE SU SKY SPORT
- GIOCA A NBA FANTASY E VINCI LE FINALS