Introduzione
I Nuggets sono reduci da una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative e, tra i tanti passaggi a vuoto, paiono aver maturato la convinzione che per puntare al titolo occorre cambiare qualcosa nel roster che accompagna Nikola Jokic. Secondo quanto riportato da “The Athletic”, il primo obiettivo sarebbe Zach LaVine, ma la guardia dei Bulls non è l’unico nome sul taccuino del front office dei Denver
IL MERCATO SI SCALDA: 30 NOMI DA TENERE D’OCCHIO NELLE PROSSIME SETTIMANE
Quello che devi sapere
JOKIC AL CENTRO, IL RESTO PUO’ CAMBIARE
Da una prima parte di stagione molto altalenante e che fin qui li vede al 5° posto della classifica della Western Conference, i Nuggets escono con una sola, granitica certezza: Nikola Jokic è ancora il miglior giocatore di basket sul pianeta. Attorno al serbo, però, occorre cambiare qualcosa, perché la squadra così com’è ora non sembra in grado di poter competere per il titolo
CHI POTREBBE ESSERE SACRIFICATO
E per provare a tornare sul tetto della NBA dopo lo storico trionfo del 2023, Denver potrebbe scatenarsi sul mercato. Di certo, per arrivare a un nome di alto livello i Nuggets dovrebbero sacrificare qualche pezzo importante, e Michael Porter Jr. parrebbe essere il possibile partente nel caso in cui si aprisse la possibilità di una trade importante. Gli obiettivi nel mirino, poi, sarebbero diversi, a cominciare da uno dei pezzi pregiati attualmente disponibili
ZACH LAVINE, CHICAGO BULLS
I Nuggets sarebbero in cerca prima di tutto di un giocatore in grando di crearsi un tiro senza necessariamente aver bisogno di assistenza da parte dei compagni e di mettere punti a tabellino. E quelle sono le specialità di LaVine fin dal suo arrivo in NBA. Ora, dato per partente a Chicago, l’ex anche di Minnesota potrebbe essere l’innesto giusto per rompere la monotonia di un attacco che dipende troppo da Jokic e che nei (pochi) minuti in cui il serbo riposa crolla drasticamente in efficacia e efficienza
JORDAN POOLE, WASHINGTON WIZARDS
Di esperienza ad alti livelli ne ha, perché poco più di tre anni fa vinceva il titolo con Golden State recitando una parte tutt’altro che marginale, e anche se arriva da due annate poco meno che disastrose Poole potrebbe rappresentare un’alternativa a LaVine. La guardia ora a Washington è un giocatore di un livello inferiore rispetto al collega, ma si porterebbe dietro un contratto decisamente meno impattante rispetto a quello della stella di Chicago
JONAS VALANCIUNAS, WASHINGTON WIZARDS
Concedere il giusto riposo a Jokic senza perdere in maniera drammatica i minuti in cui il totem della squadra siede in panchina è sempre stato il tema più spinoso, e fin qui mai davvero affrontato, in casa Nuggets. Valanciunas, con la sua fisicità e la facilità nel mettere punti e rimbalzi a tabellino, potrebbe garantire a Denver una presenza importante e un’alternativa in grado di far salire il livello della second unit al servizio di coach Malone
JORDAN CLARKSON, UTAH JAZZ
A proposito di alternative a LaVine, Clarkson rappresenterebbe la soluzione “low cost” alle esigenze dei Nuggets di avere qualcuno in grado di creare in attacco e contribuire con un numero importante di punti. Per l’ex sesto uomo dell’anno nel 2021 l’avventura ai Jazz sembra arrivata proprio alla fine, e come rinforzo in uscita dalla panchina Clarkson potrebbe dare un apporto significativo alla causa di Denver
DE’ANDRE HUNTER, ATLANTA HAWKS
Anche l’avventura di Hunter ad Atlanta sembra essere arrivata agli sgoccioli, perché l’ala non pare più rientrare nei piani degli Hawks. Difensore di livello sugli esterni, l’ex Virginia potrebbe rappresentare un innesto in grado di alzare il livello complessivo delle rotazioni dei Nuggets, alleviando inoltre un po’ del carico che nella metà campo amica attualmente giace sulle spalle di Aaron Gordon
CAM JOHNSON, BROOKLYN NETS
Altro pezzo pregiato del mercato, Johnson potrebbe lasciare Brooklyn nel caso in cui ai Nets arrivasse la giusta offerta. Le sue doti di tiratore dalla lunga distanza potrebbero fare molto comodo a Denver, anche perché con l’attenzione delle difese avversarie quasi sempre focalizzata su Jokic chi gioca accanto al serbo può di solito contare su un numero di tiri aperti che altrove sarebbe quasi impossibile da immaginare