Introduzione
New York passa a Washington solo in overtime grazie ai 55 punti di Brunson. OKC non si ferma e vince anche a Charlotte, i Lakers senza LeBron passano sul campo di Sacramento rovinando l'esordio in panchina di Doug Christie, mentre neppure il massima stagionale di Kyrie Irving (46 punti) salva Dallas dal ko a Portland. Phoenix sempre più in crisi cade anche a San Francisco contro gli Warriors, guidati ancora una volta da uno strepitoso Kuminga. Philadelphia vince ancora, cade Milwaukee a Chicago senza Antetokounmpo
Quello che devi sapere
ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT 120-110
Agli Hawks mancano tre giocatori importanti (Dyson Daniels, Bogdan Bogdanovic e Okongwu) ma la squadra di coach Snyder centra la terza vittoria in fila trovando una partita quasi perfetta da parte di Jalen Johson (28 punti, 13 assist, 9 rimbalzi con 13/20 al tiro) e con un De’Andre Hunter in gran spolvero, autore di 26 punti e sempre più in corsa per il premio di sesto uomo dell’anno. La reazione di Miami, ancora priva di Butler, è tutta nei 28 punti con 10 assist di Herro, ma gli Heat cadono ad Atlanta e vedono gli Hawks superarli in classifica, sfilandogli il sesto posto a Est
CHARLOTTE HORNETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 94-106
Assenze importanti da una parte (LaMelo Ball e Brandon Miller per gli Hornets) e dall’altra (Lu Dort e Cason Wallace per OKC) e decima vittoria consecutiva dei Thunder che arriva con il pilota automatico, e la solita leadership da parte di Gilgeous-Alexander, autore di 22 punti, e Jalen Williams (20), mentre Hartenstein contribuisce con 15 rimbalzi oltre a 12 punti. Bridges il migliore per i padroni di casa con una doppia doppia da 19 punti e 10 rimbalzi ma non basta: 7° ko in fila per Charlotte
WASHINGTON WIZARDS-NEW YORK KNICKS 132-136 OT
Washington spaventa i Knicks - che centrano non senza fatica la loro settima vittoria in fila - nonostante l’assenza di Jordan Poole e 17 palle perse, che portano a 26 punti per la squadra di coach Thibodeau. Justin Champagnie mette a segno il suo massimo in carriera a quota 31 (con anche 10 rimbalzi) ma non basta per negare a Jalen Brunson una serata da ricordare, in coppia con il suo nuovo partner-in-crime Karl-Anthony Towns, autore di 30 punti e 14 rimbalzi con 13/19 al tiro
BRUNSON NE FA 55, A -6 DAL SUO CAREER-HIGH
Il primo tempo di Jalen Brunson fa pensare a una partita come tante, con la point guard blu-arancio a quota 9 punti all’intervallo. Da quel momento in poi, però, il n°11 di New York si scatena: fanno 42 punti dopo la pausa lunga, con il canestro che forza la partita ai supplementari e con 9 dei suoi 55 punti finali che arrivano nell’overtime, trascinando i Knicks alla vittoria. In una serata da 18/31 al tiro, Brunson aggiunge anche 9 assist e stabilisce il suo massimo stagionale, a -6 dai 61 segnati agli Spurs lo scorso anno
DENVER NUGGETS-DETROIT PISTONS 134-121
Le parole di Jokic dopo il ko contro i Cavs (il secondo successivo) servono a scuotere i Nuggets, che tornano al successo contro Detroit grazie alla solita prestazione da fenomeno del serbo ma anche grazia al primo trentello stagionale di Jamal Murray, che segna 21 dei suoi 34 punti in un terzo quarto in cui Denver allunga definitivamente dopo il parziale di 18-4 che li aveva messi in controllo della gara al termine del primo tempo. Anche Michael Porter Jr., autore di 26 punti con 9/14 al tiro e 5/7 da tre approfitta della beneficiata, mentre i Pistons non vanno oltre i 17 punti a testa di Cunningham e Ivey
“THE JOKER” RISPONDE PRESENTE
Aveva fatto sentire la sua voce dopo la sconfitta con Cleveland, non si tira indietro quando c’è da scendere in campo e passare dalle parole ai fatti: Nikola Jokic sfiora la consueta tripla doppia chiudendo con 37 punti, 9 rimbalzi e 8 assist e tirando un fantasmagorico 4/5 da tre punti che la consacra ormai come giocatori pericolosissimo anche dall’arco (tira attorno al 50%). Il plus/minus del serbo, +25 con lui in campo, è ancora una volta il migliore dei Nuggets
CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 116-111
Quarta gara saltata in fila per Antetokounmpo, ma i Bucks almeno ritrovano Lillard, che ne mette 29 e ci aggiunge 12 assist al suo rientro, ben spalleggiato dai 22 punti di Brook Lopez e dai 21 di Middleton (17 dei quali nel solo primo tempo). Chicago però chiude sopra di 2 il primo tempo, va sotto nel terzo quarto ma reagisce e strappa un’importante vittoria grazie a un parziale di 10-0 nel finale. Ottima la consueta doppia doppia di Vucevic (23 punti e 12 rimbalzi), è di Coby White il jumper che spezza la parità nel finale a 32 secondi dalla fine (22 punti per lui)
GIDDEY SI REGALA LA 2^ TRIPLA DOPPIA DELL'ANNO
Il protagonista del successo dei Bulls però arriva dall’Australia e si chiama Josh Giddey, autore della sua seconda tripla doppia stagionale. Il n°3 di Chicago, al ritorno dopo 4 gare saltate per una distorsione alla caviglia, si regala una serata da 23 punti, 15 rimbalzi e 10 assist, che comprende anche i due liberi decisivi a segno a 10 secondi dalla fine e l’ultimo rimbalzo che garantisce ai suoi Bulls il ritorno alla vittoria dopo tre ko consecutivi
UTAH JAZZ-PHILADELPHIA 76ERS 111-114
Philadelphia centra la nona vittoria nelle ultime dodici gare e lo fa in rimonta, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 14 punti. Dopo un avvio stagionale disastroso (3-14 il record nelle prime 17 gare), ora i Sixers sembrano aver trovato la loro dimensione, guidati dalle loro star: nella serata in cui Paul George sale al 9° posto all-time per triple segnate, sono Embiid e Maxey, ognuno con 32 punti all’attivo, a regalare il successo a Phila. Non bastano ai Jazz i 23 punti di Markkanen e i 20 a testa di Sexton e Sensabaugh
EMBIID&MAXEY: 64 PUNTI IN DUE
Si dividono equamente il bottino le due superstar dei Sixers: se Embiid fa male soprattutto dalla lunetta (11/13 a cronometro fermo, ma anche 10/21 dal campo per i suoi 32 punti), i 32 di Tyrese Maxey arrivano soprattutto grazie al tiro da tre (5 triple a segno sulle 13 tentate), in una serata da 9/23 complessivo che però lo vede imitare il compagno con ottime percentuali ai liberi (9/10)
GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 109-105
La quinta sconfitta nelle ultime sei gare fa precipitare i Suns sotto al 50% di vittorie nonostante l’ennesima gara oltre i trenta punti di Kevin Durant, che chiude a quota 31 con 10/24 dal campo e 10/12 ai liberi ma sbaglia il tiro dell’ipotetica parità nel finale. La serie di sei gare in fila al Chase Center di Golden State si apre con un’importante vittoria dopo 6 ko nelle ultime 7 gare: se Kuminga è ancora una volta l’eroe del successo, bene Curry (con 22 punti e il canestro sulla sirena per chiudere il primo tempo) e maestoso Draymond Green, autore di 16 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e la difesa da antologia sull’ultimo errore di Durant al tiro
MASSIMO IN CARRIERA BISSATO PER KUMINGA
Dopo aver segnato 34 punti e stabilito il suo massimo in carriera solo 24 ore fa contro i Clippers, Jonathan Kuminga – sempre in uscita dalla panchina – decide di concedere il bis e ne mette altri 34 contro Phoenix, segnando anche i due liberi che portano davanti i suoi nel finale (gli ultimi due, a suggellare la vittoria, portano la firma di Schroder). Ma la gara con 12/20 al tiro (con 2/5 da tre), 8/12 dalla lunetta, 9 rimbalzi (di cui 5 offensivi) di Kuminga è il vero motivo dell’importante successo Warriors
PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 126-122
Senza Doncic infortunato e senza Naji Marshall e P.J. Washington squalificati, un singolo giocatore, per quanto immenso come Kyrie Irving, non può nulla contro un’intera squadra. Si spiega così il ko subìto dai Mavs a Portland, con 4 giocatori dei Blazers oltre i 20 punti e Scoot Henderson che ne firma altri 19 dalla panchina. Sharpe (23), Simons (22), Avdija e Ayton (21 a testa, quest’ultimo con anche 16 rimbalzi e 3 stoppate) firmano il successo dei padroni di casa, che tirano il 50% dal campo e più del 42% dall’arco
IRVING SI CARICA LA SQUADRA SULLE SPALLE: MA NON BASTA
Consapevole di dover fare un passo in avanti viste le tante assenze a roster (a partire da quella di Doncic), Kyrie Irving si inventa una prestazione da 46 punti (massimo stagionale) con 16/26 al tiro, segnando 5 triple (delle 12 tentate) e non sbagliando neppure un tiro dalla lunetta, dove chiude con 9/9. Ma neppure la sua super prestazione può impedire ai Mavs il secondo ko nelle ultime tre gare
LOS ANGELES LAKERS-SACRAMENTO KINGS 132-122
L’influenza ferma LeBron James ma non i Lakers, che rovinano il debutto da capo allenatore di Doug Christie sulla panchina dei Kings, che non evitano il 6° ko in fila. La difesa di Sacramento non riesce ad arginare l’attacco gialloviola, che sfiora il 60% dal campo e il 54% da tre punti (dove i Kings si fermano invece sotto il 30%, con 11/40). Entrambe le squadre superano la soglia dei trenta assist (33 per i padroni di casa, ben 38 per gli ospiti) ma i Lakers, trascinati da Anthony Davis, possono contare anche sulla gara da 26 punti e 16 assist di un maestoso Austin Reaves, sui 21 con 4/5 da tre di Hachimura e dai 18 dalla panchina di Knecht
ANTHONY DAVIS SFIORA LA TRIPLA DOPPIA
No LeBron, no problem – almeno finché c’è un Anthony Davis di questo tipo. Il n°3 gialloviola confeziona una partita quasi perfetta, tirando 12/16 dal campo (e mandando a bersaglio l’unica tripla tentata della sua partita), 11/13 dalla lunetta e chiudendo con 36 punti ma anche 15 rimbalzi e 8 assist. Una prestazione da leader che conferma l’ottimo momento dei Lakers, alla 5^ vittoria nelle ultime 6 gare disputate
LA CLASSIFICA DELLA EASTERN CONFERENCE
New York soffre a Washington ma vince e si avvicina al secondo posto di Boston. Atlanta battendo Miami la supera in classifica e sale al sesto posto, l'ultimo utile per accedere direttamente ai playoff. Continua - con un'altra vittoria - la rincorsa almeno a un posto ai play-in per i Sixers, che però sono ancora lontani dalla 10^ posizione attualmente in mano ai Detroit Pistons (sconfitti nella notte)
LA CLASSIFICA DELLA WESTERN CONFERENCE
Oklahoma City fa 10 in fila e consolida il suo primo posto a Ovest, mentre i Lakers - vincenti nella notte - si avvicinano al quarto posto dei Mavs, sconfitti a Portland. Golden State batte Phoenix e la supera in classifica, rubando ai Suns (giunti al 5° ko nelle ultime 6 gare) il decimo posto. Denver con la vittoria su Detroit insidia i Clippers per il sesto e ultimo posto ai playoff diretti
LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT
Oggi su Sky Sport NBA in replica con commento in lingua originale la vittoria dei Lakers sui Sacramento Kings ma anche quella degli Hawks sugli Heat, con le voci di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna. Sempre su Sky Sport NBA, alle 21.30, diretta della sfida tra i sorprendenti Orlando Magic e i Brooklyn Nets con il commento di Tranquillo-Pessina, mentre all'1.00 è il turno della super sfida a Ovest tra Oklahoma City e Memphis (commento in lingua originale)
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- ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT 120-110
- CHARLOTTE HORNETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 94-106
- WASHINGTON WIZARDS-NEW YORK KNICKS 132-136 OT
- BRUNSON NE FA 55, A -6 DAL SUO CAREER-HIGH
- DENVER NUGGETS-DETROIT PISTONS 134-121
- “THE JOKER” RISPONDE PRESENTE
- CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 116-111
- GIDDEY SI REGALA LA 2^ TRIPLA DOPPIA DELL'ANNO
- UTAH JAZZ-PHILADELPHIA 76ERS 111-114
- EMBIID&MAXEY: 64 PUNTI IN DUE
- GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 109-105
- MASSIMO IN CARRIERA BISSATO PER KUMINGA
- PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 126-122
- IRVING SI CARICA LA SQUADRA SULLE SPALLE: MA NON BASTA
- LOS ANGELES LAKERS-SACRAMENTO KINGS 132-122
- ANTHONY DAVIS SFIORA LA TRIPLA DOPPIA
- LA CLASSIFICA DELLA EASTERN CONFERENCE
- LA CLASSIFICA DELLA WESTERN CONFERENCE
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