NBA, risultati della notte: Jokic si prende la rivincita su Wembanyama, crollo di Miami

Dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, i Pacers piazzano un 3° quarto da 40 punti segnati e mettono i presupposti che poi porteranno alla vittoria per i padroni di casa e alla 4^sconfitta consecutiva, la 7^ nelle ultime 10 partite, per Phoenix. I 25 punti di Kevin Durant e i 20 di Devin Booker servono a poco ai Suns, perché dall’altra parte Indiana manda 6 giocatori in doppia cifra e ha un Tyrese Haliburton da 27 punti e 8 assist e un Myles Turner da 20 punti e 6 rimbalzi, entrambi protagonisti del secondo tempo dominato dai ragazzi di coach Rick Carlisle

Altra prova di solidità da parte di Pistons, che contro Minnesota piazzano un parziale di 13-0 in apertura del 2° quarto e da lì in poi amministrano il vantaggio ottenendo la loro 3^ vittoria consecutiva. Detroit, un po’ a sorpresa, stravince la battaglia a rimbalzo (47-33 il conteggio complessivo), grazie soprattutto alle doppie doppie di Jalen Duren (16 punti e 11 rimbalzi) e Ausar Thompson (10 punti e 11 rimbalzi). I T’Wolves, invece, pagano la serata complicata vissuta dall’attacco, dove con i suoi 17 punti Julius Randle è solo il 2° giocatore ad andare in doppia cifra

A spingere i Pistons al successo su Minnesota, conferma del buon momento vissuto dalla squadra, è un Cade Cunningham in grande serata e che manda referto il suo season high con 40 punti, a cui aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi tirando 6/8 da tre in un’altra prova da leader emotivo e tattico della squadra

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Se per Cunningham la sfida tra Detroit e Minnesota vale il season high, Anthony Edwards risponde addirittura con il massimo in carriera. La stella dei T’Wolves chiude con 53 punti e uno strepitoso 10/15 da tre, a cui aggiunge anche 6 rimbalzi. Troppo solo e spesso quasi corpo estraneo rispetto alla manovra offensiva di squadra, Ant realizza così una grande prestazione personale che però non basta a trascinare i suoi alla vittoria 

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Questa volta agli Spurs non basta un Victor Wembanyama che festeggia il suo compleanno con una prestazione da 20 punti e 23 rimbalzi, perché il francese rimane a secco nel supplementare che decide la partita e Denver, sconfitta in casa solo 24 ore prima, si prende subito la rivincita. I Nuggets trovano un eccellente Michael Porter Jr., autore di una doppia doppia da 28 punti e 10 rimbalzi tirando anche 4/9 da tre e giocano una eccellente partita in attacco con sole 7 palle perse complessive. Le buone serate di Harrison Barnes (22 punti) e Devin Vassell (19) non bastano a San Antonio per replicare la vittoria della sera precedente

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Sulla sirena dei tempi regolamentari, Nikola Jokic avrebbe la possibilità di chiudere lì la gara regalando subito la vittoria a Denver, ma il suo jumper, contestato dall’intervento difensivo di Wembanyama, non va a segno e i Nuggets devono attendere il supplementare per festeggiare. Quello è di fatto l’unico vero errore di una serata mostruosa in cui il serbo chiude con 46 punti, 10 assist e 9 rimbalzi e decide praticamente da solo l’overtime, dove fa il vuoto con 9 punti e 5 rimbalzi

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La tripla del possibile pareggio, presa dal grande ex di serata Damian Lillard (16 punti e 6 assist) sulla sirena finale non va a segno e i Blazers, più lucidi nei possessi decisivi dell’ultimo minuto, piazzano il colpo a sorpresa in trasferta. Anfernee Simons è il migliore per Portland con i suoi 28 punti, di cui 12 arrivano nel 4° quarto, compresi i 5 che segnano la vittoria nel punto a punto finale. I Bucks, invece, non approfittano della doppia doppia da 31 punti e 11 rimbalzi del solito Giannis Antetokounmpo e della serata di grazia di AJ Green, autore di 21 punti con 7/13 da tre in uscita dalla panchina

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In una partita che fin da subito sembra indirizzata verso un alto punteggio, sono i Bulls ad avere la meglio grazie all’accelerata nel 3° quarto, chiuso con un parziale di 41-17, senza più permettere a New York di rifarsi sotto da lì in avanti. Zach LaVine (33 punti e 7 assist) e Jalen Brunson (33 punti e 8 assist) si danno battaglia in una gara per larghi tratti spettacolare e che, almeno per una serata, non fa trasparire la consistente distanza in classifica tra le due squadre

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Nella sera in cui a Chicago si celebra la “Derrick Rose Night”, a regalare una gioia al pubblico dello United Center è un altro playmaker. Contro i Knicks, Coby White sfiora la perfezione e spinge i Bulls alla vittoria con una prova da 33 punti, frutto di un quasi irreale 9/11 da dietro la linea dei tre punti che stende New York

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L’ultimo ad alzare bandiera per i Knicks, travolti nel 3° quarto dal torrente di canestri di Chicago, è Karl-Anthony Towns. Il lungo di New York è per distacco il migliore dei suoi e, nonostante la sconfitta, chiude con 44 punti, 16 rimbalzi e 5 assist nell’ennesima prestazione eccellente nella sua prima stagione con la maglia blu-arancio

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La vera sorpresa della nottata arriva da Miami, dove gli Heat, forse distratti dalle vicende di mercato che coinvolgono Jimmy Butler, assente perché sospeso dalla franchigia per 7 partite, crollano in casa contro i modestissimi Jazz. La gara dura giusto un quarto, perché nel secondo parziale Utah, che trova 24 punti e 9 rimbalzi da John Collins, scappa senza più guardarsi indietro. I padroni di casa, invece, tirano con il 43.8% dal campo e il 25.7% da tre di squadra e non danno mai l’impressione di poter riprendere un avversario ampiamente alla loro portata, chiudendo così nel peggiore dei modi la peggior serata nella stagione in corso

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Scelto alla 28^ posizione al Draft del 2023 dai Jazz, fin qui non si era molto sentito parlare di Brian Sensabaugh. A Miami, però, l’ex Ohio State trova la più classica delle serate di grazia e, approfittando della difesa assai molle degli Heat, diventa protagonista dell’inaspettata vittoria di Utah con una prestazione da 34 punti e 7 rimbalzi in cui tira con un micidiale 7/11 da dietro la linea dei tre punti

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Vittoria importante per gli Warriors, che privi della loro stella Steph Curry riescono ad avere la meglio dei Grizzlies nel4° quarto. Golden State manda 6 giocatori in doppia cifra, con Andrew Wiggins (24 punti) a guidare il gruppo e Dennis Schroeder (17 punti e 9 assist) a confermare i suoi progressi nell’inserimento dei meccanismi di squadra.Memphis trova 23 punti e 9 rimbalzi da Jaren Jackson Jr. e 22 con 10 assist da Desmond Bane, ma si perde nel cuore dell’ultimo parziale e esce dal Chase Center con una sconfitta forse evitabile

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I Clippers festeggiano il rientro e l’esordio stagionale di Kawhi Leonard, autore di 12 punti e 3 rimbalzi in meno di 20 minuti giocati, con una netta vittoria sugli Hawks. L’attacco dei padroni di casa gira a meraviglia e manda addirittura 8 giocatori in doppia cifra, con le doppie doppie da 10 punti e 15 assist di James Harden e da 18 punti e 18 rimbalzi di Ivica Zubac a spiccare sul resto. In doppia doppia con 20 punti e 14 rimbalzi ci va anche il solito Trae Young, unica nota lieta in una serata da dimenticare in fretta per Atlanta 

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Vittorie importanti nella notte per Indiana, Detroit, Chicago e Philadelphia, che al momento appaiono le squadre in corsa con Atlanta, caduta in casa dei Clippers, per un posto nella zona play-in della Eastern Conference

Denver batte San Antonio e, approfittando della battuta d'arresto di Memphis sul campo di Golden State, ora vede il 3° posto nella classifica della Western Conference. Phoenix perde contro i Pacers e colleziona la 7^ sconfitta nelle ultime 10 partite, scivolando così sempre più lontano dalla zona play-in a Ovest

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