NBA, da Wilt a Luka: i colpi di mercato più clamorosi nella storia dei Lakers

Sette anni dopo, un altro centro dominante chiede di essere scambiato e i Lakers si fanno trovare pronti. A Milwaukee vanno Brian Winters, Dave Meyers, Junior Bridgeman e del denaro, mentre Jabbar con la maglia gialloviola vincerà cinque titoli nell’arco dei tredici anni successivi, diventando un’autentica icona per i tifosi dei Lakers e per tutto il mondo del basket

Altro centro dominante che a un certo punto della sua carriera decide di cambiare aria. La differenza è che Shaquille O’Neal, nell’estate del 1996, è un free agent avendo terminato il suo impegno contrattuale con Orlando. Shaq, come Wilt e Kareem prima, decide di vestire gialloviola e firma un contratto da 121 milioni di dollari per sette anni. Con lui arriverà il primo e unico threepeat della storia dei Lakers

La 13° scelta al Draft del 1996 ce l’avrebbero gli Charlotte Hornets, ma i Lakers, su insistenza del General Manager Jerry West, hanno messo gli occhi su un ragazzino in uscita direttamente dall’high school e hanno idea che quella potrebbe essere la posizione buona per chiamare il nome di Kobe Bryant. Agli Hornets va Vlade Divac e il resto è storia, con cinque titoli NBA e lo status di miglior Laker di ogni tempo

Otto anni e tre titoli dopo, la coppia Kobe-Shaq si sfalda e stavolta i Lakers il colpo a sorpresa lo piazzano in uscita. O’Neal va a Miami, dove vincerà il suo quarto anello due anni dopo, mentre a Los Angeles arrivano Caron Butler, Brian Grant e soprattutto Lamar Odom, pedina fondamentale della squadra che tornerà a trionfare nel 2009 e nel 2010

E per tornare a trionfare, la mossa decisiva i Lakers del post-Shaq la fanno nel febbraio del 2008, quando spediscono a Memphis Kwame Brown, Javaris Critterton, Aaron McKie e i diritti di scelta sull’altro fratello Marc, e si portano in casa Pau Gasol, che con Bryant andrà a formare un’altra coppia formidabile

Come e più di O’Neal nel 1996, LeBron James nell’estate del 2018 è il free agent più ambito sul mercato. La sua seconda avventura a Cleveland si è esaurita e LeBron decide di portare i suoi talenti a Los Angeles, dove diventa subito l’uomo franchigia e dove nel 2020 riporta i Lakers sulla vetta della NBA

Per tornare sulla vetta della NBA, ai Lakers non basta il talento debordante di James, e allora un anno dopo aver messo sotto contratto LeBron in casa gialloviola si va all-in concedendo a New Orleans Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e tre prime scelte future al Draft in cambio di Anthony Davis, subito decisivo per la conquista del titolo nella bolla di Orlando nel 2020

Non ci sono solo scambi che hanno prodotto i risultati sperati nella storia dei Lakers. Quello che nell’agosto del 2021 porta a Los Angeles Russell Westbrook e manda a Washington Kentavious Caldwell-Pope, Kyle Kuzma e Montrezl Harrell smonta di fatto la squadra che aveva vinto il titolo meno di un anno prima e avrà conseguenze disastrose. Al momento dell’ufficializzazione della trade, però, quello che porta l’ex MVP in gialloviola sembra un colpo sensazionale

È passato poco più di un giorno da quella che, volendo vedere, è forse la trade più clamorosa nella storia dei Lakers. Perché se ormai a firmare i grandi free agent sul mercato i Lakers ci avevano quasi fatto l’abitudine, portare a Los Angeles un candidato MVP e talento generazionale come Luka Doncic sembrava del tutto impossibile fino a un minuto prima che accadesse. Certo, per mettere le mani sullo sloveno si è dovuto rinunciare a quel Davis arrivato in pompa magna quasi sei anni prima, ma Doncic ha tutto per diventare il volto dei Lakers del dopo-LeBron