Introduzione
Il mercato degli scambi in NBA si è concluso, e al netto delle novità che potranno arrivare dai buyout, le 30 squadre sono ora ormai pressoché complete per il resto della stagione. In una settimana di deadline che ha visto muoversi 64 giocatori, nuovo record nella storia della NBA, andiamo ad analizzare e a valutare l'operato di ciascuna franchigia, in particolare quelle interessate dagli scambi di ben 9 All-Star del presente e del passato (anche questo, neanche a dirlo, è un record ogni epoca)
Quello che devi sapere
ATLANTA HAWKS
- ARRIVI: Caris LeVert, Georges Niang, Terance Mann, Bones Hyland
- PARTENZE: De'Andre Hunter, Bogdan Bogdanovic, Cody Zeller
- Record: 23-28
- Posizione in classifica: 9° a Est

VOTO AL MERCATO: 5.5
Da anni si attendeva un De’Andre Hunter così, ma gli Hawks (pur decidendo legittimamente di cederlo: era comunque una riserva) non riescono a capitalizzare sulla sua miglior stagione in carriera cedendolo a prezzo contenuto. L’infortunio di Jalen Johnson ha inevitabilmente un enorme peso su questa stagione, rendendo spendibile anche Bogdan Bogdanovic per mettere le mani su Terance Mann, ma uscire da questa deadline con una seconda scelta in meno rispetto a come si era partiti sembra veramente uno spreco. Ultima questione aperta: Trae Young è felice di vivacchiare in una squadra sempre più affossata nella mediocrità?

BOSTON CELTICS
- ARRIVI: Torrey Craig
- PARTENZE: Jaden Springer
- Record: 36-16
- Posizione in classifica: 2° a Est

VOTO AL MERCATO: 6
La dirigenza e la proprietà dei Celtics hanno investito così pesantemente su questo roster da rendere eseguibili solo cambiamenti ai margini, nonostante un rendimento non proprio esaltante nell’ultimo periodo. La cessione di Springer permette di risparmiare notevolmente sulla luxury tax, alleggerendo di circa 15 milioni (da 65 a 50) l’assegno da staccare a fine anno. L’arrivo di Torrey Craig permette di aggiungere un veterano alla rotazione delle ali e un tiratore da 43% in questa stagione (seppur solamente in nove partite con Chicago)

BROOKLYN NETS
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: nessuno
- Record: 17-34
- Posizione in classifica: 12° a Est

VOTO AL MERCATO: sv
Il loro lavoro lo avevano fatto presto, cedendo sia Dennis Schröder che Dorian Finney-Smith nel corso della regular season. Le tante voci attorno a Cam Johnson e a Nic Claxton si sono risolte in nulla, almeno per un paio di motivi: i Nets vogliono preservare l’enorme spazio salariale che avranno a disposizione in estate (oltre 60 milioni: nessuno come loro) e hanno già quattro prime scelte in arrivo solamente dal prossimo Draft, rendendo superfluo cercare di ottenerne un’altra alla deadline. Questo il motivo per cui non si sono mossi, e al massimo troveranno un accordo per il buyout di Ben Simmons

CHARLOTTE HORNETS
- ARRIVI: Dalton Knecht, Cam Reddish, Josh Okogie
- PARTENZE: Mark Williams, Cody Martin, Vasilije Micic
- Record: 12-36
- Posizione in classifica: 14° a Est

VOTO AL MERCATO: 7
Con una stagione ormai ampiamente compromessa, complice anche l’infortunio di Brandon Miller, gli Hornets hanno “letto la stanza” correttamente e si sono messi a cedere alcuni dei propri pezzi di contorno, sfruttando lo spazio salariale e i posti a roster a disposizione per raccattare asset al Draft (la prima 2031 dei Lakers potrebbe essere la prima scelta di maggior valore a essersi mossa in questa deadline) e un rookie come Dalton Knecht che, con la luce verde per tirare tutto quello che gli passa tra le mani, potrebbe anche puntare al Rookie dell’Anno. Fa un po’ male cedere il proprio lungo titolare come Mark Williams proprio quando stava per ingranare, ma il prezzo è comunque più che congruo

CHICAGO BULLS
- ARRIVI: Kevin Huerter, Tre Jones, Zach Collins
- PARTENZE: Zach LaVine
- Record: 22-30
- Posizione in classifica: 10° a Est

VOTO AL MERCATO: 4
La cessione di LaVine, seppur senza ricevere scelte in cambio se non la propria che avevano inopinatamente scambiato in passato, sembrava il preludio a un “fuoritutto” più che necessario per massimizzarne il valore. Invece Nikola Vucevic è ancora lì, Coby White non è stato ceduto al massimo del suo valore, Patrick Williams non è stato scambiato prima che diventi un problema più grande di quello che già è e Lonzo Ball è persino stato esteso per altri due anni (buon per lui, male per i Bulls). La domanda che si fanno tutti è: dove vogliono andare a parare?

CLEVELAND CAVALIERS
- ARRIVI: De’Andre Hunter
- PARTENZE: Caris LeVert, Georges Niang
- Record: 41-10
- Posizione in classifica: 1° a Est

VOTO AL MERCATO: 9
L’unica squadra di alta classifica a muoversi sul serio, andando a migliorare quello che è già la squadra col miglior record della lega. Hunter da sesto uomo sembra essere diventato un altro giocatore, aggiungendo un’ulteriore dimensione fisica e perimetrale nella rotazione delle ali e un altro corpo da (provare a) opporre a Jayson Tatum in caso di finali di conference. Rimane comunque un tiratore da 39% da tre su alto volume con un contratto a scendere preso per un giocatore in scadenza (LeVert) e una riserva che non avrebbe avuto spazio ai playoff (Niang), e per asset al Draft di basso profilo (i due “pick swap” non hanno così alto valore per varie limitazioni molto lunghe da spiegare). Mezzo voto in più per essere anche riusciti a scendere sotto la luxury tax

DALLAS MAVERICKS
- ARRIVI: Anthony Davis, Max Christie, Caleb Martin
- PARTENZE: Luka Doncic, Maxi Kleber, Markieff Morris, Quentin Grimes
- Record: 27-25
- Posizione in classifica: 8° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 4
Il voto sarebbe stato anche più basso se non fosse per il rispetto che è dovuto a un futuro Hall of Famer come Anthony Davis, ma c’è la reale possibilità che lo scambio con Doncic sia un momento di svolta in negativo per l’intera franchigia. Checché ne dica Nico Harrison, i Mavs escono da questa deadline enormemente meno competitivi sia nel presente che nel futuro: il roster ha guadagnato in profondità, ma ha un enorme vuoto di ball-handling alle spalle di Kyrie Irving e un surplus di lunghi, costringendo PJ Washington e Klay Thompson a “scalare” in basso di una posizione per trovare spazio. “Il tempo dirà se ho ragione” ha detto Harrison: per il momento, la bocciatura deve essere netta — anche per aver preso un Caleb Martin in condizioni precarie

DENVER NUGGETS
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: nessuno
- Record: 33-19
- Posizione in classifica: 3° a Ovest

VOTO AL MERCATO: sv
La grandezza di Nikola Jokic maschera i difetti di un roster che è pieno di falle, specialmente dalla panchina, ma la dirigenza aveva anche pochi margini di manovra date le estensioni di Jamal Murray e Aaron Gordon che li hanno resi non scambiabili nel corso della stagione. L’unico giocatore “spendibile”, ovverosia Michael Porter Jr., sta giocando proprio adesso la miglior pallacanestro della sua annata, rendendo difficile smontare in corso d’opera una squadra che sta comunque funzionando (17-6 nelle ultime 23 partite)

DETROIT PISTONS
- ARRIVI: Josh Richardson, Lindy Waters, KJ Martin, Dennis Schröder
- PARTENZE: nessuno
- Record: 25-26
- Posizione in classifica: 7° a Est

VOTO AL MERCATO: 7.5
La dirigenza ha sfruttato a dovere il suo asset migliore, cioè avere più spazio salariale di ogni altra squadra, assorbendo contratti indesiderati in cambio di asset futuri al Draft. Lavoro solido, a cui si aggiunge l’arrivo di Dennis Schröder che permette di avere una point guard di un certo tipo (magari anche per favorire Simone Fontecchio) quando Cade Cunningham va a sedersi. Un buon lavoro tout-court per una delle migliori storie di questa stagione, specie per il disastro ereditato dalla gestione passata

GOLDEN STATE WARRIORS
- ARRIVI: Jimmy Butler
- PARTENZE: Dennis Schröder, Kyle Anderson, Andrew Wiggins, Lindy Waters
- Record: 25-26
- Posizione in classifica: 11° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 6.5
Il voto dipende quasi interamente da quale versione di Jimmy Butler si presenterà in campo. Se decide di mostrare il suo volto migliore, specie dopo la ricca estensione di contratto elargitagli, il voto può andare molto più su di così, perché sono pochi i giocatori in grado di cambiare il volto di una squadra da soli come Jimmy. Se invece la sua carta d’identità unita a quelle di Steph Curry e Draymond Green (curiosità non troppo casuale: scadono tutti nell’estate del 2027) si rivelerà troppo pesante per competere in un Ovest feroce, potrebbe affossare ulteriormente la franchigia. Il dubbio su Jonathan Kuminga non è stato risolto, aprendo sempre di più a un possibile addio. In ogni caso: fermi non potevano stare, perciò stanno sopra la sufficienza anche solo per il coraggio

HOUSTON ROCKETS
- ARRIVI: Jaden Springer, Cody Zeller
- PARTENZE: nessuno
- Record: 32-19
- Posizione in classifica: 4° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 6.5
Arrivano da cinque sconfitte consecutive, ma giustamente non si fanno prendere dal panico e sfruttano lo spazio salariale per assorbire contrattini e seconde scelte al Draft in maniera diligente. Il ragionamento è solido: prima di investire pesantemente sul mercato con gli asset a disposizione, vogliono vedere come se la cava questo gruppo e alcuni giocatori nello specifico (Jalen Green su tutti) in situazioni di playoff. Senza quelle informazioni chiave, era impossibile prendere qualsiasi decisione su uno dei gruppi più intriganti della lega

INDIANA PACERS
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: James Wiseman
- Record: 29-21
- Posizione in classifica: 4° a Est

VOTO AL MERCATO: sv
Poco da segnalare: si liberano di Wiseman (fuori per il resto della stagione per infortunio) per aprire uno spazio a roster in vista del mercato dei buyout dove potrebbero aggiungere un ulteriore giocatore, ma anche rimanendo così la sostanza del roster non cambia. Avendo cominciato a ingranare nell’ultimo periodo (7-3 nelle ultime 10), può anche andare bene così

L.A. CLIPPERS
- ARRIVI: Drew Eubanks, Patty Mills, Bogdan Bogdanovic, MarJon Beauchamp
- PARTENZE: PJ Tucker, Mo Bamba, Terance Mann, Bones Hyland, Kevin Porter Jr.
- Record: 28-23
- Posizione in classifica: 7° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 6
Tanti movimenti, un po’ per motivi di luxury tax e un po’ per smuovere le acque, ma senza grandissimo costrutto. Terance Mann era finito fuori dalle grazie di Tyronn Lue ed è diventato quindi spendibile sul mercato, ma tutto dipende da quale versione di Bogdanovic si presenterà a Los Angeles (in questa stagione sta tirando col 30% da tre punti, lontanissimo dal 38% della sua carriera). Si liberano di Kevin Porter Jr. pur avendogli dato un discreto spazio come riserva di James Harden e senza sostituirlo: un motivo ci sarà

LOS ANGELES LAKERS
- ARRIVI: Luka Doncic, Maxi Kleber, Markieff Morris, Mark Williams
- PARTENZE: Anthony Davis, Max Christie, Dalton Knecht, Cam Reddish, Jalen Hood-Schifino
- Record: 30-19
- Posizione in classifica: 5° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 10
Se non dai 10 in pagella quando una squadra prende un futuro Hall of Famer nel pieno della sua carriera a un prezzo nettamente inferiore al suo valore, quando lo devi dare? A prescindere da tutto il resto, il solo arrivo di Doncic cambia l’intera traiettoria della franchigia e un po’ della NBA stessa, un “movimento sismico” (come lo ha definito il GM Rob Pelinka) destinato a lasciare il segno. Decisamente più rischiosa la scommessa fatta su Mark Williams: il prezzo pagato è un po’ alto per un giocatore non solo molto grezzo in difesa, ma anche un po’ troppo incline agli infortuni. Dimensioni, mani e stazza sono però quelle giuste per ricevere i passaggi di Doncic e LeBron James, e tanto basta

MEMPHIS GRIZZLIES
- ARRIVI: Colby Jones, Alex Len, Johnny Davis, Marvin Bagley
- PARTENZE: Marcus Smart, Jake LaRavia
- Record: 35-16
- Posizione in classifica: 2° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 5
La situazione è quantomai complessa. Nell’immediato i Grizzlies ci hanno rimesso, perdendo un’ulteriore scelta al Draft pur di liberarsi del contratto di Marcus Smart, e perdendo un pezzo utile come Jake LaRavia per il quale avevano deciso di non esercitare l’opzione presente sul suo contratto. In cambio non è arrivato nulla da segnalare né asset al Draft, rendendo quindi questa una deadline negativa, ma guardando al lungo periodo bisogna considerare che in estate dovranno rinegoziare ed estendere l’accordo con Jaren Jackson Jr. (il miglior giocatore di questa stagione e giustamente All-Star) e rifirmare Santi Aldama. Lo spazio ottenuto dalla cessione di Smart servirà soprattutto a quello, e comunque si sono mossi talmente bene in passato da potersi permettere una deadline sottotono

MIAMI HEAT
- ARRIVI: Andrew Wiggins, Davion Mitchell, Kyle Anderson
- PARTENZE: Jimmy Butler, Josh Richardson
- Record: 25-24
- Posizione in classifica: 6° a Est

VOTO AL MERCATO: 7
Per come si era messa la situazione Jimmy Butler, ne escono comunque in piedi con un giocatore solido come Andrew Wiggins in grado di occupare tanti minuti in ala e una scelta al Draft che non si disdegna mai. Davion Mitchell aggiunge un difensore sul punto di attacco che piacerà a coach Spoelstra e alle sue sperimentazioni coi quintetti, mentre Kyle Anderson è un veterano da utilizzare in caso di emergenza. Poteva andare molto, ma molto peggio di così, invece possono guardare al futuro se non con ottimismo, quantomeno con molta più tranquillità in spogliatoio

MILWAUKEE BUCKS
- ARRIVI: Kyle Kuzma, Jericho Sims, Kevin Porter Jr.
- PARTENZE: Khris Middleton, Patrick Baldwin Jr., AJ Johnson, Delon Wright, MarJon Beauchamp
- Record: 27-22
- Posizione in classifica: 5° a Est

VOTO AL MERCATO: 5
Non si capisce se non abbiano voluto stravolgere la squadra o se non abbiano potuto farlo perché non hanno trovato uno scambio che valesse la pena esplorare. Escono dalla deadline salutando un leader assoluto del titolo del 2021 per prendere in cambio un giocatore come Kuzma che fa un po’ scopa con Bobby Portis, ma che se non altro dovrebbe essere più affidabile dal punto di vista della tenuta fisica rispetto a Middleton. La sostanza della squadra però non cambia, rimanendo più o meno dove era prima della deadline: cosa starà passando nella testa di Giannis Antetokounmpo, che vede i Bucks rimanere fermi mentre in giro per la NBA gli All-Star si muovono da una parte e dall’altra con grande facilità? Situazione da monitorare attentamente, specie se ai playoff dovesse andare male

MINNESOTA TIMBERWOLVES
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: nessuno
- Record: 29-23
- Posizione in classifica: 6° a Ovest

VOTO AL MERCATO: sv
Dopo la rivoluzione a pochi giorni dal training camp, la dirigenza non se l'è sentita di cambiare ulteriormente il roster a stagione in corso — anche se le ultime voci raccontano di un interessamento dell’ultimo minuto per Kevin Durant che varrà la pena rivisitare in estate. La free agency di Julius Randle determinerà molto del futuro della franchigia, ma per il momento la decisione è stata quella di rimanere fermi, anche perché in qualche modo si sono risollevati fino a uscire dalla zona play-in

NEW ORLEANS PELICANS
- ARRIVI: Bruce Brown, Kelly Olynyk
- PARTENZE: Brandon Ingram, Daniel Theis
- Record: 12-39
- Posizione in classifica: 15° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 5.5
L’errore è stato arrivare a questo punto con Ingram ancora in squadra, senza riuscire davvero ad estrarne valore (ma era anche difficile vista l’incombente free agency). Il contratto di Brown è in scadenza, e ok, ma quello di Olynyk no, e probabilmente tenersi lo spazio salariale a disposizione in estate sarebbe stata una scelta più saggia, anche se permetterà di vedere la combinazione tra Zion Williamson e un 5 in grado di aprire il campo per valutazioni future. La stagione, in ogni caso, è già ampiamente compromessa

NEW YORK KNICKS
- ARRIVI: Delon Wright
- PARTENZE: Jericho Sims
- Record: 34-17
- Posizione in classifica: 3° a Est

VOTO AL MERCATO: sv
Esce un giocatore che forse avrebbe strappato qualche minuto qua e là, ne entra uno più o meno con le stesse prospettive. I Knicks non avevano davvero bisogno di muoversi sul mercato per quanto la rotazione rimanga comunque molto ristretta per coach Tom Thibodeau: la vera domanda da qui ai playoff sono le condizioni di Mitchell Robinson, avvolte da una nebbia davvero densa

OKLAHOMA CITY THUNDER
- ARRIVI: Daniel Theis
- PARTENZE: nessuno
- Record: 40-9
- Posizione in classifica: 1° a Ovest

VOTO AL MERCATO: sv
Classico lavoro da Thunder: assorbito il contratto di Theis per una seconda scelta, tagliato subito, e focus sul resto della stagione. Il ritorno di Chet Holmgren sarà il vero boost per la seconda metà dell’anno dopo aver dominato la prima anche senza di lui, presentandosi ai playoff da assoluti favoriti nonostante i tanti movimenti delle altre squadre. Rimane solo un dubbio: visto che la chance di vincere il titolo è concreta, valeva la pena sacrificare parte del proprio tesoretto di scelte per andare a prendere un Cam Johnson, un po’ come fatto da Cleveland con Hunter? Solo il tempo dirà se hanno fatto bene a rimanere fermi sulle loro convinzioni

ORLANDO MAGIC
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: nessuno
- Record: 25-28
- Posizione in classifica: 8° a Est

VOTO AL MERCATO: 5
Questa volta l’immobilismo va penalizzato, perché a differenza delle altre squadre il rendimento recente dei Magic (6-15 da Natale in poi) meritava forse un intervento da parte della dirigenza, specialmente per sbloccare un attacco che troppo spesso fa fatica a superare quota 100 punti nonostante i rientri di Paolo Banchero e Franz Wagner. Nessuno ovviamente chiedeva di “rompere” uno dei roster più futuribili della lega, ma una guardia capace di creare qualcosa con il pallone tra le mani era più che necessaria, fosse stata anche un Jordan Clarkson per vedere l’effetto che fa

PHILADELPHIA 76ERS
- ARRIVI: Quentin Grimes, Jared Butler
- PARTENZE: Caleb Martin, Reggie Jackson, KJ Martin
- Record: 20-30
- Posizione in classifica: 11° a Est

VOTO AL MERCATO: 5.5
Tanto rumore un po’ per nulla, visto che più o meno le prospettive della squadra rimangono le stesse rispetto a prima della deadline. La cessione di Caleb Martin permette di togliersi un contratto che si è rivelato meno favorevole di quanto sembrasse in estate, ottenendone indietro invece uno in scadenza come quello di Grimes. Mosse che aiuteranno a trattenere Guershon Yabusele in estate, ma che non cambiano una squadra che non ha ricevuto alcun sostanziale aiuto dal mercato per migliorare la sua posizione in classifica

PHOENIX SUNS
- ARRIVI: Nick Richards, Cody Martin, Vasilije Micic
- PARTENZE: Jusuf Nurkic, Josh Okogie
- Record: 25-25
- Posizione in classifica: 9° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 3
Gli assoluti perdenti di questa deadline. Non solo non hanno migliorato una squadra che aveva assolutamente bisogno di una sterzata, ma non hanno nemmeno sfruttato gli asset che avevano preso nel corso della stagione per dare una svolta, se non cedendo Nurkic insieme a una prima scelta per ricevere indietro Martin. Quello che è stato fatto con Kevin Durant, poi, ha dell’inspiegabile, alienandosi un giocatore di riferimento e rovinando completamente la chimica dello spogliatoio, visto che è stato detto in lungo e in largo che solamente Booker non sarebbe stato messo sul mercato. E così i danni fatti superano di gran lunga i benefici apportati: come si dice in questi casi, disasterclass

PORTLAND TRAIL BLAZERS
- ARRIVI: nessuno
- PARTENZE: nessuno
- Record: 23-29
- Posizione in classifica: 13° a Ovest

VOTO AL MERCATO: sv
Con nove vittorie nelle ultime dieci partite si sono riscoperti improvvisamente competenti e con voglia di vincere, per motivi che tutto sommato sfuggono all’umana comprensione. Ma questa è la realtà, e quindi ci sta che la dirigenza abbia voluto dare ulteriore fiducia a un gruppo molto giovane e alla guida tecnica di Chauncey Billups prima di prendere qualsiasi decisione pesante su questo roster, che si candida ora a diventare la mina vagante della Western Conference e non la squadra materasso vista fino a poche settimane fa

SACRAMENTO KINGS
- ARRIVI: Zach LaVine, Jonas Valanciunas, Jake LaRavia
- PARTENZE: De’Aaron Fox, Sidy Cissoko, Kevin Huerter, Jordan McLaughlin, Alex Len, Colby Jones
- Record: 25-26
- Posizione in classifica: 10° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 6.5
Considerando le condizioni in cui erano stati messi dalla richiesta di cessione di De’Aaron Fox, tutto sommato non ne sono nemmeno usciti con le ossa rotte, riuscendo a liberarsi di qualche contratto indesiderato (quello di Huerter in particolare) per ricevere in cambio tre giocatori in grado di dare una mano come LaVine, Valanciunas e LaRavia. Basterà per strappare un posto al play-in? Forse no, ma comunque poteva andare molto, ma molto peggio di così in California

SAN ANTONIO SPURS
- ARRIVI: De’Aaron Fox, Jordan McLaughlin
- PARTENZE: Tre Jones, Zach Collins
- Record: 22-26
- Posizione in classifica: 12° a Ovest

VOTO AL MERCATO: 9
La trade per Fox, a quelle condizioni, è un assoluto “no brainer”: non solo sono riusciti a tenere tutti i loro giovani come Castle, Vassell e Sochan, ma anche l’esborso in termini di scelte al Draft spese è tutto sommato contenuto, visto che le due prime cedute non dovrebbero avere chissà quale valore in futuro (e hanno tenuto la 2025 di Atlanta che può tornare molto utile). De’Aaron Fox costerà tanto, ma sembra davvero avere le caratteristiche perfette per sposarsi con quelle di Wembanyama, amplificandosi a vicenda e dando una base solidissima per costruire le fondamenta degli Spurs del futuro

TORONTO RAPTORS
- ARRIVI: Brandon Ingram, James Wiseman
- PARTENZE: Davion Mitchell, Bruce Brown, Kelly Olynyk
- Record: 16-35
- Posizione in classifica: 13° a Est

VOTO AL MERCATO: 5
Continua a sfuggire il motivo per cui la squadra con il quinto peggior record della NBA debba continuare a spendere asset alla deadline per investire su un roster che non sta andando da nessuna parte. Oltretutto lo fanno per un giocatore in scadenza come Ingram che si incastra malissimo con i teorici pilastri della squadra in Scottie Barnes e RJ Barrett, togliendo loro palloni e responsabilità offensive. Davvero difficile capire quale sia il ragionamento di Masai Ujiri negli ultimi anni

UTAH JAZZ
- ARRIVI: Jalen Hood-Schifino
- PARTENZE: PJ Tucker, Mo Bamba (tagliato)
- Record: 12-37
- Posizione in classifica: 14° a Ovest

VOTO AL MERCATO: sv
Ignara sponda dello scambio Doncic-Davis per acquisire Hood-Schifino, sono rimasti fermi nel limbo in attesa di capire quale scelta al Draft frutterà questa stagione che sostanzialmente non è mai davvero cominciata. La notte della Lottery, alla quale si presentano con il 14% di possibilità di vincere la prima scelta, sarà il vero crocevia di questa franchigia, che in estate deve decidere se cedere o tenere ulteriormente la propria stella Lauri Markkanen, autore di un’annata finora molto opaca

WASHINGTON WIZARDS
- ARRIVI: Khris Middleton, Marcus Smart, AJ Johnson
- PARTENZE: Kyle Kuzma, Jonas Valanciunas, Jared Butler
- Record: 9-41
- Posizione in classifica: 15° a Est

VOTO AL MERCATO: 7
Hanno fatto quello che ogni squadra in quella posizione dovrebbe fare: acquisire asset al Draft e giovani giocatori in cambio di contratti indesiderati. A migliorare il loro voto è il fatto che Middleton e Smart dovrebbero essere due punti di riferimento solidi per un roster giovanissimo, mostrando ai rookie come AJ Johnson (arrivato da Milwaukee) come costruirsi una solida carriera NBA. Per il resto il motto rimane “Perdere e perderemo”, ma c’è modo e modo di farlo
