NBA, risultati della notte: dominio Lakers al debutto di Doncic, Curry e Jokic show
HIGHLIGHTS NBAIntroduzione
Il debutto di Luka Doncic in maglia Lakers è un dominio assoluto, sotterrando gli Utah Jazz con un quintetto tutto in doppia cifra. Golden State vince ancora a Milwaukee trascinata dal miglior Steph Curry della stagione (38 punti), mentre Nikola Jokic ne mette 40 nella larga vittoria di Denver su Portland. Un canestro di DeMar DeRozan a meno di 2 secondi dalla fine del supplementare condanna Dallas alla sconfitta contro Sacramento, mentre Victor Wembanyama ne mette 31 nel successo di San Antonio a Washington. Nessun problema per Cleveland con Minnesota (nonostante 44 punti di Anthony Edwards) e per OKC contro New Orleans, vincono anche Boston, Atlanta e Brooklyn: di seguito tutti i risultati e gli highlights delle 10 partite della notte
Quello che devi sapere
CLEVELAND CAVALIERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 128-107
I Cavs cominciano la partita con un parziale di 16-0 e non si voltano più indietro, mantenendo sempre almeno 15 lunghezze di vantaggio su dei T’Wolves troppo brutti per essere veri. Il primo canestro del nuovo arrivato De’Andre Hunter (12 punti in 23 minuti partendo in quintetto al posto dell’infortunato Strus) vale il +24 già nel secondo quarto, ma sono i 28 punti di Evan Mobley e i 23 di Donovan Mitchell a spingere la miglior squadra dell’Est al successo
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EDWARDS DA 44 CONTIENE I DANNI
Se i T’Wolves non affondano sotto le 30 lunghezze di scarto è merito soprattutto di Anthony Edwards, che dopo un inizio lento come tutti i suoi compagni di squadra (il primo canestro dal campo è arrivato solo dopo 9 minuti di partita) chiude con 44 punti, frutto di un 13/28 al tiro di cui 8/15 dalla lunga distanza. Minnesota però realizza solo 17 assist su 36 canestri realizzati, trovando a malapena altri quattro giocatori in doppia cifra scivolando fuori dalle prime sei a Ovest
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WASHINGTON WIZARDS-SAN ANTONIO SPURS 121-131
Un parziale di 22-0 nel primo quarto spinge gli Spurs al massimo vantaggio sul +18, ma da lì in poi comunque gli Wizards danno battaglia tornando a -3 già all’intervallo. I padroni di casa però non hanno modo di fermare la coppia Fox-Wembanyama, pur mandando in doppia cifra tutti i nove giocatori scesi in campo guidati dai 18 punti di Tristan Vukcevic ma senza rimettere la testa avanti dalla metà del terzo quarto in poi
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WEMBANYAMA PARTE FORTE E CHIUDE CON 31
Dopo aver segnato le prime quattro triple della sua partita sembrava che Victor Wembanyama fosse destinato ad un’altra gara da 50 punti come quella dello scorso novembre, ma ha comunque chiuso a quota 31 con 15 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 3 stoppate per guidare gli Spurs insieme ai 30 punti di De’Aaron Fox (15/18 ai liberi). Dalla panchina fanno più che comodo i 30 punti combinati da Steph Castle (16) e Jeremy Sochan (14), rimanendo in qualche modo in corsa per un posto al play-in pur avendo tre gare da recuperare a Golden State
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ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS 106-112
Trae Young aspetta il quarto periodo per segnare 11 dei suoi 19 punti, cancellando tre quarti in cui aveva realizzato più palle perse (9) che assist (8), ma riesce comunque spingere gli Hawks al successo. I nuovi arrivati Caris LeVert (18) e Terance Mann (12) ben figurano all’esordio per la quarta vittoria nelle ultime cinque di Atlanta, che invece inguaia ulteriormente Orlando — vincente solamente in quattro delle ultime 17 partite
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WAGNER E BANCHERO SOPRA QUOTA 30 NON BASTANO
Orlando ha perso l’abbrivio proprio quando Franz Wagner e Paolo Banchero sono tornati entrambi a disposizione, nonostante entrambi abbiano chiuso questo match sopra quota 30. Il tedesco ha finito con 37 punti a referto frutto di un ottimo 15/29 al tiro e Banchero ne ha messi 31 di cui 20 nel solo terzo quarto (suo massimo in carriera), ma nessun altro dei suoi compagni è arrivato in doppia cifra condannando Orlando all’ennesimo ko
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MIAMI HEAT-BOSTON CELTICS 85-103
Per la quinta volta consecutiva Miami non riesce neanche a superare quota 90 contro Boston, pagando a caro prezzo l’assenza di Tyler Herro per influenza. La difesa dei Celtics tiene gli avversari solamente al 33.7% di squadra al tiro e la doppia doppia da 22+12 di Bam Adebayo non basta agli Heat per tenere il passo dei campioni in carica, anche perché i nuovi arrivati Wiggins, Mitchell e Anderson tirano solo 5/25 dal campo. Nonostante le assenze di Jaylen Brown (ginocchio) e Jrue Holiday (spalla), Boston domina grazie ai 33 punti di Jayson Tatum e i 17 di Kristaps Porzingis, tirando 32 volte da due punti e 53 da tre punti (con 17 triple a segno)
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BROOKLYN NETS-CHARLOTTE HORNETS 97-89
LaMelo Ball esce dal campo per l’ennesimo infortunio alla caviglia destra della sua carriera e gli Hornets spariscono dal campo, senza andare oltre i 21 punti con 10 rimbalzi di Moussa Diabate — il cui career-high viene a sua volta rovinato da un’abrasione all’occhio che lo costringe a uscire anticipatamente. Brooklyn così non ha alcun problema a vincere la quinta partita delle ultime sei grazie ai 16 punti di Nic Claxton e i 14 a testa di Cam Johnson e Day’Ron Sharpe, confermando la statistica che vede gli Hornets sconfitti in 16 delle 17 partite disputate senza Ball
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OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 137-101
OKC vive una serata di grazia al tiro da tre punti, realizzando 27 tiri dalla lunga distanza (nuovo record di franchigia) su 55 tentativi e sotterrando i derelitti Pelicans. A Shai Gilgeous-Alexander bastano tre quarti per raggiungere quota 31 seguito dai 24 di Aaron Wiggins e i 166 di Jalen Williams per vincere la sesta partita consecutiva in casa, mettendo altro rodaggio sul motore di Chet Holmgren (12 punti, 6 rimbalzi e 5 stoppate in 25 minuti). I 23 punti di Trey Murphy e i 17 di Zion Williamson sono buoni solo per il referto finale per i Pelicans, commettendo ben 22 palle perse di squadra tramutati in 40 punti dai Thunder
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MILWAUKEE BUCKS-GOLDEN STATE WARRIORS 111-125
Jimmy Butler segna 6 dei suoi 20 punti (insieme a 9 rimbalzi e 6 assist) in chiusura di terzo quarto e da lì in poi gli Warriors non si voltano più indietro, vincendo la seconda partita su due con il nuovo arrivato in campo. La difesa di Milwaukee priva di Giannis Antetokounmpo (sesta partita saltata per un infortunio al polpaccio che lo terrà fuori ancora diverse settimane) fa acqua da tutte concedendo almeno 123 punti in 6 delle ultime 8 partite, ma anche l’attacco ci mette del suo commettendo ben 20 palle perse che fruttano 31 punti agli ospiti
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IL MIGLIOR STEPH DELLA STAGIONE: 38 PUNTI
Rinvigorito dall’arrivo di Butler, Steph Curry disputa la sua miglior prestazione stagionale chiudendo a quota 38 punti, a cui aggiunge anche 6 rimbalzi e 4 assist con 12/24 dal campo di cui 6/16 dalla lunga distanza e 8/9 ai liberi. A lui e Butler si uniscono i 16 punti di Buddy Hield e i 13 a testa di Moses Moody e Quinten Post, provando a ritrovare un po’ della magia di inizio stagione
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LILLARD PAREGGIA CURRY MA NON BASTA
Dopo averne messi 43 contro Philadelphia il giorno prima, Damian Lillard concede il bis realizzando altri 38 punti con 12/20 al tiro e 11/13 ai liberi, ma la metà delle 20 palle perse di squadra porta la sua firma e i Bucks non hanno altri giocatori in doppia cifra se non Kyle Kuzma con 21 e Taurean Prince con 19, perdendo per la settima volta nelle ultime dieci partite
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DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 128-129 OT
Sacramento vince una partita importante contro una diretta rivale per un posto al play-in, ringraziando il canestro di DeMar DeRozan a 1.9 secondi dalla fine del supplementare per sorpassare i texani, che pochi secondi prima erano passati in vantaggio con una tripla di Klay Thompson. L’ultimo tentativo di Spencer Dinwiddie si tramuta in un fallo di sfondamento a centrocampo e Dallas esce perdente da una partita affrontata senza tutti i suoi lunghi, visto che agli infortuni di Anthony Davis, PJ Washington, Dereck Lively e Dwight Powell si aggiunge quello di Daniel Gafford, uscito nel secondo quarto per una distorsione al ginocchio
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DEROZAN DA 42 SPINGE I KINGS
Il canestro finale di DeRozan è la ciliegina su una prestazione eccezionale da 42 punti e 7 rimbalzi con 15/22 al tiro e 8/8 ai liberi, segnando anche 4 delle 6 triple tentate per guidare un quintetto tutto in doppia cifra. Malik Monk e Zach LaVine ne mettono 17 a testa e Domantas Sabonis realizza la sua 47^ doppia doppia in 50 partite (16 punti, 17 rimbalzi e 8 assist) per un successo che permette a Sacramento di portarsi a ridosso di Dallas per l’ottavo posto a Ovest
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DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 146-117
Denver ferma brutalmente il buon momento di Portland (10 vittorie nelle ultime 12 partite) rifilando loro 29 punti di scarto in un match mai in discussione. I padroni di casa vanno avanti di 17 nel primo quarto e permettono al massimo agli avversari di tornare a -8 nel terzo, prima di realizzare un nuovo parziale da 14-3 e controllare il punteggio da lì alla fine. Il rookie Donovan Clingan realizza 21 punti per il suo nuovo massimo in carriera, accompagnato dai 22 di Delano Banton ma senza riuscire a impedire la settima vittoria in fila di Denver
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JOKIC IN UFFICIO: 40 PUNTI IN 30 MINUTI
Le impronte di Nikola Jokic sono ovunque sulla partita: il tre volte MVP ne mette 40 con 7 rimbalzi e 8 assist in poco più di 30 minuti di gioco, segnando 15 dei 22 tiri tentati con 8/8 ai liberi per guidare i suoi al successo. Christian Braun continua a giocare alla grande (26 punti con 12/14 al tiro) senza far sentire le assenze di Russell Westbrook e Michael Porter Jr. alle prese con problemi muscolari, mentre Jamal Murray segna 17 punti prima di uscire per due falli tecnici. L’attacco di Denver però sfiora il 66% al tiro di squadra nonostante un 8/25 da tre certamente non esaltante
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LOS ANGELES LAKERS-UTAH JAZZ 132-113
I Lakers toccano il +15 nel primo quarto, il +20 nel secondo e il +30 nel terzo dominando in lungo e in largo nel debutto di Luka Doncic in gialloviola. Ventiquattro minuti dello sloveno bastano e avanzano ai Lakers, che mandano tutto il quintetto in doppia cifra in un match mai in discussione nel quale LeBron James è il miglior marcatore a quota 24 punti con 7 rimbalzi e 8 assist e Austin Reaves ne mette 22 (15 nel solo primo quarto). Utah però è davvero troppo arrendevole, mandando a malapena quattro giocatori in doppia cifra senza riuscire a evitare la sesta vittoria in fila dei Lakers
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DONCIC IN RODAGGIO: 14 PUNTI IN 24 MINUTI
Il fenomeno sloveno non giocava dallo scorso Natale per un infortunio al polpaccio e resta in campo per meno di 24 minuti giusto per togliersi un po’ di ruggine, chiudendo con 14 punti, 5 rimbalzi e 4 assist con 5/14 al tiro di cui 1/7 da tre punti. Davanti a Dirk Nowitzki, seduto sugli spalti vicino alla famiglia Doncic, e a un palazzetto che lo ha accolto mettendo una sua maglia numero 77 su tutti i posti, Doncic inizia a scaldare i motori in vista di sfide più impegnative, ma può comunque sorridere per un debutto più che positivo
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LA CLASSIFICA A EST
Cleveland e Boston prendono il largo approfittando delle sconfitte delle inseguitrici, con Milwaukee che ora deve guardarsi le spalle da Detroit distante solo 1.5 partite. Orlando continua a scendere e ora è nona in classifica, mentre Philadelphia non riesce a rientrare in zona play-in

LA CLASSIFICA A OVEST
Le sei vittorie in fila di OKC sono superate solamente dalle sette di Denver, che ora è solamente a una gara di distanza dal secondo posto di Memphis. I Lakers risalgono al quarto posto grazie al miglior rendimento della lega nelle ultime 10 (9-1), mentre l’ottavo posto di Dallas è preso d’assalto da Sacramento, Golden State e Phoenix — tutte distanti una sola partita

LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT
Il debutto di Luka Doncic con la maglia dei Lakers è il piatto forte della programmazione odierna di Sky Sport NBA, con il commento in italiano di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna. Da non perdere nella notte la sfida tra Philadelphia e Toronto all’1.00 con commento originale
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