NBA, risultati della notte: i Lakers crollano in casa di Utah, Boston travolge gli Spurs

Nella sua stagione, sottotono come quella di tutta la squadra, mancava un acuto davvero importante, e Jordan Poole lo regala contro Indiana. L’ex Warriors è il grande protagonista della serata, ma i suoi 42 punti, 5 rimbalzi e 5 assist non bastano per portare a casa una vittoria che per larghi tratti della partita sembrava in mano a Washington

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Partita senza grande storia ad Orlando, dove i padroni di casa giocano al gatto col topo nel primo tempo e poi mettono le mani sulla partita nel 3* quarto senza più lasciar rientrare Charlotte. Paolo Banchero è il migliore per i Magic con 24 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ben coadiuvato da un Anthony Black in crescita e autore di 18 punti in uscita dalla panchina. Dall’altra parte gli Hornets finiscono per pagare il 39.5% dal campo di squadra, risultato soprattutto delle percentuali al tiro che calano quando Orlando aumenta l’intensità difensiva

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I Celtics ci tengono a mettere in mostra la differenza che passa tra l’essere i campioni in carica e l’essere una squadra giovane con ambizioni, e annientano San Antonio già in un 1° quarto dominato e chiuso a +18. Da lì in poi Bostongestisce contenendo i timidi tentativi di rientrare in partita da parte degli Spurs, che hanno 23 punti da De’Aaron Fox e una doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi da Victor Wembanyama. Coach Joe Mazzulla si gode invece un Kristaps Porzingis ormai pienamente recuperato e che chiude con 29 punti e 10/16 dal campo

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Il messaggio dei Celtics agli Spurs che arriva nel 1° quarto porta prima di tutto la firma di Jayson Tatum, che nei primi 12 minuti di partita segna 14 dei suoi 32 punti, a cui aggiunge anche 14 rimbalzi e 7 assist all’interno di una prova da leader a tutto tondo della squadra

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Anche Cleveland, nella sfida con i Raptors, mette subito le cose in chiaro con un 1° quarto da 41-17, accumulando un vantaggio che consente poi agli ospiti di gestire il resto della partita senza problemi. I Cavs mandano 7 giocatori in doppia cifra e hanno 21 punti da Donovan Mitchell e 18 in uscita dalla panchina dal nuovo acquisto De’Andre Hunter, mentre i Raptors devono accontentarsi dei 27 punti con 4 rimbalzi di un positivo RJ Barrett

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Quella che è ormai a tutti gli effetti una piccola classica della Eastern Conference non delude le attese, regalando una partita caratterizzata da grandi emozioni e decisa solo dopo un tempo supplementare. I Knicks riescono ad avere la meglio grazie ai 36 punti di Jalen Brunson, che però fallisce la possibilità di regalare la vittoria ai suoi già al termine dei regolamentari, mentre Atlanta non riesce a sfruttare i 23 punti di Dyson Daniels e i 21 di Caris LeVert, appena unitosi alla squadra ma già a suo agio nel ruolo di 6° uomo

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Anche contro Atlanta Karl-Anthony Towns conferma il suo grande momento di forma piazzando una mostruosa doppia doppia da 44 punti e 10 rimbalzi, ma il centro dei Knicks è soprattutto decisivo al tiro dalla lunga distanza, dove chiude con un eccellente 7/10

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Che Trae Young ami recitare la parte del cattivo al Madison Square Garden non è certo una novità e anche nella notte la stella degli Hawks si conferma il nemico pubblico numero uno per i Knicks con una prestazione da 38 punti e 19 assist. E Young avrebbe anche la possibilità di zittire ancora una volta i tifosi di New York, ma il suo attacco al ferro sull’ultimo possesso del supplementare viene stoppato da Mikal Bridges

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In trasferta a Brooklyn, ai Sixers non bastano una buona partenza e i 30 punti e 9 rimbalzi dell’ultimo acquisto Quentin Grimes e i 30 di Kelly Oubre Jr. per compensare le assenze di Tyrese Maxey e Joel Embiid, perché ad avere la meglio sono i Nets. D’Angelo Russell (22 punti e 4 assist) e Nic Claxton (13 punti e 11 rimbalzi) sono invece i migliori per i padroni di casa, che trovano così la loro 3^ vittoria consecutiva e confermano il buon momento di forma

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In trasferta a OKC, gli Heat accarezzano a lungo l’idea di fare il colpaccio guidati dalla doppia doppia da 27 punti e 15 rimbalzi di Bam Adebayo e all’inizio del 4° quarto in vantaggio 93-83. Da lì in poi, però, i Thunder piazzano un parziale devastante di 24-0 con cui annichiliscono Miami e invertono la tendenza della partita grazie anche ai 18 punti di Lu Dort e ai 17 di Jalen Williams, ma soprattutto grazie a una difesa che nell’ultima frazione di gioco costringe gli avversari al 16.7% dal campo

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Nel 4° quarto travolgente di OKC c’è, senza grandi sorprese, la firma di Shai Gilgeous-Alexander, che proprio lì segna 14 dei suoi 32 punti all’interno dell’ennesima prestazione eccellente della sua stagione a cui aggiunge anche 9 assist e 5 rimbalzi

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I nuovi Sacramento Kings usciti dal mercato sembrano trovare nuovi equilibri in trasferta a New Orleans, dove è il terzetto formato da DeMar DeRozan (24 punti e 6 assist), Zach LaVine (23 punti e 7 assist) e Keon Ellis (27 punti con 7/11 da tre in uscita dalla panchina) a trascinare la squadra alla vittoria. I Pelicans, per contro, hanno 19 punti da Trey Murphy III e 18 da un ritrovato Jose Alvarado, ma subiscono l’ennesima sconfitta di una stagione disgraziata

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L’unico motivo di soddisfazione e di ottimismo verso il futuro per New Orleans sta nell’ottimo stato di forma messo in mostra da Zion Williamson, protagonista contro i Kings con 33 punti, 9 rimbalzi, 7 assist e un 13/18 dal campo che però bastano a malapena per strappare un sorriso ai tifosi di casa

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La tripla di Anthony Edwards (28 punti e 7 rimbalzi) sulla sirena finale va corta e ai T’Wolves non riesce di battere una Milwaukee priva sia di Damian Lillard che di Giannis Antetokounmpo, vanificando così anche le doppie doppie di Naz Reid (22 punti e 13 rimbalzi) e Rudy Gobert (20 punti e 14 rimbalzi). Doppia doppia anche per Kyle Kuzma, ultimo arrivato e migliore in campo per i Bucks con 19 punti e 13 rimbalzi, che trova una valida spalla in Gary Trent Jr., autore di 21 punti in uscita dalla panchina

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Dopo la batosta subita la sera prima, che aveva portato anche alla contestazione da parte di tifosi di casa, ci si aspettava una reazione da parte di Bulls nella possibile, pronta rivincita sui Pistons. Detroit, però, anche se in maniera meno netta rispetto alla sera prima continua a dominare e sulle spalle di un Cade Cunningham da 29 punti e 7 assist ottiene la 4^ vittoria consecutiva. Vale poco per Chicago la doppia doppia da 21 punti e 14 rimbalzi di Nikola Vucevic così come risultano sterili i 23 punti segnati da Ayo Dosunmu

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I Suns, arrivati a Houston senza Devin Booker e Bradley Beal, giocano una buona partita trovando la doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi da parte di Nick Richards, ma crollano nel 4° quarto subendo un parziale di 11-2 che di fatto consegna la gara nelle mani di Houston. Amen Thompson fa segnare la quarta tripla doppia della sua carriera con 18 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, un Tari Eason particolarmente ispirato ne aggiunge 25 con anche 9 rimbalzi e i Rockets raddrizzano una serata che sembrava poter andare storta

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Dopo aver superato quota 30.000 punti in carriera nella sconfitta di Memphis la sera prima, Kevin Durant gioca un’altra partita di altissimo livello anche a Houston, dove è per distacco il migliore in campo con 37 punti e 9 assist tirando 15/22 dal campo, ma per i suoi Suns arriva un’altra battuta d’arresto

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Utah prova a rovinare la seconda partita di Luka Doncic con la maglia dei Lakers e ci riesce grazie a una grande prova di squadra, mandando ben 6 giocatori in doppia cifra. Lo sloveno ex Dallas gioca 23 minuti in cui segna 16 punti, LeBron James ne aggiunge altri 18, ma i gialloviola si rivelano troppo inconsistenti. I Jazz, per contro, si godono un Keyonte George protagonista con 20 punti, 10 assist e 7 rimbalzi

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In una serata in cui tutti attendono di poter osservare la seconda uscita della coppia Doncic-James, a prendersi il palcoscenico è Lauri Markkanen. Il finlandese è il trascinatore dei Jazz e sono i suoi 32 punti, arrivati tirando 6/10 dalla lunga distanza, a punire puntualmente la difesa troppo pigra dei Lakers

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La tripla doppia (25 punti, 15 rimbalzi, 10 assist) di Nikola Jokic guida i Nuggets a una vittoria agevole su Portland, che parte male, ricuce parte dello svantaggio accumulato nella prima parte di gara grazie soprattutto a Anfernee Simons(26 punti e 6 assist) ma senza mai riuscire a impensierire davvero i padroni di casa. I Nuggets si godono anche la doppia doppia da 21 punti e 10 rimbalzi di Christian Braun, ma soprattutto la serata magica del grande protagonista alla Ball Arena

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La stagione vissuta da Jamal Murray è stata fin qui un po’ deludente, ma il canadese nelle ultime settimane sembra aver recuperato la miglior forma e lo conferma alla grande nella gara contro i Blazers. Il 20/36 al tiro, con 7/15 dalla lunga distanza, gli vale infatti il career high a quota 55 e l’ovazione del pubblico di Denver

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I Mavs, falcidiati dagli infortuni che hanno colpito soprattutto il reparto lunghi, giocano una gara di grande intensità e ottengono una vittoria su Golden State importante tanto per il morale quanto per gli equilibri di classifica nella zona play-in della Western Conference. Gli Warriors hanno 25 punti da Steph Curry e 21 da Jimmy Butler, ma nei momenti decisivi ricadono nell’antica tendenza di accumulare palle perse e soprattutto non riescono a trovare le contromisure in difesa necessarie per fermare quello che dall’altra parte sembra un uomo in missione

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Il tabellino dice 42 punti, con 7/10 da tre, ed è facile intuire il tipo di partita giocato da Kyrie Irving nella metà campo offensiva, dove in assenza d’alternative il playmaker dei Mavs si carica sulle spalle l’intero peso dell’attacco di Dallas, ma la giocata decisiva Kyrie la fa nella propria metà campo, quando nel finale subisce lo sfondamento da parte di Butler che di fatto indirizza la gara verso i padroni di casa

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Solida vittoria per i Clippers, che subiscono la partenza lanciata di Memphis ma poi recuperano e invertono la tendenza della gara tra il 2° e il 3° quarto grazie soprattutto a un Kawhi Leonard sempre più in forma e autore di 25 punti e alla doppia doppia da 18 punti e 10 assist di James Harden. A Memphis, scesa in campo senza Ja Morant, non bastano invece i 23 punti del solito Desmond Bane e i 14 con anche 7 rimbalzi in uscita di Santi Aldama

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Le prime sette squadre della classifica della Eastern Conference vincono tutte, consolidando le loro porizioni, mentre l'ennesima sconfitta allontana sempre più Philadelphia dalla zona play-in a Est

Oklahoma City batte anche Miami e resta sola al comando della classifica della Western Confernece, Denver vince e approfitta della sconfitta di Memphis per avvicianarsi alla seconda piazza mentre Dallas batte Golden State ottenendo una vittoria dalle implicazioni potenzialmente decisive per la zona play-in a Ovest

Oggi in replica su Sky Sport NBA la sfida tra Thunder e Heat e quella tra Clippers e Grizzlies con commento in lingua originale, mentre sempre su Sky Sport NBA spazio anche a Boston-San Antonio con il commento a cura diDario Vismara e Tommaso Marino

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