Introduzione
La stagione dei Lakers si è chiusa con l’eliminazione al primo turno dei playoff, finale assai deludente dopo lo scambio per Luka Doncic che a febbraio aveva rinvigorito le speranze di lottare per il titolo. L’estate porta quindi diversi nodi da sciogliere in casa gialloviola, primo tra tutti quello relativo a LeBron James, titolare di player option esercitabile anche per la prossima stagione ma sulle cui mosse future rimane ancora un po’ d’incertezza
Quello che devi sapere
LAKERS: UN FINALE DI STAGIONE DELUDENTE
Il 4-1 con cui Minnesota ha eliminato i Lakers al primo turno dei playoff lo scorso aprile è stato senza appello e ha rappresentato una conclusione deludente per una stagione che, soprattutto dopo l’arrivo di Luka Doncic da Dallas a inizio febbraio, sembrava poter regalare ben altre soddisfazioni. Chiusa la regular season al 3° posto nella Western Conference, i ragazzi di JJ Redick erano dati da molti come potenziali outsider a Ovest. Il campo, però, ha detto altro e ha aperto a riflessioni quantomai necessari nel front office gialloviola

UN’ESTATE IN CUI RIFLETTERE
Tra i tanti dubbi generati dalla batosta contro i Timberwolves, i Lakers hanno acquisito almeno una certezza: per competere ai massimi livelli la squadra ha bisogno di cambiare. Dando per scontato che Doncic, a cui dovrà giocoforza essere rinnovato e allungato il contratto, rappresenti il punto fermo da cui ripartire, tutto il resto sembra poter essere messo in discussione. Forse anche quello che dal 2018 a oggi è stato il leader indiscusso e l’uomo simbolo dei Lakers

LA FRAGILITÀ DI LEBRON
Dell’infortunio al ginocchio si è saputo solo una volta chiusa la serie con Minnesota, un guaio che anche nel caso in cui i Lakers fossero stati in grado di proseguire il loro percorso ai playoff avrebbe tolto di mezzo LeBron James per almeno un mese. Un segno dell’inevitabile fragilità fisica per il super veterano ormai quarantenne, che a prescindere dai problemi fisici contro i Timberwolves aveva giocato sotto i suoi abituali standard

LEBRON E I LAKERS: COME STANNO LE COSE?
Il passaggio a vuoto contro Minnesota ha ridato forza a una domanda che in diversi, sia dentro alla franchigia che attorno alla squadra, si facevano da tempo: LeBron deve ancora far parte dei piani futuri dei Lakers? La distanza da Doncic, uomo simbolo e stella designata per i prossimi anni, è importante, tra i due ci sono quindici anni di differenza, e l’impressione è che al netto di tutto James non sia più considerato intoccabile sulla sponda gialloviola di Los Angeles

IL CONTRATTO DI LEBRON
In teoria James ha ancora un anno di contratto con i Lakers, anche se per la stagione 2025-26 il super veterano dispone di una player option da 52.6 milioni di dollari che può decidere di attivare o di lasciar decadere entro il prossimo 29 giugno. La decisione di LeBron in merito alla sua player option, per quanto poi non così decisiva, potrebbe dare una buona indicazione di quello che potrebbe essere il suo futuro

SCENARIO NUMERO UNO: LEBRON ESERCITA LA PLAYER OPTION
Secondo gli addetti ai lavori questo rimane lo scenario più probabile, perché in questo modo James manterrebbe il pieno controllo del suo futuro pur rimanendo ai Lakers. Esercitando la player option, infatti, LeBron continuerebbe a godere della ‘no-trade clause’ che gli consentirebbe eventualmente di rifiutare scambi verso destinazioni sgradite, diventando a tutti gli effetti free agent, e quindi libero di decidere se restare o andare altrove, nell’estate del 2026

SCENARIO NUMERO DUE: LEBRON ESCE DAL CONTRATTO, MA RESTA AI LAKERS
Nella stagione appena chiusa LeBron ha guadagnato 48.7 milioni di dollari e, stando alle previsioni contrattuali dell’accordo collettivo, qualora dovesse decidere di non esercitare la player option a sua disposizione per firmare un nuovo contratto con i Lakers il massimo salariale concedibile dalla franchigia sarebbe di 54.1 milioni di dollari. La differenza rispetto a quanto dovutogli qualora invece esercitasse la player option è quindi minima, 1.5 milioni di dollari, ma il firmare un nuovo contratto al massimo salariale potrebbe rappresentare più che altro un riconoscimento da parte dei Lakers nei confronti di James

SCENARIO NUMERO TRE: LEBRON ESCE DAL CONTRATTO E VA ALTROVE
Tecnicamente, James avrebbe tutto il diritto di declinare la player option presente nel contratto con i Lakers per la stagione 2025-26 e presentarsi sul mercato come free agent il prossimo luglio. Dando per scontato però che LeBron accetterebbe solo offerte al massimo salariale di cui sopra, ovvero 54.1 milioni di dollari, al momento l’unica squadra con lo spazio necessario per provare a firmarlo sarebbero i Nets. E sarebbe davvero una sorpresa clamorosa se LeBron decidesse di giocare per una squadra che, anche con il suo arrivo, avrebbe potenzialità ben modeste

LA POSIZIONE DEI LAKERS NEI CONFRONTI DI LEBRON
Come detto, qualche dubbio sull’utilità di continuare a puntare su LeBron ora che la squadra è di fatto affidata a Doncic esiste. Per i Lakers, con ogni probabilità, lo scenario più gradito sarebbe quello che prevede l’esercizio della player option da parte di James. Il motivo? Garantirsi un più che discreto spazio salariale per l’estate del 2026, quando diversi nomi interessanti saranno free agent e il front office potrebbe quindi tentare di sostituire il veteranissimo con una stella più vicina a Doncic per età e prospettive
