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NBA Finals, le pagelle di gara-4: Williams e Holmgren non tradiscono, disastro Mathurin

NBA
©Getty

Introduzione

Dopo che i Pacers sembravano aver messo le mani su gara-4 nel 3° quarto, Oklahoma City è riuscita per una volta a farsi trovare dal lato giusto di una rimonta e ha strappato la vittoria in trasferta che vale il punto del 2-2. Oltre a Shai Gilgeous-Alexander, inarrestabile nel 4° quarto, i Thunder si godono le grandi prestazioni di Jalen Williams e Chet Holmgren e il contributo decisivo dalla panchina di Alex Caruso. A Indiana non basta invece un ottimo Pascal Siakam, mentre nel finale pesano tantissimo gli errori di Bennedict Mathurin, eroe di gara-3 e protagonista negativo nei momenti decisivi nel finale

Quello che devi sapere

OKLAHOMA CITY THUNDER

Una partita in grande sofferenza fino a metà del 4° quarto e da lì in poi una capacità fenomenale di continuare a credere nella vittoria e di fare le piccole cose che decidono il risultato di gara-4. I Thunder vincono una partita che per lunghi tratti era sembrata completamente nelle mani dei Pacers e strappano il successo in trasferta che rimette tutto in parità, dimostrando di saper avere la meglio nel finale spezzettato 

OKLAHOMA CITY THUNDER

SHAI GILGEOUS-ALEXANDER

  • Voto: 8
  • Un primo tempo complicatissimo, in cui chiude da peggiore in campo con un plus/minus di -12, e anche dopo l’intervallo lungo Shai Gilgeous-Alexander continua a faticare, tanto che i primi tiri liberi per lui arrivano a metà del 3° quarto. È nel quarto successivo, però, che l’MVP ricorda a tutti perché ha vinto quel premio. La rimonta, il sorpasso e la vittoria di OKC portano la sua firma, con 15 dei 35 punti totali segnati nel 4° quarto, dove dalla lunetta non sbaglia nessuno degli 8 liberi guadagnati 

SHAI GILGEOUS-ALEXANDER
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JALEN WILLIAMS

  • Voto: 7.5
  • In tutta la prima parte abbondante di partita, quando Gilgeous-Alexander non sembra riuscire a trovare il ritmo giusto, è Jalen Williams a tenere in piedi l’attacco dei Thunder. Aggressivo fin dai primi possessi, Williams chiude con 27 punti e 7 rimbalzi e in difesa si sobbarca buona parte del peso che deriva dal marcare Pascal Siakam

JALEN WILLIAMS

LU DORT

  • Voto: 6.5
  • Le statistiche, come spesso succede nel suo caso, non dicono molto, perché nella partita di Lu Dort c’è molto altro oltre i 6 punti e 3 rimbalzi mandati a referto e c’è prima di tutto una presenza fisica in difesa che rappresenta una delle certezze dei Thunder anche nei momenti più complicati della gara

LU DORT
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CHET HOLMGREN

  • Voto: 7
  • Il ritorno al quintetto con due lunghi cambia in maniera sostanziale le sue mansioni, ma la partita giocata da Chet Holmgren è di una maturità tattica e ancor più emotiva per molti versi sorprendente. La doppia doppia da 15 punti e 14 rimbalzi ne testimonia la presenza cruciale nel pitturato, soprattutto nei momenti decisivi durante la rimonta dei Thunder nel 4° quarto

CHET HOLMGREN

ISAIAH HARTENSTEIN

  • Voto: 5.5
  • Rimesso in quintetto, l’impatto di Isaiah Harenstein sulla partita è modesto, ma è altrettanto vero che la sua partenza nello starting five permette a coach Mark Daigneault di ridisegnare le rotazioni in maniera sostanzialmente diversa rispetto a gara-3. E il gran finale dei Thunder premia queste scelte 

ISAIAH HARTENSTEIN
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CASON WALLACE

  • Voto: 5
  • Parte per la prima volta dalla panchina in queste Finals e non riesce mai davvero a entrare nei meccanismi di squadra. In difesa la sua intensità è meno evidente rispetto al solito e in attacco Cason Wallace combina un 1/5 che ne testimonia la serataccia

CASON WALLACE

ALEX CARUSO

  • Voto: 7.5
  • Era stato forse il peggiore dei suoi in gara-3, ma Alex Caruso torna a fare l’Alex Caruso in una gara-4 dove oltre al consueto lavoro in difesa (5 palle recuperate) è quasi costretto ad agire da terza opzione in attacco per la latitanza di alternative in casa Thunder. E i suoi 20 punti sono a dir poco essenziali per i Thunder 

ALEX CARUSO
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AARON WIGGINS

  • Voto: 5
  • Entra molto presto nel 1° quarto e il suo ingresso è parte integrante del piano con cui coach Daigneault vuole salvaguardare Gilgeous-Alexander. Nel quintetto senza l’MVP, come già successo in gara-3, Aaron Wiggins si prende qualche iniziativa in uno-contro-uno di troppo e nella seconda parte della partita osserva i compagni dalla panchina

AARON WIGGINS

KENRICH WILLIAMS

  • Voto: 6
  • 11 minuti, qualche giocata che dà energia alla squadra e, in una fase della partita in cui Indiana pare avere il controllo del ritmo di gioco, fornisce ai compagni le giuste motivazioni per continuare a credere nella rimonta e quindi nella vittoria

KENRICH WILLIAMS
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COACH MARK DAIGNEAULT

  • Voto: 7
  • Decide di tornare allo starting five con il doppio lungo per la prima volta nella serie, scelta che non paga grandi dividendi nel complicatissimo avvio di gara. L’idea in attacco è quella di risparmiare Gilgeous-Alexander nella prima parte della partita per averlo fresco nel finale, ma in attacco OKC fatica a trovare alternative concrete al suo MVP e la difesa non sostiene la squadra come è invece successo nel corso di tutta la stagione. Anche il ricorso, peraltro timido e sporadico, alla zona, non riesce a scombinare le carte ai Pacers. Il piano partita di Daingeault, però, offre i risultati sperati nel 4° quarto, dove i suoi, Gilgeous-Alexander in testa, dimostrano di avere più gambe e più lucidità

COACH MARK DAIGNEAULT

INDIANA PACERS

Un sogno, quello di portarsi avanti 3-1 e di fatto ipotecare la vittoria del titolo, pare non solo realizzabile, quanto concreto per tre quarti di gara-4. Per una volta, però, i Pacers crollano proprio in quel finale di partita che fin qui era stato il loro territorio di caccia preferito. Sono gli errori sia in difesa che in attacco commessi negli ultimi minuti, dove in questi playoff Indiana era stata praticamente perfetta, a condannare i ragazzi di coach Rick Carlisle

INDIANA PACERS
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TYRESE HALIBURTON

  • Voto: 6.5
  • Gara-4, fino a metà del 4° quarto, assomiglia parecchio alla tipica partita di Tyrese Haliburton in questi playoff: molto lavoro per i compagni, qualche iniziativa personale nei momenti in cui l’andamento della gara lo richiede, e la sensazione di poter decidere il ritmo di gioco a suo piacere. Anche lui, però, nel finale si inceppa e non riesce a far brillare l’attacco dei Pacers come occorrerebbe 

TYRESE HALIBURTON

ANDREW NEMBHARD

  • Voto: 7
  • Prova difensiva di enorme impatto sul connazionale Gilgeous-Alexander, ma anche 10 punti in attacco, sempre con scelte di grande coraggio. Se l’MVP in carica è quasi nullo per buona parte della partita gran parte del merito è di Andrew Nembhard, che però, al pari dei compagni, deve arrendersi alla superiorità del connazionale canadese nel finale

ANDREW NEMBHARD
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AARON NESMITH

  • Voto: 5.5
  • Con 8 punti e 9 rimbalzi il suo contributo alla causa è innegabile, ma sulla partita di Aaron Nesmith pesano il 2/9 al tiro e, nei possessi decisivi del finale punto a punto, un paio di possessi in cui, accoppiato con Gilgeous-Alexander sui cambi difensivi, l’ex Celtics commette errori che spianano la strada all’MVP in carica

AARON NESMITH

PASCAL SIAKAM

  • Voto: 7
  • Teoricamente, e anche in concreto, sarebbe la seconda stella della squadra, ma in gara-4 Pascal Siakam conferma di essere disposto a fare ciò che serve per vincere, senza prestare grande attenzione al tabellino personale. Le palle recuperate, 4 nel solo 1° quarto e 5 alla fine, ne testimoniano l’impatto sulla gara forse anche più dei 20 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Un tabellino personale, quello del camerunese, che prima dei lui alle Finals erano riusciti a mandare a referto solo LeBron James, Allen Iverson, Rajon Rondo e Jimmy Butler. Anche Siakam, però, non riesce a trovare lo spunto giusto per fermare la rimonta e il sorpasso finale dei Thunder

 

PASCAL SIAKAM
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MYLES TURNER

  • Voto: 5
  • Perde, e in maniera piuttosto netta, la battaglia con i lunghi avversari, catturando solo 2 rimbalzi in tutta la partita e tirando con un misero 3/10 dal campo, tanto che nel finale coach Rick Carlisle è praticamente costretto a tenerlo in panchina

MYLES TURNER

T.J. MCCONNELL

  • Voto: 5
  • Il suo ingresso in campo aveva cambiato faccia a gara-3, ma in gara-4 a T.J. McConnell non riesce il bis. Qualche giocata di pura cattiveria agonistica, come sempre, ma poco altro in una partita dove Carlisle gli concede 18 minuti e lo esclude dalle fasi finali quando il risultato è in bilico

T.J. MCCONNELL
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BENNEDICT MATHURIN

  • Voto: 4
  • Il vero eroe di gara-3, chiusa da migliore in campo, è il peggiore per distacco tra i giocatori scesi sul parquet per gara-4. Impatto nullo quando Indiana sembra avere in mano la partita, Bennedict Mathurin nel finale commette due falli lontano dalla palla che costano carissimi a Indiana, e il suo 1/4 dalla lunetta in un momento in cui i Pacers faticano tantissimo a mettere punti a tabellino di fatto condanna i padroni di casa

BENNEDICT MATHURIN

SAM SHEPPARD

  • Voto: 6
  • Partita senza infamia e senza lode per Ben Sheppard, in campo per 11 minuti e non ritenuto all’altezza di poter dare un contributo nel lungo finale punto a punto, in cui osserva i compagni dalla panchina

SAM SHEPPARD
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OBI TOPPIN

  • Voto: 6.5
  • Sono due triple firmate da Obi Toppin nella seconda metà del 3° quarto a ricacciare indietro OKC e a confermare la sensazione che i Pacers siano destinati a vincere anche gara-4, ma nella partita dell’ex Knicks c’è anche tanta applicazione in difesa, non proprio la specialità della casa, e la voglia di andare a rimbalzo. Nonostante i suoi 17 punti e 7 rimbalzi in uscita dalla panchina, però, Toppin, in campo nel finale al posto di Turner, affonda insieme ai compagni

OBI TOPPIN

COACH RICK CARLISLE

  • Voto: 5.5
  • Per lunghi tratti i suoi sembrano avere più voglia, più energia e più consapevolezza dei propri mezzi rispetto ai Thunder. Per la prima volta in questi playoff, però, la squadra si inceppa proprio nel finale, permettendo a OKC di rientrare e facendosi poi rimontare in una seconda parte di 4° quarto nella quale Carlisle non riesce ad azzeccare l’aggiustamento tattico che servirebbe a Indiana per arginare il ritorno prepotente dei Thunder

 COACH RICK CARLISLE
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