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NBA, sei giocatori che nella prossima stagione potrebbero fare un passo indietro

NBA
©Getty

Introduzione

Qualcuno ha cambiato squadra e si dovrà adattare ad un ruolo nuovo e diverso, qualcun altro ha visto cambiare il roster che lo accompagna durante l’estate e dovrà modificare un po’ il suo stile di gioco e qualcun altro ancora potrebbe infine accusare il peso dell’età e delle tante annate di basket giocato sulle proprie spalle. Secondo ‘HoopsHype’ questi sono i sei giocatori che nella prossima stagione potrebbero fare un passo indietro, almeno dal punto di vista statistico

Quello che devi sapere

CAM JONHSON, DENVER NUGGETS

Reduce da una stagione in cui ha viaggiato a 18.8 punti di media, diventando il secondo miglior marcatore dei Nets, con il passaggio a Denver Cam Johnson si troverà di certo ad avere meno tiri a disposizione e con ogni probabilità vedrà scendere il suo bottino medio. Giocare con Nikola Jokic, però, oltre a garantirgli una chance ci vincere il titolo potrebbe far lievitare la sua percentuale dal campo grazie alla qualità delle conclusioni di cui potrà beneficiare 

CAM JONHSON, DENVER NUGGETS

KRISTAPS PORZINGIS, ATLANTA HAWKS

Anche per Kristaps Porzingis l’estate ha portato un cambiamento importante e nel passaggio da Boston ad Atlanta il lettone potrebbe anche aver perso il posto nel quintetto base. Non è improbabile, infatti, che ad occupare lo slot da lungo nello starting five degli Hawks sia Onyeka Okongwu, e all’ex Celtics, reduce anche dai problemi di salute che ne hanno minato il finale della scorsa stagione, potrebbe toccare un ruolo per lui inedito da sesto uomo

KRISTAPS PORZINGIS, ATLANTA HAWKS
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JALEN BRUNSON, NEW YORK KNICKS

Jalen Brunson, al contrario di Johnson e Porzingis, non ha cambiato squadra durante l’estate, ma ha visto arrivare ai Knicks un nuovo allenatore in Mike Brown e diversi volti nuovi che hanno reso più profondo il roster. Pur rimanendo il giocatore franchigia e il punto di riferimento della squadra, l’ex Mavs potrebbe trovarsi nelle condizioni di rinunciare a qualche tiro in attacco, anche per risparmiare energie preziose in vista dei playoff

JALEN BRUNSON, NEW YORK KNICKS

MALIK BEASLEY, FREE AGENT

Risolta la brutta questione delle scommesse illegali, accusa da cui è stato recentemente scagionato, Malik Beasley si è trasformato in uno dei free agent più appetibile tra quelli ancora rimasti sul mercato. Reduce da un’annata da incorniciare a Detroit, dove partendo dalla panchina ha chiuso con 16.3 punti di media a partita e il 41.6% di media al tiro dalla lunga distanza, a prescindere da dove finirà per giocare il veterano ex anche di Lakers e Nuggets difficilmente riuscirà a replicare una stagione per certi versi irripetibile

MALIK BEASLEY, FREE AGENT
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DEMAR DEROZAN, SACRAMENTO KINGS

Lo scorso 7 agosto DeMar DeRozan ha compiuto 36 anni, di cui 17 trascorsi a battagliare sui parquet della NBA. L’esplosività e la tenuta fisica non sono più ovviamente quelle dell’apice di carriera, vissuto a Toronto, e il caos tattico che pare caratterizzare i Kings in vista della prossima stagione potrebbe rendergli ancora più difficile il compito di fare ciò che ha fatto con costanza da quando è entrato nella lega, ovvero segnare canestri in gran quantità

DEMAR DEROZAN, SACRAMENTO KINGS

DYSON DANIELS, ATLANTA HAWKS

Nella scorsa stagione, la sua prima ad Atlanta, Dyson Daniles ha mandato a referto 3 palle recuperate di media a partita, dato statistico con pochissimi precedenti dal punto di vista individuale. In estate, però, gli Hawks hanno rafforzato il reparto esterni con un altro eccellente difensore come Nickeil Alexander-Walker e, con il ritorno dell’infortunato Jalen Johnson, Daniels potrebbe godere di meno minuti e quindi anche di meno possibilità di perfezionare furti ai danni degli avversari

DYSON DANIELS, ATLANTA HAWKS
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