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NBA, dal record di sconfitte alla vetta a Est: le tre mosse che hanno rilanciato Detroit

NBA

Introduzione

Solo due anni fa, i Pistons stabilivano un record negativo con le 28 sconfitte consecutive arrivate durante la stessa stagione, peggior striscia nella storia della NBA. E quella che sembrava proprio una franchigia senza speranza oggi è capolista della Eastern Conference e, sulle spalle di un nucleo giovane e in grande ascesa, non sembra volersi fermare. Secondo ‘Sports Illustrated’ il destino di Detroit è girato attorno a tre decisioni fondamentali

Quello che devi sapere

DA STRISCIA A STRISCIA

Sembra trascorso un secolo, ma in realtà sono trascorsi meno di due anni. Era infatti il 30 dicembre del 2023quando i Pistons, vincendo contro Toronto, interrompevano una striscia di 28 sconfitte consecutivela più lunga nella storia della NBA all’interno della stessa stagione. E, per l’appunto a meno di due anni di distanza, nella notte, sbancando Milwaukee, Detroit ha mandato a referto la 12^ vittoria consecutiva, confermandosi capolista della Eastern Conference. Un’inversione di tendenza a dir poco clamorosa, partita proprio dopo quell’annata orribile piena di primati negativi

PRIMA MOSSA: IL COLPO AL DRAFT

La prima mossa decisiva per il futuro dei Pistons arriva in realtà molto prima dell’inversione di rotta. Al Draft del 2022, infatti, Detroit accetta di assorbire il pesante contratto di Kemba Walker, in carico ai Knicks, ricevendo in cambio la 13^ scelta. Una scelta utilizzata per chiamare Jalen Duren, diciottenne dal grande fisico ma molto grezzo dal punto di vista tecnico. Duren, però, dopo un percorso di crescita molto graduale, è oggi diventato molto semplicemente uno dei migliori centri di tutta la NBA e viaggia al momento a 20.5 punti, 11.5 rimbalzi a partita tirando con il 67.5% dal campo

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SECONDA MOSSA: IL CAMBIO IN PANCHINA E DIETRO LA SCRIVANIA

La stagione 2023-24, quella della striscia di sconfitte da primato, si chiude con un altro record negativo per Detroit: le 14 vittorie totali in regular season sono il risultato peggiore nella storia della franchigia. Un disastro che costa il posto a coach Monty Williams, arrivato da solo un anno e titolare di un ricchissimo contratto pluriennale, e a Troy Weaver, General Manager in sella dal 2020. Al loro posto arrivano rispettivamente J.B. Bickerstaff e Trajan Langdon, e la parabola dei Pistons viene completamente stravolta

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TERZA MOSSA: DARE LA PRIORITÀ AL TIRO DA TRE

Malik Beasley, Tim Hardawy Jr., Tobias Harris e Simone Fontecchio prima, Duncan Robinson e Caris LeVert poi. Ad orientare le scelte di mercato dei Pistons sotto la guida di Langdon è prima di tutto la ricerca di tiratori in grado di colpire dalla lunga distanza, perfetto incastro con le caratteristiche di Duren, intimidatore d’area vecchia scuola, Cade Cunningham, stella designata della squadra e eccellente creatore di tiri per i compagni, e Ausar Thomposon, difensore formidabile ma poco dotato in attacco. Il risultato? Una squadra che ora, in una Eastern Conference senza veri padroni, può permettersi di sognare in grande

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