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NBA Cup, i risultati della notte: Spurs e Knicks in finale, OKC e Orlando cedono il passo

NBA

Introduzione

La prima semifinale di NBA Cup è marchiata a fuoco da un super Jalen Brunson, che con il massimo in stagione da 40 punti trascina i Knicks alla vittoria su Orlando, che a metà gara perde per infortunio un Jalen Suggs ispiratissimo e si deve arrendere. La seconda semifinale, invece, a grande sorpresa vede i Thunder perdere dopo oltre un mese e mezzo dall’ultima sconfitta, perché San Antonio ritrova Victor Wembanyama, al rientro dal lungo infortunio e già decisivo anche in uscita dalla panchina e con un minutaggio ridotto, e strappa il biglietto per la finalissima in programma nella notte tra martedì e mercoledì prossimi

Quello che devi sapere

ORLANDO MAGIC-NEW YORK KNICKS 120-132

La prima semifinale di NBA Cup non delude le attese, perché la partita cambia padrone per ben 11 volte e rimane apertissima fino alla fase finale del 3° quarto, quando un parziale di 10-0 lancia i Knicks sul 102-92New York, da lì in poi, riesce a gestire il ritmo e impedisce ai Magic di rientrare e nonostante i 25 punti e 8 rimbalzi di Paolo Banchero Orlando si deve arrendere. Per coach Mike Brown, invece, ci sono i 29 punti di Karl-Anthony Towns e i 24 di OG Anunoby, perfetti nel supportare il vero, grande protagonista della partita

 

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BRUNSON E UNA PRESTAZIONE DA MVP

Nelle interviste del dopo partita sarà proprio coach Brown a lanciare la candidatura di Jalen Brunson a MVP, subito dopo che la stella dei Knicks ha trascinato i suoi con la 4^ partita oltre i 30 punti. Per Brunson, nella semifinale contro Orlando, arriva il massimo in stagione a quota 40, frutto di una serata da 16/27 dal campo con anche 8 assist

 

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SUGGS ILLUDE ORLANDO

Nel primo tempo, Orlando battaglia colpo su colpo con i Knicks e a guidare i Magic è il miglior Jalen Suggs della stagione, che segna 26 punti con 10/16 dal campo e distribuisce 7 assist ai compagni. In una sorta di allegoria della sua carriera da professionista fin qui, però, sul più bello, dopo pochi minuti giocati nel 3° quartoSuggs si deve arrendere ad un forte dolore all’anca sinistra ed è costretto ad abbandonare in largo anticipo la partita

OKLAHOMA CITY THUNDER-SAN ANTONIO SPURS 109-111

La sorpresa delle Final Four arriva nella seconda semifinale di NBA Cup, dove Oklahoma City, che arrivava da 16 vittorie consecutive e non perdeva dallo scorso 5 novembre, cade in volata contro una San Antonio ancora una volta convincente e solida. Gli Spurs vanno sotto nella prima parte di gara, ma grazie ad un parziale di 13-0 sul finire del 2° quarto si rimettono in carreggiata e grazie ad un altro parziale di 10-0 nel 3° quarto mettono il naso avanti e grazie alle prestazioni di Devin Vassell, autore di 23 punti, e della coppia formata da De’Aaron Fox e Stephon Castle, autori di 22 punti a testa, resistono ai tentativi di rimonta dei Thunder e strappano il biglietto per la finalissima

 

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WEMBY DALLA PANCHINA È GIÀ DECISIVO

Era fermo da 12 partite per un problema al polpaccio sinistro e per precauzione San Antonio lo fa partire dalla panchina e lo utilizza con il contagocce, ma anche a mezzo servizio Victor Wembanyama conferma di essere un fattore decisivo. Il francese gioca poco meno di 21 minuti in cui sfiora la doppia doppia con 21 punti e 9 rimbalzi, a cui aggiunge anche 2 stoppate e 2 assist, facendo registrare un plus/minus di +21, per distacco il miglior dato tra i giocatori scesi in campo per San Antonio

 

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I THUNDER E LA MALEDIZIONE DI LAS VEGAS

L’anno scorso era arrivata la sconfitta in finale contro Milwaukee e nella terza edizione della NBA Cup l’avventura dei lanciatissimi Thunder si ferma addirittura in semifinale. Contro San Antonio Oklahoma City non riesce ad imporre il suo ritmo come ormai d’abitudine, trova 29 punti dal solito Shai Gilgeous-Alexander ma finisce per pagare qualche distrazione difensiva di troppo e soprattutto il 9/37 di squadra complessivo al tiro dalla lunga distanza

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