Introduzione
Poco più di un mese fa, Marco Belinelli ha annunciato il ritiro, a 39 anni. Lascia il basket da campione d'Italia dopo lo scudetto vinto da capitano con la Virtus Bologna. L'ultimo di una lunga serie di successi sulle due sponde dell'Atlantico. Da San Giovanni in Persiceto al Texas, con l'anello NBA conquistato nel 2014 con i San Antonio Spurs. Primo e unico italiano a riuscirci, così come il Beli è stato l'unico italiano a vincere la gara del tiro da tre punti all'All Star Weekend, sempre nel 2014. Ha lavorato con Gregg Popovich e Ettore Messina, è cresciuto al fianco degli idoli Manu Ginobili e Gianluca Basile, ha pacificato Bologna trionfando sia con la Fortitudo che con la Virtus. L'unico rammarico? Gli zero titoli con la Nazionale, ma anche in azzurro non sono mancate le grandi partite. Da oggi una grande novità: l’ingresso di Marco Belinelli come special guest nella squadra di Sky Sport
Quello che devi sapere
GLI ESORDI
Marco Belinelli inizia a giocare nella sua città natale, San Giovanni in Persiceto, ma viene notato subito dalla Virtus Bologna e inserito nelle giovanili. Già nel 2001, a 15 anni, si allena con la prima squadra, la Kinder campione d'Europa dell'idolo Manu Ginobili e di coach Ettore Messina. Il 2002 è l'anno dell'esordio in Serie A, mentre nella stagione successiva inizia a scendere sul parquet con più continuità. Nell'estate 2003 c'è però un intoppo non da poco: la Virtus viene radiata per inadempienze economiche
LA CONSACRAZIONE CON LA EFFE
Belinelli resta in città e firma per la Fortitudo. Dopo Ginobili, ha l'occasione di crescere sotto l'ala protettiva di Gianluca Basile. Nel 2005 festeggia lo scudetto nella famosa gara 4 di finale a Milano, conclusa dal tiro quasi da centrocampo di Ruben Douglas assegnato con l'instant replay. Nessuno ha più dubbi sul fatto che possa essere la nuova promessa del basket italiano
LA SCELTA AL DRAFT
Un anno dopo Andrea Bargnani, che ha scritto la storia diventando il primo europeo scelto in cima al Draft, nel 2007 anche Marco Belinelli sbarca in NBA. Per lui Golden State spende la scelta numero 18
UN INIZIO COMPLICATO
Le prime due stagioni in NBA di Belinelli non si rivelano affatto facili, gli Warriors che lo accolgono sono una squadra in piena transizione e l’azzurro gioca solo 33 partite nella sua annata da rookie e 42 in quella successiva
IL PASSAGGIO A TORONTO
IL 30 luglio del 2009, Belinelli viene scambiato con Toronto, dove trova il compagno di nazionale Bargnani. Arriva anche la prima partita da titolare in NBA, il 2 febbraio del 2010 contro Indiana, ma nel complesso l’azzurro non riesce ancora a trovare la sua dimensione all’interno delle rotazioni di squadra
NEW ORLEANS E LA SVOLTA
A un anno dal passaggio a Toronto, Belinelli cambia di nuovo maglia. Accanto a Chris Paul, l’azzurro trova finalmente il contesto ideale per mettere in mostra le sue qualità e a New Orleans arriva la svolta tanto attesa, con un’annata vissuta in quintetto e chiusa in doppia cifra per punti di media segnati
BELI DI NUOVO ‘ON THE ROAD’: DIREZIONE CHICAGO
Il secondo anno di Belinelli a New Orleans è altrettanto buono, anche se Paul nel frattempo è volato ai Clippers, e quando nell’estate del 2012 l’ex Warriors diventa free agent le offerte sul suo tavolo abbondano. La scelta ricade su Chicago, dove sotto la guida di Tom Thibodeau e accanto a Jimmy Butler Belinelli consolida il proprio status di giocatore affidabile, anche ai playoff
GLI SPURS E UN DESTINO QUASI SCRITTO
Nell’estate del 2013 Belinelli è di nuovo free agent e l’idea è quella di provare a cercare una squadra che nutra reali ambizioni da titolo per provare a mettersi alla prova al più alto livello possibile. La chiamata giusta arriva dagli Spurs, reduci dalla dolorosissima sconfitta patita contro Miami alle Finals e vogliosi di prendersi una pronta rivincita
BELI RE DELLA GARA DEL TIRO DA TRE
Arrivato a questo punto della sua carriera in NBA, a Belinelli vengono riconosciute diverse qualità, ma a spiccare su tutte è l’efficacia al tiro dalla lunga distanza. Non sorprende, quindi, che l’azzurro sia tra i partecipanti alla gara del tiro da tre dell’All-Star Game 2014. E a New Orleans, che era stata la sua casa fino a un paio d’anni prima, il Beli batte Bradley Beal in finale e si toglie una soddisfazione non da poco
MARCO SCRIVE LA STORIA: CAMPIONE NBA
La rivincita che cercavano, gli Spurs la trovano travolgendo proprio Miami alle Finals del 2014. E nel 4-1 finale con cui San Antonio torna a vincere un titolo a sette anni di distanza dall’ultimo c’è anche la firma di Belinelli, spesso decisivo in uscita dalla panchina, come in gara-3 contro gli Heat. Per Marco arriva un’impresa storica: è il primo e finora unico italiano a vincere il titolo NBA
L’AVVENTURA A SACRAMENTO
2015 Belinelli diventa nuovamente free agent e decide di accettare l’offerta dei Kings. In California l’azzurro inizia la seconda parte del suo percorso in NBA, che da lì in poi lo porterà in giro per gli Stati Uniti a rispondere alla chiamata di chi cerca quello che è ormai un veterano affidabile come pochi nel reparto guardie
DI NUOVO CON GLI HORNETS, MA A CHARLOTTE
Il 7 luglio del 2016 Belinelli viene scambiato da Sacramento e torna a vestire la maglia degli Hornets. Il nome della squadra è lo stesso, ma ora è tornato ad appartenere alla franchigia originaria con sede a Charlotte e non a New Orleans, dove nel frattempo la squadra ha preso il nome di Pelicans
ATLANTA, MA SOLO DI PASSAGGIO
Dopo un’annata solida a Charlotte, nell’estate del 2017 Belinelli viene di nuovo scambiato e finisce ad Atlanta, dove però è solo di passaggio. Poco prima della trade deadline di febbraio, infatti, gli Hawks lo spediscono a Philadelphia, che diventa così la nona squadra della carriera del ragazzo da San Giovanni in Persiceto
I SIXERS E UN SOGNO SVANITO
I Sixers in cui sbarca in corsa Belinelli sono una squadra che punta in alto, ma il sogno di provare a vincere un secondo titolo, questa volta partendo dalla Eastern Conference, si ferma al secondo turno dei playoff contro gli storici rivali dei Celtics. Al Beli non basta nemmeno il tiro sulla sirena di gara-3 con cui manda tutti al supplementare, Boston chiude 4-1 e Marco si trova di fronte ad un’altra estate da free agent
IL RITORNO A SAN ANTONIO
Dopo aver vinto il titolo e aver girato mezza America, nel luglio del 2018 Belinelli decide di tornare dove si è trovato meglio, ovvero tra le braccia di coach Gregg Popovich. A San Antonio l’azzurro recita un ruolo importante all’interno di una squadra che dopo l’addio burrascoso a Kawhi Leonard si trova giocoforza a cambiare pelle
LA CARRIERA DI BELINELLI IN NBA
860 partite di regular season, 65 di playoff, un anello di campione e una corona di re del tiro da tre punti: sono questi i punti salienti della carriera di Belinelli in NBA. Un percorso iniziato inaspettatamente in salita e nel corso del quale solo la testardaggine e la convinzione nei propri mezzi hanno consentito al Beli di arrivare là dove nessun giocatore italiano era mai arrivato, rimanendo per tredici stagioni nella lega più competitiva al mondo
IL RITORNO ALLA VIRTUS
Dopo la conclusione della seconda avventura con gli Spurs, Belinelli non solo torna in Italia, ma sbarca direttamente a Bologna. Alla Virtus, dove tutto è iniziato. Nel novembre 2020 Belinelli riattraversa l'oceano a distanza di 13 anni per firmare con le ambiziose Vu Nere. La coppia con Milos Teodosic fa sognare e vincere. A fine stagione si festeggia lo scudetto con un netto 4-0 nella serie finale contro l'Olimpia Milano. Alla Virtus il titolo mancava proprio dal 2001, quando un giovane Belinelli ancora sognava di realizzare tutto quello che sarebbe accaduto dopo
BELINELLI, IL CAPITANO
Bologna conquista anche l'Eurocup nel 2022 con Sergio Scariolo in panchina, successo fondamentale per tornare a giocare l'Eurolega. Competizione che Belinelli vive da protagonista insieme agli altri veterani Tornike Shengelia e Daniel Hackett, arrivando anche a giocarsi il play-in nella primavera del 2024. L'ultimo anno bolognese, invece, è più travagliato, ma si chiude in trionfo con un nuovo scudetto in finale contro Brescia
IL RIMPIANTO AZZURRO
Nella carriera di Belinelli c'è ovviamente anche l'azzurro. Il Beli è stato protagonista con la maglia della Nazionale dal Mondiale 2006 a quello del 2019. Le aspettative sulla “nazionale degli NBA”, con Bargnani e Danilo Gallinari a fargli da compagni, sono sempre state alte, ma non è mai arrivato quel trionfo tanto agognato. Un rimpianto che tocca l'apice tra il 2015 e il 2016. Gli azzurri di Simone Pianigiani giocano un Europeo brillante, ma il loro cammino si interrompe contro la Lituania. Gli azzurri si qualificano al Preolimpico dell'anno successivo, organizzato a Torino. C'è Messina in panchina, ma anche tanta tensione e in finale arriva la sconfitta con la Croazia. Nessuna Olimpiade nel percosro di Belinelli, un neo in una carriera unica e straordinaria
L'AVVENTURA CON SKY SPORT
Il ricordo dell'ultimo scudetto targato Virtus ancora fresco, Marco Belinelli è già pronto per una nuova avventura, e la vivrà entrando da "guest star" nella squadra di Sky Sport. Chi meglio di lui - che ha giocato e vinto in Italia, in Europa e in NBA - può essere il volto perfetto per riflettere la completezza dell'offerta di pallacanestro oggi presente sui canali di Sky, dove da quest'anno si può vedere tutto il basket: la Serie A, l'Eurolega e l'Eurocup in esclusiva e le emozioni della NBA.