Dopo aver saltato nove gare per un infortunio all’anca, Steph Castle è esploso nel quarto di finale di NBA Cup contro i Los Angeles Lakers, realizzando il suo massimo stagionale da 30 punti conditi da 10 rimbalzi e 6 assist, occupandosi anche di Luka Doncic in difesa. Il Rookie dell’Anno in carica ha trascinato gli Spurs a Las Vegas per la semifinale, dove potrebbe rientrare anche Victor Wembanyama
Steph Castle aveva già "bagnato i piedi" nella facile vittoria contro i New Orleans Pelicans, al rientro in campo dopo aver saltato le precedenti nove partite per un infortunio all’anca. Ma stanotte contro i Los Angeles Lakers ha fornito tutt’altro tipo di prestazione, realizzando il suo nuovo massimo stagionale (nonché terza miglior prova della carriera) con 30 punti nel quarto di finale valido per la NBA Cup, di cui 21 solamente nella ripresa. Il Rookie dell’Anno in carica ha dominato la sfida mostrando tutto il suo repertorio di accelerazioni e decelerazioni realizzando 10 dei 14 tentati (di cui 7/8 da due) e andando in lunetta per 9 tiri liberi (7 a segno), facendosi trovare pronto a rimbalzo (10 alla fine) e distribuendo il pallone ai compagni (6 assist), andando oltre al suo più grande problema attuale, il tiro da fuori (3/6 dall’arco alla fine). Se a questo aggiungiamo anche la difesa su Luka Doncic (che ne ha segnati 35, ma con 11/24 al tiro) ne esce fuori una prestazione a tutto tondo del numero 5 degli Spurs, assolutamente cruciale per strappare il biglietto per Las Vegas dove nel weekend affronterà Shai Gilgeous-Alexander e gli Oklahoma City Thunder. Una sfida per la quale i nero-argento sperano di avere a disposizione anche Victor Wembanyama, che da qualche giorno ormai si allena in gruppo e sembra pronto al rientro per dare battaglia alla miglior squadra della NBA.