Anche solo per un momento, lo sport può alleviare tensioni o fermare un conflitto. Per queste Olimpiadi invernali si è parlato di una squadra unita di hockey tra le due Coree, ma questo sport nel 1952 era anche riuscito, per un attimo, a far dimenticare la guerra
I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA
OLIMPIADI, LA COREA DEL SUD PROPONE UNA SQUADRA UNICA DI HOCKEY SU GHIACCIO
Lo sport. Spesso un mezzo per andare oltre guerre o tensioni politiche. Era stato così negli anni '70 con la Diplomazia del Ping Pong che distese le relazioni tra Stati Uniti e Cina e portò alla prima storica visita di un presidente americano, Richard Nixon, a Pechino nel 1972. E che dire della Tregua di Natale. 1914, per un giorno la 1^ Guerra mondiale si fermò. Soldati tedeschi e britannici deposero le armi e si sfidarono giocando a calcio. Il calcio è stato protagonista anche della Partita della morte. Ma forse qui è meglio parlare di propaganda. Nel 1942 in Ucraina una squadra di ufficiali tedeschi e una di calciatori locali si affrontarono in un match ripreso poi, anche, nel film Fuga per la vittoria. Ora tocca all'hockey su ghiaccio. Corea del Sud e Corea del nord potrebbero, il condizionale è ancora d'obbligo, schierare un'unica squadra femminile con atlete di entrambi i paesi ai Giochi Olimpici che inizieranno il prossimo 9 febbraio. Ma l'hockey su ghiaccio è protagonista anche di un'altra pagina unica, e meno conosciuta, di storia. 1952. 26.000 soldati canadesi sono in Corea. Proteggono il Sud dall'invasione del Nord. Sono di stanza vicino al fiume Imjin situato nell'odierna zona demilitarizzata a cavallo fra le due Coree. Il fiume, nei rigidi inverni dell'estremo oriente, ghiaccia. E tra le parole 'Canada' e 'ghiaccio' ne manca una. Fondamentale per capire l'essenza stessa di una nazione. Quella parola è 'hockey'. I soldati canadesi, su quel fiume ghiacciato, costruiscono una rudimentale pista da ghiaccio, e la ribattezzano Imjin Gardens. Giocandoci dei veri e propri tornei. Ogni inverno quell'incredibile evento sportivo viene rievocato a Paju, Corea del Sud. Quest'anno, proprio alla vigilia dei Giochi olimpici di PyeongChang, una delegazione di veterani che sul quel fiume avevano giocato è tornata sul posto. Rivivendo una delle pagine più incredibili del secolo scorso.