Nuova Zelanda, il campionato di rugby a porte aperte da sabato
RugbyDa sabato, il campionato di rugby della Nuova Zelanda si giocherà con il pubblico: si tratta del primo sport e del primo Paese a farlo dopo l'emergenza coronavirus. La politica dell'isolamento ha funzionato
L’ultima persona malata di Covid in Nuova Zelanda non ha più sintomi da 48 ore.
Non ci sono nuovi casi da 17 giorni, i decessi sono stati 22 in tutto e la politica
dell’isolamento ha funzionato. Certo qualcuno dirà che è stato più facile blindare un
paese lontano da tutto e tutti ma la leader del paese, la signora Jacinda Ardern, lo
ha fatto praticamente all’inizio. E i confini continueranno a rimanere chiusi. Il
passaggio a un livello di attenzione basso, level alert 1, è quasi un ritorno alla
normalità, a cominciare dallo sport più amato, quello che ha gli All Blacks come
ambasciatori. Si giocherà a rugby nel nuovo torneo nazionale, con i giocatori più
noti, da Barrett al rientrante Carter, addirittura compagni a Auckland, con tanto di
nome politically correct, Aotearoa, cioè Nuova Zelanda in Maori, fra le 5 squadre
professionistiche del paese, Crusaders, Blues Chiefs, Highlanders e Hurricanes. E si
giocherà col pubblico, primo sport e primo paese al mondo a farlo. Due partite ogni
weekend, una sabato alle 9 di mattina italiane e una domenica alle 5.30. A porte
chiuse resta solo il paese, blindato chissà fino a quando.