Sei Nazioni: i protagonisti di Inghilterra-Italia e della 2^ giornata del torneo
sei nazioniLa seconda giornata del Sei Nazioni è stata emozionante e spettacolare. Viaggio a ritroso in un weekend di grande rugby con i protagonisti di Inghilterra-Italia, le magie di Finn Russell in Scozia-Galles e lo show di Irlanda-Francia. Gli azzurri tornano in campo il 25 febbraio contro l'Irlanda: tutto su Sky Sport e in streaming su NOW
È terminata la seconda giornata del Sei Nazioni 2023 ed è tempo di riavvolgere il nastro per scoprire cosa rimane di 240 minuti di rugby di altissimo livello. È stato un classico weekend da Sei Nazioni, con tre partite dense di spettacolo, storie, dettagli da assaporare e protagonisti da scoprire, andando a ritroso dalla partita della domenica che ha visto protagonista l’Italia fino al primo dei due match di sabato pomeriggio tra le prime due squadre del ranking mondiale, Irlanda e Francia.
Torna alla vittoria dopo tre partite l’Inghilterra, al primo successo dopo l’avvicendamento in panchina tra Eddie Jones e Steve Borthwick. Gli albionici si sono imposti con un netto 31-14 sull’Italia facendo prevalere le loro grandi qualità nelle fasi statiche, in particolare nel drive da rimessa laterale e in mischia chiusa: non
solo dalla maul sono arrivate 3 delle 5 marcature odierne, ma questa ha anche fruttato 3 calci di punizione e 2 cartellini gialli contro gli Azzurri, a cui si aggiungono 4 calci ottenuti dal pacchetto in mischia. La fisicità dell’Inghilterra e un uso massiccio del piede per mettere in difficoltà la copertura della profondità dell’Italia hanno fatto il resto. Gli Azzurri, quando in possesso, hanno sbattuto contro il muro in maglia
bianca.
Nel corpo a corpo si è esaltato Jack Willis: il numero 7 ha chiuso con 20 placcaggi (16 nel solo primo tempo), 1 pallone recuperato al breakdown, 3 passaggi e 6 palloni portati. Altro protagonista è stato Ollie Lawrence, premiato come man of the match, che si è fatto carico fin dal primo minuto di bussare alla porta degli Azzurri caricando per linee dirette il muro difensivo italiano: 11 palloni portati per 84 metri fatti e 7 placcaggi rotti. Grande partita anche per Ellis Genge. Il pilone è un giocatore raffinato e polivalente, come ha dimostrato con l’assist di fino per la meta di Ollie Chessum, ma che in questa circostanza ha dato il meglio di sé dominando anche in mischia chiusa.
Tra gli Azzurri, che comunque hanno legittimato le lodi ricevute in settimana con un buon secondo tempo, il migliore è stato di nuovo Seb Negri, portatore di palla granitico ed efficace con una media di 6 metri ottenuti ad ogni carica. Buone prestazioni anche da Manuel Zuliani, che ha degnamente sostituito l’infortunato Michele Lamaro con 8 cariche e 11 placcaggi in 56 minuti in campo, di uno Stephen Varney in crescita e del solito Ange Capuozzo, che pur sotto pressione ha continuato ad essere l’uomo più pericoloso dell’Italia, accumulando una pazzesca cifra di 12 placcaggi rotti, causando circa un terzo di tutti gli errori al placcaggio dell’intera
squadra inglese.
Finn Russell conquista tutti
Il numero 10 della Scozia ha ricevuto le meritate lodi e l’unanime plauso dopo aver deciso con la sua classe la sfida tra Scozia e Galles di sabato pomeriggio, terminata 35-7 per il XV del Cardo. Nel match della prima giornata contro l’Inghilterra, Russell aveva giocato una partita non particolarmente brillante, ma impreziosita da un paio di perle nel momento decisivo dell’incontro. Stavolta la sua prestazione, pur cresciuta col passare dei minuti, è stata di eccellenza a tutto tondo, anche se inevitabilmente i momenti che rimangono più negli occhi sono quelli dei due assist in 6 minuti per la doppietta del compagno Kyle Steyn: prima un offload rovesciato assorbendo il placcaggio della difesa, poi un calcio-passaggio con il contagiri depositato esattamente tra le braccia dell’ala. Gesti che certificano il suo appartenere alla ristretta cerchia dei numeri 10 attualmente più forti del mondo: se non è il migliore, certamente non è secondo a nessuno.
È l’Irlanda di Caelan Doris
Sono tanti i protagonisti della sfida da antologia fra Irlanda e Francia, vinta dai padroni di casa 32-19. Il volto che merita di stare sulla copertina, però, è quello di Caelan Doris, numero 8 irlandese di 24 anni potente, intelligente, tecnico e affamato di lavoro sul rettangolo di gioco. Predestinato fin da giovanissimo, il terza centro è cresciuto tra le fila del Leinster senza bruciare le tappe, complice qualche infortunio nella parte iniziale della carriera. Da un anno a questa parte è costantemente il titolare della nazionale numero 1 al mondo, ma con la sua leggendaria prestazione contro la Francia, condita dall’impossibile assist per Garry Ringrose nel finale di gara, si è definitivamente consacrato come uno dei migliori in questo momento nel suo ruolo.
A cura di OnRugby.it (www.onrugby.it)