In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NextGen Finals, Sinner: "Un sogno, ora non mi fermo"

Tennis

Il 18enne altoatesino si gode il titolo di miglior Under 21 al mondo: "Sconfitti tennisti fortissimi, settimana perfetta. Non ho mai giocato così bene"

Condividi:

Jannik Sinner ha vinto la terza edizione delle Next Gen Finals disputate nell'Allianz Cloud di Milano. Da numero 95 del mondo l'azzurro ha letteralmente spazzato via il ventenne australiano e numero 18 del mondo, Alex De Minaur (4-2, 4-1, 4-2). Sinner ha espresso la sua soddisfazione ai microfoni di Sky Sport per il successo, arrivato anche grazie alla wild card concessa dagli organizzatori: "E’ giusto sognare, soprattutto nel nostro sport. Ho provato a far vedere a tutti che posso competere a questo livello. I tornei delle scorse settimane mi hanno dato fiducia. Ora sono molto contento". Cinque giorni da assoluto protagonista lo hanno ulteriormente consacrato: "Ho vinto un torneo importante contro giocatori fortissimi. Devi essere sempre molto sul pezzo. Mi porto a casa molto fiducia per l’anno prossimo, nella speranza di ripartire allo stesso modo". In precedenza Sinner aveva parlato sul palco, durante la premiazione delle Next Gen Finals: "Non ho parole. De Minaur è un giocatore straordinario, veloce, è dura fargli il punto. Ma io ho pensato soltanto al mio gioco, a fare meno errori possibile. Non mi rendo ancora conto di quello che è successo. La mia settimana è stata perfetta, e probabilmente sì, non ho mai giocato così bene. Sapevo che era importante partire forte, e dopo qualche problema in avvio ho provato a utilizzare al meglio il servizio e i colpi di inizio gioco. Grazie a tutti, al mio team e all’organizzazione che mi ha assegnato la wild card". Un pensiero sulla stagione, cominciata alla posizione 551 del ranking Atp: "Preferisco guardare avanti, quando si fa bene bisogna tenersi le cose positive e lavorare per migliorare il proprio gioco. Con Wawrinka agli Us Open è stato un buon test, soprattutto per capire cosa mi manca ancora. Oggi ho servito bene nei 40 pari, fondamentale quando hai il killer point. E ho risposto molto bene, era importante contro un avversario contro De Minaur. Riposarmi? No, ora c'è il challenger di Ortisei". Nonostante il successo di prestigio ottenuto a Milano, il nuovo talento del tennis italiano (e mondiale) non si ferma mai.