Un omaggio allo scrittore e giornalista scomparso lo scorso anno. Pietrangeli: "Chi vuole conoscere questo sport deve partire dai suoi libri"
Non ci saranno più Internazionali d'Italia senza Gianni Clerici. Questa mattina, allo scrittore e giornalista, morto lo scorso anno, è stata intitolata la sala stampa del Centrale del Foro Italico alla presenza di Nicola Pietrangeli, del presidente e ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli, del prof. Giuliano Amato e del sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo. "Contenti di iniziare questa avventura così - ha cominciato Cozzoli - Penso che stia facendo la cosa giusta, Clerici ne sarebbe stato contento. Lui amava il tennis e il giornalismo in modo viscerale, erano le sue passioni e ha fatto tanto per entrambi". Poi il ricordo di Amato che ha sottolineato come "Gianni si sia appassionato al tennis come sport da praticare e come arte umana da coltivare", mentre per sindaco di Jesi "è importante essere qui, perché si celebra un uomo che ha rappresentato tanto per lo sport e per la cultura". Per l'occasione - e per tutta la durata del torneo - inoltre saranno esposte le "balette" conservate nel Museo di Jesi all'interno della lounge di Sport e Salute. La conferenza si é poi chiusa con il ricordo di Pietrangeli e la targa dedicata a Clerici svelata all'ingresso della sala stampa. "Sono quello che ha conosciuto meglio Gianni quando ancora il giornalismo con lui non aveva ancora niente a che fare - ha detto Pietrangeli - Dopo una partita mi disse "ragazzino, vedrai che farai carriera" e così nacque la nostra amicizia. Lui ha scritto la bibbia del tennis, chi vuole conoscere questo sport deve partire dai suoi libri".