Jannik Sinner, il ricorso della WADA al TAS e le analogie col caso Palomino

Tennis
Giorgia Mecca

Giorgia Mecca

Introduzione

L'agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per Sinner uno stop che può andare da uno a due anni. La vicenda ricorda quella che ha coinvolto nel 2022 l’allora difensore dell’Atlanta Josè Palomino, anche lui imputato e poi assolto per contaminazione da Clostebol. Intanto l'avvocato di Jannik ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. "Ricorso legittimo ma non necessario, speriamo di risolvere la vicenda in tempi brevi"

IL COMMENTO DEL DIRETTORE DI SKY SPORT

Quello che devi sapere

Sinner-Palomino: le vicende a confronto

  • L’appello della WADA al TAS di Losanna sul caso Jannik Sinner ricorda una vicenda quasi speculare che ha coinvolto nel 2022 l’allora difensore dell’Atlanta Josè Palomino, anche lui imputato e poi assolto per contaminazione da Clostebol

5 luglio 2022: Palomino sottoposto a un controllo antidoping

  • Il 5 luglio 2022, durante il primo giorno di ritiro dopo le vacanze estive, Palomino viene sottoposto a un controllo antidoping. Tre settimane dopo riceve l’esito del test, il calciatore è positivo al clostebol metabolita. In quel caso la sospensione cautelare è immediata. Il difensore, a cui spetta l’onere della prova, dopo settimane di indagini, riesce a risalire al motivo della positività: il dog sitter del suo cane, durante l’assenza dei suoi padroni, aveva somministrato alle zampe dell’animale una spray di comune uso veterinario il veterabol. Anche Il cane, infatti, risulta positivo al clostebol.

20 settembre: chiesta una squalifica di 2 anni

  • Il 20 settembre la procura nazionale antidoping dispone il rinvio a giudizio chiedendo una squalifica di 2 anni

7 novembre: la sentenza del tribunale esclude la responsabilità

  • Il 7 novembre 2022 la sentenza del tribunale esclude la responsabilità del giocatore, considerandolo né colpevole né negligente, proprio come la prima sentenza dell’ITIA a proposito di Sinner

12 dicembre: NADO sostiene che non c'è assenza di colpa

  • Palomino può ricominciare a giocare, ma la NADO il 12 dicembre, decide di ricorrere al Tas di Losanna sostenendo che non vi fosse l’assenza di colpa. 

14 febbraio 2023: si compone il Collegio arbitrale

  • Il 14 febbraio 2023 si compone il Collegio arbitrale. Seguono mesi di indagini, testimonianze e richieste di documenti. Il quesito che si pone il TAS è: Palomino poteva fare qualcosa per evitare la contaminazione? La risposta infine è negativa.

27 settembre: la sentenza conferma l'assoluzione

  • Il 27 settembre 2023 arriva la sentenza che conferma l’assoluzione del tribunale nazionale antidoping. Il ricorso della NADO è respinto. Palomino non è né colpevole né negligente. L’agenzia nazionale antidoping è stata condannata anche alle spese.

Sinner e il ricorso di WADA sul caso doping

  • Dopo l’assoluzione dell’ITIA, che non aveva riscontrato colpa e negligenza sul caso della contaminazione da Clostebol, l’agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso al TAS chiedendo per il numero 1 del mondo uno stop che può andare da uno a due anni. La sentenza non dovrebbe arrivare prima del 2025 e nel frattempo Sinner può continuare a giocare

L'avvocato di Sinner: "Sorpresi"

  • Jamie Singer, avvocato di Sinner, ha rilasciato un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. "Siamo rimasti sorpresi anche noi, a dire il vero. Dopo che Jannik era stato trovato positivo al Clostebol in quantità infinitesimale, la International Tennis Integrity Agency ha capito la delicatezza del caso e si è rivolta a un esperto tribunale indipendente invece che pronunciarsi direttamente. Speravamo che l’esperienza dei tre specialisti dello Sport Resolution Panel, e i loro giudizi ben circostanziati e documentati, avrebbero convinto le parti che la questione si fosse risolta in maniera corretta"

"Ricorso legittimo ma non necessario"

  • "Tutti siamo consapevoli che la WADA ha il pieno diritto di fare questa azione, appellarsi era nelle sue possibilità e sappiamo quanto sia complicata l’opera di vigilanza sul doping e sull’integrità del mondo dello sport. Detto questo, riteniamo che il ricorso non fosse davvero necessario"

"Speriamo di poter chiudere in pochi mesi"

  • "Ci sono i tempi tecnici che vanno ovviamente rispettati e quindi non sappiamo quando arriveremo alla soluzione definitiva. Siamo in attesa di ricevere tutti i dettagli dell’appello WADA. Il TAS poi definirà il collegio giudicante e deciderà la data dell'udienza. Speriamo di poter chiudere in pochi mesi".