Nadal, il dicorso d'addio al tennis: "Vorrei essere ricordato come una brava persona"
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L'ultima volta di Rafa Nadal. Lo spagnolo ha concluso con la Coppa Davis a Malaga la sua carriera da tennista professionista. E lascia con parole meravigliose: "Devo dire grazie, sono un privilegiato. Questo è il mio ultimo giorno da tennista professionista. Ora toccherà a voi ragazzi proseguire il lavoro. La mia famiglia mi ha insegnato l'educazione e aiutato a tenere sempre i piedi per terra. Certo che si ricorderanno di me per i tornei vinti, ma ci tengo di più ad essere ricordato come una brava persona"
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L'ULTIMA VOLTA DI RAFA
- Una serata dalle forti emozioni. Con la sconfitta della Spagna contro l'Olanda, Rafael Nadal chiude la carriera da tennista professionista. Inevitabile, al termine delle tre sfide (tra cui quella di Nadal contro Van de Zandschulp), l'ovazione con l'ultimo e commovente saluto del pubblico di Malaga per il suo fuoriclasse.
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- "È difficile iniziare un discorso del genere - ha detto Nadal -. Come prima cosa, grazie a tutti. Sono stati 20 anni di carriera caratterizzati da momenti buoni e non, ma che ho potuto vivere con tutti voi, specialmente con gli spagnoli. Mi sono sentito fortunato e un privilegiato per l'affetto ricevuto da tutti voi. Ci tenevo a fare i complimenti all'Olanda per la vittoria di questa sera e alla mia nazionale spagnola che mi ha permesso di giocare la Coppa Davis. Non è andata come avevo sognato, ma ho dato tutto quello che avevo".
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"HO ANCORA VOGLIA DI TENNIS, MA IL CORPO NON ME LO PERMETTE"
- "Esser parte della squadra spagnola è stato un grandissimo privilegio – ha poi continuato il Nadal rivolgendosi alla panchina della Spagna –. Ho vissuto con voi la maggior parte della mia carriera. Questo è il mio ultimo giorno da tennista professionista e ora toccherà a voi proseguire. Quello che posso dire è grazie alla vita e a tutti voi tifosi, alla squadra e ai miei amici. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto. Avrei ancora voglia di giocare a tennis, ma il corpo non me lo permette più".
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"VORREI ESSERE RICORDATO COME UNA BRAVA PERSONA"
- "Un messaggio anche per la mia famiglia e i miei amici. Ho cercato durante la mia carriera di cambiare staff il meno possibile per avere vicino gente a cui volevo bene. Non pensavo di avere una carriera così vincente. I miei ringraziamenti vanno alla mia famiglia per l'educazione e il rispetto che mi hanno insegnato, e per avermi tenuto sempre con i piedi per terra. Certo che si ricorderanno di me per i tornei vinti, ma vorrei più essere ricordato come una brava persona".
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