Federer si ritira dal tennis: com'erano il tennis e il mondo prima dello svizzero
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Dici Roger Federer e pensi a Wimbledon, torneo vinto otto volte dal fenomeno di Basilea, che ha annunciato il suo ritiro dal tennis agonistico. La sua prima partecipazione a Londra è del 1999. Prima del suo arrivo il tennis era molto diverso rispetto ai giorni nostri, così come il mondo: per esempio non c'erano Wikipedia, i social e gli smartphone. Le figurine costavano 500 lire a pacchetto e per ascoltare la propria band preferita era necessario acquistare il cd
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- Roger Federer giocherà a Londra dal 23 al 25 settembre la Laver Cup, ultimo torneo ufficiale della carriera. Lo ha comunicato con una lettera via social. Mito, leggenda e otto volte campione a Wimbledon, torneo che più di altri ha segnato la sua carriera. Ma com'era il tennis e il mondo prima dell'avvento del Maestro di Basilea?
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- Prima dell'avvento di Federer è Pete Sampras il re incontrastato del tennis mondiale. Soprattutto sull'erba: Pistol Pete vincerà 7 volte Wimbledon tra il 1993 e il 2000, per poi perdere proprio con lo svizzero nel 2001. Il più classico dei passaggi di consegne
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- Quando Federer debutta a Wimbledon è Davide Sanguinetti (76) il numero uno italiano, davanti a Gianluca Pozzi (82) e all'attuale presidente ATP Andrea Gaudenzi (91). Insomma, tutta un'altra musica rispetto all'attuale epoca d'oro del tennis azzurro...
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- In quegli anni il tennis parla statunitense anche al femminile grazie al gioco potente di Lindsay Davenport. Nel 1999 che segna l'esordio a Church Road di Federer, l'americana sconfigge al terzo turno la commentatrice Sky Laura Golarsa, vincendo poi il torneo in finale su Steffi Graf
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- In quell'epoca il tetto sui campi principali era soltanto un lontano ricordo. Anche i match dei big, dunque, erano condizionati dal capriccioso meteo londinese e potevano essere spalmati in più giorni. Il tetto è stato inaugurato sul Centre Court nel 2009
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- 23 anni fa i giocatori non potevano nemmeno appellarsi all'aiuto tecnologico. Hawk-Eye è stato approvato nel 2005 dalla Federazione Internazionale ed è ormai presente nella maggior parte dei campi del mondo
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- Date di nascita e morte, carriere, statistiche, albi d'oro. L'enciclopedia online è ormai un punto di riferimento sul web per tante persone. Ma provate a immaginare un mondo senza Wikipedia, in cui trovare informazioni in velocità su celebrità come Roger Federer poteva essere alquanto difficile
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- Non c'erano manco Facebook, Twitter e Instagram, nati rispettivamente nel 2003, 2007 e 2012. Figuriamoci Twitch e Tik Tok, i social più utilizzati dalla Generazione Z. Insomma, 23 anni fa Federer non avrebbe potuto fare una diretta social con il rivale di sempre Rafa Nadal come quella andata in scena durante il lockdown per il Covid
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- Il mitico Nokia 3310 (foto a sinistra), un concentrato di affidabilità e pragmatismo made in Giappone, sarebbe uscito soltanto nel settembre 2000 con l'indimenticabile slogan "Connecting People". Nel '99 il mondo non era ancora così connesso. Al massimo era in commercio il primo esemplare di BlackBerry (foto a destra): non proprio sinonimo di comodità...
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- Elettrodomestici, videogiochi, idee regalo e molto altro. Ormai siamo abituati a saccheggiare il negozio virtuale messo in piedi da Jeff Bezos a seconda delle necessità. Nel 1999 Amazon esisteva già (è stata fondata nel 1994), ma era una semplice libreria online con possibilità di ordinare qualche cd. E se aveste avuto bisogno di un utensile entro 24 ore? Bisognava mettersi le scarpe, uscire e cercare il posto giusto
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- Nick, Howie, Brian, AJ e Kevin: a fine anni '90 spopolavano loro in Europa e in tutto il mondo. I Backstreet Boys, nel maggio del 1999, avevano pubblicato l'album "Millennium" ed erano sulle bocche di tante persone. La loro canzone simbolo, "I Want it that way", era senza dubbio una delle hit del momento anche a Wimbledon. Sugli spalti e non solo: magari anche un giovane Federer la canticchiava sotto la doccia tra un allenamento e l'altro a Church Road...
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- Era l'epoca dei Festivalbar in prima serata e delle compilation Hit Mania Dance: sempre in quell'estate gli Eiffel 65 si fecero conoscere agli occhi del mondo con il celebre pezzo "Blue (Da Ba Dee)"
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- Jovanotti vinse quell'edizione del Festivalbar con la sua "Raggio di sole per te", uscita a maggio 1999 all'interno dell'album "Capo Horn". Un titolo che, pensando al tennis, potremmo trasformare in un "Roger di sole per te", immaginando lo svizzero come un dono per il tennis in vista del ritiro del dominatore di quegli anni, Pete Sampras
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- In quei mesi c'era un altro pezzo in cima alle classifiche: "Unforgivable Sinner" di Lene Marlin (in italiano "imperdonabile peccatore"). Ma la cantante norvegese non ce l'aveva con il nostro Jannik, anche perché l'altoatesino, classe 2001, non era ancora nato
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- Ventitrè anni fa usciva il film di Frank Darabont con Tom Hanks protagonista. Il titolo non c'entra con l'erba di Wimbledon: è il colore del pavimento del corridoio che accompagnava i pazienti condannati a morte verso la sedia elettrica. Insomma, tutta un'altra atmosfera rispetto ai Championships. All'epoca per vedere capolavori come questo o si andava al cinema o si aspettava che uscissero i dvd a noleggio
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- In quel 1999 uscivano altre due pietre miliari della storia del cinema, il primo film della saga di "Matrix" e "Fight Club" di David Fincher
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- E come non ricordare "La vita è bella" di Roberto Begnini, Premio Oscar come miglior film in lingua straniera proprio quell'anno. L'artista toscano ricevette anche la statuetta come miglior attore protagonista. Il tennis italiano non era ai livelli di oggi, ma sul grande schermo ci difendevamo egregiamente
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- E le serie tv? Non c'erano ancora "Breaking Bad" e il "Trono di Spade" a farci volare con la fantasia. Il prodotto del momento in quegli anni era "Dawson's Creek", uscito negli Usa nel 1998 e in Italia a inizio 2000. I nostalgici che volessero ripercorrere le vicende del teenager di Capeside possono trovare su Sky tutte le sei stagioni della serie disponibili on demand
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- E il mondo dei videogiochi? In Europa in quel 1999 c'erano tanti ragazzini che a casa, o in vacanza, giravano con in mano il Game Boy della Nintendo a caccia di Pikachu e degli altri Pokémon. Lo slogan dello spot pubblicitario, all'uscita della versione blu e rosso del videogame, era questo: "Come acchiappare tutti i 150 Pokémon? Naturalmente puoi con il tuo Game Boy!"
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- A marzo 1999 la Sony aveva presentato alla stampa la Playstation 2. Ma quando Federer esordiva con sconfitta a Wimbledon la PS2 era soltanto un sogno per gli appassionati di videogiochi. Il nuovo gioiello dell'azienda giapponese sarebbe stato lanciato sul mercato nell'autunno del 2000
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- Nel 1999 in Italia c'era ancora la Lira, con l'Euro che sarebbe arrivato a gennaio 2002. Ecco che, all'epoca della prima di Federer ai Championships, in Italia i pacchetti di figurine costavano ancora 500 lire l'uno. L'equivalente di 30 centesimi di euro. Sembra passato molto più di 23 anni, vero?
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- Quell'anno il Manchester United passa dall'Inferno al Paradiso in due minuti. Al 91' Teddy Sheringham pareggia il gol iniziale del Bayern Monaco a firma Basler, due minuti dopo Ole Gunnar Solskjaer regala la Champions ai Red Devils. E' una delle rimonte più incredibili della storia del calcio
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- Oggi si chiama Conference League, allora la terza coppa europea per importanza era denominata Coppa delle Coppe, nel 1999 all'ultima edizione della storia. A vincerla, ironia della sorte, è un'altra squadra romana, la Lazio di Sven-Göran Eriksson. I biancocelesti sconfiggono in finale il Maiorca di Hector Cuper
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- Nel 1999 il Milan è campione d'Italia e fin qui non cambia molto rispetto ai giorni nostri. Ma in quella stagione la sorpresa è il capocannoniere della Serie A: a vincere la classifica dei bomber è l'allora attaccante dell'Udinese Marcio Amoroso. In grande evidenza anche il 23enne Simone Inzaghi, a quota 15 reti con la maglia del Piacenza
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- Due settimane prima dell'esordio a Wimbledon di Federer, lo sport italiano vive un vero e proprio terremoto. Il 5 giugno Marco Pantani, avviato verso la conquista del Giro d'Italia, viene escluso dalla corsa "a scopo precauzionale" per un valore di ematocrito superiore al consentito. "Mi sono rialzato dopo tanti infortuni. Questa volta, però, abbiamo toccato il fondo. Rialzarsi sarà per me molto difficile", dirà il Pirata. "Quel giorno a Campiglio non c'era la Madonna", scriverà in una lettera pubblicata in seguito da mamma Tonina
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- Ventitrè anni fa MotoGP, Moto2 e Moto3 si chiamavano 500, 250 e 125. Valentino Rossi, alla guida dell'Aprilia, trionfa nella classe di mezzo, mentre tra i grandi è Alex Crivillé a conquistare il titolo in 500. Il Motomondiale era molto diverso rispetto a oggi: per esempio non c'era ancora la Ducati, che sbarcherà in MotoGP nel 2003
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- Nella Formula 1 di fine anni Novanta la Mercedes forniva il motore alla McLaren, diretta concorrente della Ferrari per il titolo, ma non aveva un suo team nel Circus. Non c'era manco la Red Bull a mettere i bastoni tra le ruote alla scuderia di Maranello. Ma la Rossa quell'anno perse la battaglia con gli inglesi: a laurearsi campione del mondo fu il finlandese Mika Häkkinen, con due punti di vantaggio sul ferrarista Eddie Irvine
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- Nei giorni dell'esordio sui prati di Church Road di Roger Federer, Vladimir Putin non era ancora al potere n Russia. Non passeranno però molti giorni prima che l'ex funzionario del KGB riceva dall'allora presidente Boris Eltsin il primo incarico. Nell'agosto del 1999 Putin sarà nominato primo ministro, a dicembre dello stesso anno inizierà invece il suo primo mandato da presidente dopo le dimissioni di Eltsin
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- Nel 1999 Serbia e Montenegro erano unite nella nuova Jugoslavia: in questa nazionale, nata nel '92 dalle ceneri della vecchia selezione jugoslava, avrebbero giocato insieme il serbo Sergej Milinkovic-Savic e il montenegrino Stefan Jovetic. E poi in quegli anni il Kosovo non era ancora uno stato indipendente: era in atto una guerra tra le truppe federali jugoslave e l'Esercito di liberazione kosovaro. Il Kosovo si è poi autoproclamato indipendente nel 2008
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- Nel 1999 il Padel aveva già da 8 anni una Federazione italiana dedicata, ma di certo non aveva l'appeal dei giorni nostri. Oggi organizzare una partita con gli amici è diventata una sorta di routine per tanti appassionati, ma a fine anni Novanta era certamente più comune giocare a pa... llavolo o a pa... llacanestro (tanto per restare sugli sport con la stessa sillaba iniziale)
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- 8 titoli
- 12 finali
- 22 partecipazioni
- 105 vittorie
- 14 sconfitte