Sinner, caso doping: cosa è successo e cosa può succedere

la ricostruzione

Introduzione

L'ITIA, l'International Tennis Integrity Agency, ha ufficializzato il proscioglimento di Sinner dall’accusa di doping dopo che lo scorso marzo era risultato positivo a un test: in un documento di 33 pagine articolato in 120 punti la sentenza e le motivazioni per cui il tennista italiano non sarà squalificato. Intanto ATP ha ufficialmente tolto i 400 punti di Indian Wells a Sinner. Cosa è successo, le tappe della vicenda e cosa succederà adesso: proviamo a fare chiarezza

Quello che devi sapere

Cosa è successo

Lo scorso aprile Jannik Sinner è risultato positivo al doping. L’accusa era di aver assunto clostebol, uno steroide anabolizzante vietato dalle norme antidoping, ma un'indagine indipendente dell'ITIA (l'International Tennis Integrity Agency) lo ha scagionato per "assunzione inconsapevole". Vista la responsabilità oggettiva presente nelle norme, però, Sinner perde i punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells (400 in totale, dopo la sconfitta in semifinale con Alcaraz, tolti già ufficialmente dall'ATP) dato che secondo le regole è responsabile anche degli errori commessi dal suo team. Ma non finisce qui, perché la sentenza è ancora appellabile dalla WADA e dalla NADO

Il primo test del 10 marzo

È il 10 marzo 2024 quando, durante il torneo di Indian Wells, Jannik Sinner viene sottoposto a un test antidoping, che rileva una positività al clostebol, uno steroide anabolizzante vietato.

Il primo test del 10 marzo

Il secondo test del 18 marzo

Il 18 marzo 2024, a torneo già concluso (e con Sinner che era stato eliminato da Alcaraz nella semifinale del 16 marzo), viene effettuato un secondo test sulle urine di Sinner. Anche questo secondo test evidenzia un metabolita del clostebol.

Il secondo test del 18 marzo

Perché Sinner non è stato sospeso

In realtà, il 4-5 aprile e il 17-20 aprile sono effettivamente arrivate le due sospensioni provvisorie di Sinner, a cui il tennista ha risposto facendo immediatamente appello d'urgenza (come suo diritto) rivolgendosi a un tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions (una società privata che supervisiona i casi di doping). In entrambi i casi Sinner ottiene la revoca immediata delle due sospensioni che gli hanno permesso di giocare nei mesi successivi: a Miami, MonteCarlo, al Roland Garros, a Wimbledon e infine a Cincinnati. Tornei che comunque Sinner affronta con un peso non indifferente, nell'attesa che la sua innocenza venisse riconosciuta ufficialmente

Perché Sinner non è stato sospeso

Come ha fatto Sinner ad "assumere" il clostebol?

Lo spiega la sentenza, nel documento di 33 pagine che ha scagionato Sinner. E' il 13 febbraio quando Umberto Ferrara, uno dei massaggiatori di Jannik, acquista presso una farmacia di Bologna il "Trofodermin", uno spray per curare le ferite acquistabile senza ricetta che contiene, tra le varie sostanze, anche il clostebol, sostanza ritenuta dopante poi rinvenuta nei campioni prelevati su Sinner. Lo spray è stato portato a Indian Wells, dove Giacomo Naldi, altro fisioterapista di Sinner, l'ha usato per curarsi una ferita alla mano (senza sapere che contenesse clostebol), che si era procurato con un tronchesino per i calli usato trattando un piede di Sinner. Naldi si cura dunque con il Trofodermin per diversi giorni (senza controllare le avvertenze) e nel corso del torneo effettua diversi massaggi a Sinner. Alcuni durati anche più di un'ora, e tutti a mani nude, senza guanti. La contaminazione sarebbe avvenuta perché Sinner, a sua volta, presentava delle ferite aperte (soprattutto sui piedi)

Come ha fatto Sinner ad "assumere" il clostebol?

Il parere decisivo degli esperti

Il tribunale indipendente ha ritenuto credibili, plausibili e veritiere le spiegazioni fornite da Sinner. Ma decisivo è stato anche il parere degli esperti (il professor Jean-François Naud, il dottor Xavier de la Torre, e il professor David Cowan) della commissione medica interpellati dal tribunale indipendente. E tutto ruota attorno alla quantità - infinitesimale - di clostebol rinvenuta nel corpo di Sinner. Nei due campioni prelevati a Jannik erano stati rilevati metaboliti del clostebol per 86pg/ml e 76pg/ml.

Il parere decisivo degli esperti

Le parole della commissione medica

  • "Molto plausibile": così il professor Naud ha definito la spiegazione fornita da Sinner: "Una concentrazione stimata per eccesso in 100 pg/ml è una piccola percentuale e può essere ottenuta da una effettiva contaminazione da un altro corpo, come pubblicato in letteratura scientifica", ha aggiunto.
  • Anche il dottor de la Torre sostiene che la positività sia dovuta a "una contaminazione provocata dalle attività del fisioterapista".
  • Concorda il professor Cowan aggiungendo che "anche se la somministrazione fosse stata intenzionale, l'ammontare minimo di sostanza somministrata non avrebbe avuto alcun effetto dopante, non avrebbe aiutato il giocatore a migliorare la sua performance e per questo non c'è un'evidenza a sostenere qualsiasi altro scenario".

Le parole della commissione medica

Sinner scagionato

Un'udienza che si è tenuta presso Sport Resolutions il giorno di Ferragosto ha chiuso il "caso", con il tribunale indipendente che ha stabilito che da parte di Sinner non ci sia stata alcuna colpa o negligenza. Nonostante ciò, Sinner perderà punti e montepremi di Indian Wells

Sinner scagionato

Perché Sinner perde i punti di Indian Wells

Perché esiste la responsabilità oggettiva e Sinner è responsabile anche degli errori commessi dal suo team. Jannik, che ha collaborato attivamente durante l'indagine, ha accettato di rinunciare al montepremi guadagnato a Indian Wells (torneo in cui era risultato positivo) e ai punti conquistati in quel torneo (400 in totale dopo la sconfitta in semifinale con Alcaraz). Dal torneo successivo (Miami, vinto) fino all'ultimo di Cincinnati, punti ATP e premi conquistati da Sinner non vengono intaccati

Perché Sinner perde i punti di Indian Wells

Coach Cahill: "Sinner senza colpe e professionale, mai imbroglierebbe"

Sulla vicenda è intervenuto anche Darren Cahill, coach australiano del numero uno del ranking: “Si è capito che Jannik era senza colpa, per questo gli è stato concesso di continuare a giocare. Spero possa superare questa situazione, giocare e migliorare, mettendosi alle spalle questa sfortunata storia. Sinner è un ragazzo fantastico, molto professionale. Forse è addirittura il ragazzo più professionale con cui io ho lavorato nella mia carriera. Mai avrebbe imbrogliato intenzionalmente”

SINNER, LE PAROLE DEL COACH DARREN CAHILL

Coach Cahill: "Sinner senza colpe e professionale, mai imbroglierebbe"

E ora? Il possibile ricorso di WADA e NADO

La comunicazione dell'assoluzione è arrivata a Sinner lo scorso 15 agosto, ma trattandosi della sentenza di un tribunale indipendente è eventualmente appellabile dalla WADA e dalla NADO, ovvero dall’agenzia antidoping mondiale e da quella italiana entro 21 giorni da quella data, quindi fino al 6 settembre.

E ora? Il possibile ricorso di WADA e NADO