Quando il Palaeur impazziva per il volley

Mondiali 1978 - Il gabbiano d'argento Tutto comincia nel settembre del 1978. Per la prima volta l’Italia ospita un campionato del mondo di pallavolo. Quale migliore occasione per giocarlo a Roma , in un palazzetto dello sport già di grande fascino come il PalaEur, costruito per ospitare i Giochi Olimpici del 1960. Il primo evento di una lunga serie che nel tempo scoprirà di avere un feeling speciale con questo sport. In Italia la pallavolo cominciava ad essere una tra le discipline sportive più praticate, anche se a questa popolarità non corrispondeva ancora una presenza sugli spalti degna di nota. Dovuta anche ai risultati decisamente scadenti della nostra Nazionale. L’Italia maschile in trentadue anni di attività, aveva ottenuto fin lì solo il terzo posto dell’Europeo del 1948 e l’oro alle Universiadi del ’70 a Torino. Secondo il nuovo CT azzurro dell’epoca, il siciliano Carmelo Pittera, scelto dalla Federazione quasi in fretta e furia dopo lo scudetto vinto con la Paoletti Catania, anche un decimo posto poteva definirsi un risultato positivo. Gli azzurri a tutti gli effetti erano da considerarsi degli outsider e pieni di tante incognite. Ma ciò che riuscì a compiere quella nazionale rimane ancora oggi alla storia come una delle imprese più grandi dello sport italiano. L’Italia gioca un’ottima prima fase poi capitan Nassi e compagni travolgono la DDR, strapazzano la Bulgaria, e superano il Brasile alla fine di un tie break che aveva visto gli azzurri sotto anche 10-14. Perdono soltanto con l’imbattibile URSS. Ma il più è già fatto. La passione del PalaEur è travolgente e cresce partita dopo partita, oltre a polverizzare di volta in volta ogni record di incasso. In semifinale c’è l’ostacolo Cuba, la nazionale di Ernesto Martínez, atleta capace di saltare 1,35m da fermo. Il CT Pittera il giorno prima conia una frase che diverrà quasi mitica: “La pallavolo è matematica e per battere Cuba due più due dovrebbe fare cinque”. La diretta Rai della rassegna avvicina centinaia di migliaia di spettatori in tutta Italia e ne porta ben 18.000 dentro il PalaEur, dei quali tantissimi infiltrati senza biglietto. Gli azzurri liberati da domande e paure giocano a viso aperto e vincono 3-1. Il campo viene invaso dal pubblico in delirio: per la prima volta l’Italia è in finale a un mondiale. Il miracolo non ci fu però contro l’Unione Sovietica del funambolico palleggiatore Vjaceslav Zaytsev e dell’immenso centrale Aleksandr Savin. Gli azzurri tornano sulla terra battuti dagli extraterrestri venuti dal freddo con un impietoso 3-0. Nonostante la sconfitta però l’Italia di Pittera è ricordata come “Il Gabbiano d’Argento”, dal documentario del regista Giulio Berruti a lei dedicato. Lo scudetto di Roma 2000 - il giorno perfetto Per riassaporare quel clima speciale del ‘78, devono passare ben 22 anni. Nella capitale viene costruito il progetto Piaggio Roma, che si pone l’obiettivo di raggiungere la finale scudetto e vincerla nel 2000, anno del Giubileo. In panchina siede il pluriscudettato Gian Paolo Montali, in campo stelle del calibro di Paolo Tofoli, Marco Bracci e Andrea Gardini, già campioni del mondo con l’Italia di Julio Velasco. Roma arriva in finale contro Modena, ovvero la storia della pallavolo italiana e non solo. Il 17 maggio, ribattezzato poi il 'giorno perfetto', si gioca gara 3 della finale. Il PalaEur è stracolmo di gente ed entusiasmo, i 15.133 spettatori presenti , trascinano la Piaggio a uno degli Scudetti più incredibili. Europei 2005 - Italia regina d'Europa Quell’atmosfera magica si respira anche in occasione degli Europei 2005. Coincidenza, sulla panchina azzurra siede Gian Paolo Montali, che lasciata Roma diventa CT azzurro ed è determinante nel tenere protetti e uniti gli azzurri in un momento storico in cui la pallavolo italiana vive un momento di appannamento, testimoniato dal deludente settimo posto in World League. L’ossatura del gruppo azzurro è composta dai giocatori di Treviso a cui si aggiungono Mastrangelo, Corsano e Cernic. L’Italia, dopo la durissima semifinale con la Serbia, si gioca l’oro contro la Russia. L’atmosfera al PalaEur è da pelle d’oca, il tifo è travolgente e come accadde nel 1978 contro Cuba, quando l’Italia va sotto 2-1 i 12.000 che riempiono il palazzetto dello sport aiutano gli Azzurri a risorgere e a spingerli in una rimonta entusiasmante. I muri di Mastrangelo portano i nostri ad un passo dal trionfo, che si concretizza con l'errore in battuta di Poltavsky. L'Italia è regina d'Europa per la 6^ volta. Finale Champions 2006 - L'ultima volta di Treviso L’anno dopo il PalaEur fa di nuovo sold out per la finale di Champions League. L’Italia è rappresentata dalla Sisley Treviso che può schierare tanti azzurri freschi campioni d’Europa. La squadra guidata da Daniele Bagnoli, dopo aver piegato in semifinale la Dynamo Mosca, gioca la finale contro l'Iraklis Salonicco, scortato da oltre tremila tifosi che trasformano il palazzetto dello sport in una vera e propria corrida. Treviso però non si lascia spaventare e batte i greci 3-1, con un fantastico Alessandro Fei da 33 punti, in quella che passerà alla storia come l’ultima delle sue quattro Champions. Mondiale maschile 2010 - Il Brasile fa tris Nel 2010 all’Italia viene assegnato per la seconda volta il Mondiale maschile. Stavolta però gli azzurri di Anastasi non riescono ad arrivare fino in fondo. Indimenticabile però l’atmosfera che si respira al PalaLottomatica per le vittorie contro Stati Uniti e Francia e soprattutto nella semifinale persa contro il Brasile di Bernardinho, che a Roma vince il suo terzo titolo consecutivo, dopo Argentina 2002 e Giappone 2006, eguagliando i tre mondiali vinti dall’Italia. Europeo maschile 2023 - Italia d'argento Sono ancora vive anche le emozioni per la fase finale dell’Europeo 2023 che chiude il suo lungo programma a Roma. Due giorni di festa e di passione travolgente che riempiono di bandiere tricolore il Palazzo dello Sport. L’Italia arriva alla partita che vale il titolo europeo spinta da ben 11.300 spettatori, per un incasso che sfiora il milione di euro e che brucia qualsiasi record per la pallavolo. Tutto questo non basta però a fermare la Polonia e le battute di Wilfredo Leon che si prendono la rivincita dopo il mondiale perso in casa contro gli azzurri nel 2022. La giovane Italia di Fefè De Giorgi conquista uno stupendo argento, perdendo l’unica partita del torneo proprio in finale. Supercoppa femminile - La sfida infinita tra Conegliano e Milano Il Palazzo dello Sport di Roma spalanca adesso le sue porte alla pallavolo femminile con la Supercoppa Italiana. Il primo evento della stagione in rosa dalla storica medaglia d’oro vinta ai giochi di Parigi si annuncia già sold-out prima ancora di cominciare, con il record assoluto di presenze per un evento targato Lega Volley femminile. Sarà l’ennesima puntata della sfida infinita tra la Milano di Paola Egonu e Miriam Sylla e la Conegliano delle 'Pantere' campionesse di tutto. L’ultimo episodio di una storia d’amore tra l’iconico impianto e la pallavolo.