Duomo gremito ad Arezzo per l'ultimo saluto al tennista scomparso per una leucemia fulminante a 28 anni. Il ricordo degli amici. Bracciali: "Gli sono stato sempre vicino". Volandri: "Siamo cresciuti assieme". Pennetta: "Era uno dei miei migliori amici"
Duomo di Arezzo gremito e grande commozione per l'ultimo saluto a Federico Luzzi. Lo sfortunato tennista azzurro di Coppa Davis, stroncato sabato scorso a soli 28 anni da una forma di leucemia fulminante e da una sopravvenuta polmonite. Al Duomo di Arezzo, la città natale di Federico, dove si sono celebrati i funerali questo pomeriggio, si sono tutti stretti intorno alla famiglia Luzzi: a mamma Paola, a papà Maurizio e alla sorella Francesca in questo momento di immenso dolore per una perdita così prematura e improvvisa. A rappresentare la Federazione Italiana Tennis c'erano il Presidente Angelo Binaghi, il vice presidente vicario Alfredo Bartolini, Sergio Palmieri ed il capitano di Coppa Davis Corrado Barazzutti, che aveva allenato Luzzi nei suoi primi anni nel circuito.
Moltissimi i compagni di 'lavoro', tra questi Daniele Bracciali, Potito Starace, Filippo Volandri, Alessio Di Mauro, Vincenzo Santopadre, Davide Sanguinetti, Paolo Cane'. E ancora Flavia Pennetta, Fabio Fognini, Gianluca Naso, Thomas Fabbiano, Andrea Gaudenzi. C'erano anche Renzo Furlan, direttore tecnico del Centro Federale di Tirrenia, i coach Umberto Rianna e Edoardo Infantino, una delegazione del Tc Parioli con il quale Luzzi aveva giocato il campionato di Serie A1 negli ultimi tre anni: l'ultimo match otto giorni fa quando a Olbia si era ritirato dopo appena un quindici contro Tomas Tenconi del Geovillage. Ai lati della bara c'erano da una parte un'enorme racchetta da tennis di fiori, dall'altra gli stendardi del Tc Parioli e del Comune di Arezzo rappresentato dal sindaco Giuseppe Fanfani
"Sono stato uno di quelli che è sempre stato vicino a lui, purtroppo ho visto tutte le fasi di questa malattia che si è rivelata un avversario troppo duro anche per Federico". Daniele Bracciali ricorda così, ai microfoni di SKY, l'amico e collega Federico Luzzi, scomparso sabato per una leucemia fulminante. Il tennista azzurro si trova ad Arezzo per i funerali del 28enne Luzzi insieme ad altri due compagni di Davis e amici come Filippo Volandri e Flavia Pennetta. "Luzzi era rimasto malissimo per la squalifica per le scommesse - ha aggiunto Bracciali -, era deluso come un po' tutti. Lui ha sentito questa cosa più degli altri, essere trattato così per una sciocchezza è pesante".
Anche Filippo Volandri ricorda Luzzi. "Lo conosco da quando avevo 11 anni, siamo cresciuti insieme, io a Livorno e lui ad Arezzo, siamo cresciuti insieme. Tutto è successo troppo velocemente, è stata una tragedia, l'altra sera eravamo a fare una serata tra amici e poi è scomparso. Federico era un ragazzo molto intelligente e generosissimo, ha sempre pensato agli altri".
La numero uno del tennis femminile, Flavia Pennetta non è partita per il Canada per il torneo di Quebec per essere vicino al suo amico Federico Luzzi. "Era uno dei miei migliori amici e questo gli era dovuto e chissà quante altre cose. Nel momento in cui mi hanno detto che non stava bene ero diretta a Monaco per andare in Canada, e non me la sentivo di partire, volevo essergli vicino. Lui aveva un cuore enorme - dice commossa la Pennetta -. Aveva la luce intorno, una persona buona dentro. Una caratteristica sua e anche se non voleva bene a tante persone e non esprimeva spesso i suoi sentimenti, era sempre presente. Se mi fosse successo qualcosa lui ci sarebbe sempre stato".