Ippica, l'ombra del doping su Dettori: indagine in Francia
Altri SportUno dei più grandi fantini di sempre, dovrà difendersi dall'accusa di aver assunto sostanze proibite. Inchiesta aperta dopo che il 41enne italiano era risultato positivo ad un test a sorpresa eseguito a Longchamp lo scorso 16 settembre
Lanfranco 'Frankie' Dettori, uno dei più grandi fantini di sempre, a giorni dovrà difendersi dall'accusa di aver assunto sostanze proibite. Un'inchiesta in tal senso è stata aperta dall'autorità ippica francese, dopo che Dettori era risultato positivo ad un test, condotto a sorpresa, eseguito nell'ippodromo parigino di Longchamp, lo scorso 16 settembre. Quel giorno aveva montato quattro cavalli, piazzandosi in tre Gran Premi di preparazione all'Arc de Triomphe. Se giudicato colpevole rischia una squalifica internazionale fino a sei mesi.
"A nome di Frankie Dettori posso confermare la notizia. Sarà oggetto di un'audizione nella settimana prossima da parte della Commissione medica di France Galop. Non verranno rilasciati ulteriori commenti fino alla conclusione delle indagini" si legge in un comunicato a firma dell'avvocato e portavoce del fantino, Christopher Stewart-Moore.
Quale sia la sostanza incriminata non è stato al momento chiarito. La stampa britannica ricorda però che nel maggio 1993, durante un controllo di polizia a Londra, nella macchina di Dettori fu trovata della cocaina. "A 23 anni avevo già fama e fortuna - ricordo lui' stesso poi - Stavo perdendo interesse per l'ippica e ne sono uscito anche grazie all'aiuto di un amico prete". Ora il sospetto è che possa aver assunto qualcosa per combattere la fame prima delle corse ed aiutarsi così a mantenere il peso.
Dettori, 42 anni il prossimo 15 dicembre, è senza dubbio l'indiscusso dominatore delle piste di galoppo degli ultimi 20 anni. Almeno dal 1990, quando divenne il primo 'junior' dai tempi del leggendario Lester Piggott a conquistare più di 100 vittorie (121, per la precisione) in una stagione. Figlio d'arte (suo padre, il sardo Gianfranco Dettori, è stato per decenni il numero uno in Italia e tra i primi in Europa), si trasferì in Inghilterra nel 1987, dove ha condotto gran parte della sua carriera. La sua fama varcò i confini degli appassionati di ippica nel 1996, quando in una serata vinse sette corse ad Ascot, tutte quelle da lui disputate.
Lo scorso ottobre Dettori ha annunciato la fine del rapporto durato 18 anni con la scuderia Godolphin di Sheikh Mohammed, per i cui colori ha cavalcato in più di 100 corse vinte sulle piste di tutto il mondo.
"A nome di Frankie Dettori posso confermare la notizia. Sarà oggetto di un'audizione nella settimana prossima da parte della Commissione medica di France Galop. Non verranno rilasciati ulteriori commenti fino alla conclusione delle indagini" si legge in un comunicato a firma dell'avvocato e portavoce del fantino, Christopher Stewart-Moore.
Quale sia la sostanza incriminata non è stato al momento chiarito. La stampa britannica ricorda però che nel maggio 1993, durante un controllo di polizia a Londra, nella macchina di Dettori fu trovata della cocaina. "A 23 anni avevo già fama e fortuna - ricordo lui' stesso poi - Stavo perdendo interesse per l'ippica e ne sono uscito anche grazie all'aiuto di un amico prete". Ora il sospetto è che possa aver assunto qualcosa per combattere la fame prima delle corse ed aiutarsi così a mantenere il peso.
Dettori, 42 anni il prossimo 15 dicembre, è senza dubbio l'indiscusso dominatore delle piste di galoppo degli ultimi 20 anni. Almeno dal 1990, quando divenne il primo 'junior' dai tempi del leggendario Lester Piggott a conquistare più di 100 vittorie (121, per la precisione) in una stagione. Figlio d'arte (suo padre, il sardo Gianfranco Dettori, è stato per decenni il numero uno in Italia e tra i primi in Europa), si trasferì in Inghilterra nel 1987, dove ha condotto gran parte della sua carriera. La sua fama varcò i confini degli appassionati di ippica nel 1996, quando in una serata vinse sette corse ad Ascot, tutte quelle da lui disputate.
Lo scorso ottobre Dettori ha annunciato la fine del rapporto durato 18 anni con la scuderia Godolphin di Sheikh Mohammed, per i cui colori ha cavalcato in più di 100 corse vinte sulle piste di tutto il mondo.