Pallanuoto, Pro Recco vince la Champions: 17-16 dopo i rigori contro Novi Beograd

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Daniele Barone

Daniele Barone

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La squadra di Sandro Sukno conquista la Champions League per la seconda volta consecutiva, la 10^ nella sua storia. Partita dalle mille emozioni, con Novi Beograd quasi sempre avanti nel punteggio: Zalanki a 12'' dalla fine prolunga la sfida ai tiri da rigore, dove è lo stesso ungherese a firmare il gol decisivo dopo la traversa di Jaksic, a segno sei volte durante il match

Adesso è leggenda. Adesso bisogna parlare di qualcosa che va anche aldilà di un vittoria o di una serie di vittorie. Adesso, lassù, nell’albo d’oro dello sport, la Pro Recco merita il posto più alto, dove nessuno potrà arrivare mai. A Belgrado conquista la sua decima coppa dei Campioni, la seconda consecutiva (la doppietta gli era riuscita già nel biennio 2007-2008, unica squadra capace di farlo) e lo fa in casa dell’avversario, fortissimo, dopo una partita da lasciarci le coronarie, una delle più belle in assoluto, ai rigori...

 

Partita gol su gol, come si poteva prevedere, in perfetto ed emozionante equilibrio dal primo all’ultimo minuto, perché anche quando il Novi Beograd ha avuto la forza di scappare un po’ più in avanti (per due volte con due gol di vantaggio) il Recco non si è mai scomposto, non ha mai perso la consapevolezza della sua forza e della sua capacità di reazione. Fino al pareggio definitivo di Zalanki che ha portato le due finaliste ai rigori. E lì succede quello che spesso succede ai rigori: magari sbagliano i migliori. Dusan Mandic, il grande ex, MVP della finale 2021, si è fatto ribattere il tiro da Del Lungo e Jaksic, devastante in partita, ha tirato addosso alla traversa. E allora Zalanki, ancora lui, l’uomo dei gol decisivi in questa Final 8, ha tirato quello che vale la vittoria, la decima, la leggenda. Dopo la Supercoppa Europea, la coppa Italia, il 34esimo scudetto, pure la Champions League. Soprattutto QUESTA Champions League. Pro Recco adesso puoi andare a dormire felice. Tra gli immortali. 

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