Pallanuoto, Pro Recco: Gabriele Volpi lascia la gestione della società

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Daniele Barone

Daniele Barone

Con un comunicato sul sito del club ligure, l’imprenditore ed ex proprietario dello Spezia annuncia il disimpegno dalla società più vincente della storia della pallanuoto italiana, auspicando che qualche altro imprenditore o appassionato di pallanuoto garantisca alla Pro Recco continuità e successi. "E' stata una cavalcata magnifica -le parole di Volpi- ma è arrivato il momento che il destino della Pro Recco prescinda da me". Con lui, in 20 anni, sono arrivati 50 trofei, tra cui 17 campionati e 8 Champions

Vent’anni da Imperatore, trasformando la storia in leggenda e poi il comunicato con cui spiazza tutti: Gabriele Volpi, 81 anni compiuti il 29 giugno lascia la proprietà della Pro Recco. Qualcosa di più di un fulmine a ciel sereno

"È stata una cavalcata magnifica - dichiara Gabriele Volpi - che per me partì quando ero solo un ragazzino e l’allenatore Piero Pizzo (fratello del campione olimpico di Roma ‘60 Eraldo, ndr) fu per me un secondo padre. Abbiamo vinto tanto, abbiamo vinto tutto e purtroppo si sa come la gente sia disposta a perdonare qualsiasi cosa, ma non il successo. Ho sperimentato sulla mia pelle l’effetto di due fra i sentimenti più universali e insopprimibili che esistano: l’invidia e la gelosia. Nonostante questo, sentivo la necessità e l’obbligo morale di restituire alla mia terra il meglio che potesse avere in ambito sportivo, quindi di portare la Pro Recco ai massimi livelli mondiali come ho fatto. È arrivato il momento che il destino della Pro Recco prescinda da me, sia autonomo dalla mia persona. Credo, infatti, sia giusto che nella vita le squadre, come le persone e le aziende, imparino a camminare da sole".

Recchelino, ex giocatore biancoceleste, presidente dal 2005 dopo essere già diventato ricchissimo grazie alla logistica nei porti petroliferi (in Africa, soprattutto) ma poi diversificando anche nel settore alberghiero e della ristorazione. Partecipazioni nel calcio (Spezia, Arzachena) ma è stata sempre e solo la pallanuoto il suo grande amore. Con lui al timone, la Pro Recco ha “cannibalizzato” questo sport, in Italia e in Europa, vincendo cinquanta titoli: 8 coppe dei campioni, 17 scudetti, 16 coppe Italia, 8 supercoppe Len e una lega Adriatica e non può essere certo stata l’amarezza per la sconfitta nella finale dell’ultima Champions League, un mese fa a Malta contro il Ferencvaros, a spingerlo all’addio. Già qualche giorno dopo il club aveva annunciato l’acquisto dello spagnolo Alvaro Granados, uno dei fuoriclasse della pallanuoto mondiale: chiaro segnale di voler ripartire ancora più forti e determinati. E ora questo addio, invece, scompagina tutto. Quantomeno rischia di modificare gli equilibri in Italia e in Europa. Maurizio Felugo, l’iconico ex capitano a cui Volpi aveva affidato la presidenza nel 2016, commenta così: “Da atleta prima e presidente poi non posso che esprimere la mia più profonda e totale gratitudine a Gabriele Volpi per la fiducia e il supporto che mi ha sempre manifestato. Lo sport e la vita in generale mi hanno insegnato ad affrontare a testa alta e con coraggio i momenti difficili; questo che stiamo attraversando lo è certamente, ma sono convinto che riusciremo ad andare avanti con nuovi compagni di viaggio: ne ne usciremo ancora più forti, la Pro Recco ha sempre dimostrato in acqua di sapersi rialzare dalle sconfitte”.

 

Un addio come una sconfitta. Botta pesante. Il cielo sopra Recco, oggi, è pieno di nuvole.