Mondiali vasca corta, i risultati degli italiani di oggi: bronzo Razzetti nei 400 misti
Nuoto ©GettyQuarta medaglia per Alberto Razzetti a Budapest. Dopo i due argenti nei 200 delfino e 200 misti e il bronzo nella 4x200 stile libero, l'azzurro ha vinto il bronzo nei 400 misti. Record del mondo per la statunitense Gretchen Walsh nei 100 delfino, per lo svizzero Noè Ponti (nei 100 delfino maschili) e per la stella delle Isole Cayman Jordan Crooks, che ha abbattuto il muro dei 20 secondi nei 50 stile libero
Nella penultima giornata dei Mondiali di nuoto a Budapest arriva un’altra medaglia per l’Italia. E la conquista sempre Alberto Razzetti, il personaggio azzurro emerso prepotentemente dalla Duna Arena. È bronzo nei 400 misti nuotati in 3’58’’83, alle spalle del russo sotto bandiera degli Atleti Neutrali (oro in 3’56’’83) e allo statunitense Carson Foster (argento in 3’57’’45). Per il ligure è la quarta medaglia a Budapest, la terza individuale dopo i due argenti ottenuti nei 200 delfino e 200 misti, e il bronzo nella staffetta 4x200 stile. Tre medaglie che sanno di rivincita dopo le tre prestigiose finali olimpiche individuali ottenute a Parigi che però non erano valse un podio, sfiorato soprattutto in questi 400 misti. Razzetti ha iniziato a sentire le fatiche delle gare passate, ma ha provando comunque a forzare già dall’inizio, passando in testa a delfino, soffrendo come da pronostico nel dorso in cui è scivolato in quinta posizione, per risalire verso il podio a rana, e consolidare il bronzo a stile libero, avvicinandosi parecchio anche ai due atleti di testa. L’azzurro chiude il suo mondiale conquistando non solo 4 medaglie ma anche con un record europeo, e tre primati italiani.
Farfalle da record
Non si ferma più Gretchen Walsh. La statunitense vince i 100 delfino e conquista la quarta medaglia d’oro individuale, quinta considerando la staffetta, quattro gare in cui ha demolito per 7 volte i precedenti record del mondo. Nei 100 delfino il primato mondiale lo ha migliorato in ogni turno di gara, dalle batterie alla semifinale per abbassarlo fino a un inimmaginabile 52’'71 nell’ennesima finale dominata. Ma non finisce qui: torna in vasca nella semifinale dei 50 stile e fa ancora record del mondo con un impressionante 22’’87. Ma sono strepitose anche le due azzurre Silvia Di Pietro e Sara Curtis che nuotano entrambe di gran lunga sotto il record italiano che la giovanissima cuneese aveva tolto alla più esperta romana. Silvia Di Pietro si riprende il primato nazionale in 23’’68, quarto tempo assoluto. Dentro la finale di domenica anche Sara Curtis che con il 23’’76 conquista l’ultimo posto utile.
Forma strepitosa anche per lo svizzero Noè Ponti che dopo il primato nei 50, demolisce anche quello dei 100 delfino uomini. Un record che era considerato difficilmente avvicinabile quello che apparteneva allo statunitense Caeleb Dressel. Si commuove l’allenatore romano Massimo Meloni che nel centro federale del Ticino ha guidato la crescita del campione elvetico. In una finale i cui i due azzurri fanno il loro. Michele Busa è quarto e dopo il primato italiano nei 50, fa comunque il proprio personale per sfiorare un nobilissimo podio. Tempo leggermente superiore per Simone Stefanì, ma bravo comunque a chiudere settimo tornando sui livelli d’eccellenza mostrati nel 2021.
Crolla il muro dei 20 secondi
È storia nei 50 stile. Non solo per quanto compiuto da Gretchen Walsh. Nella gara al maschile si è vista sfrecciare la stella delle Isole Cayman. Jordan Crooks dopo aver abbassato il record del mondo di Dressel in batteria, si migliora ancora in semifinale e diventa il primo nuotatore della storia ad abbattere il muro dei 20 secondi. Nuota un incredibile 19’’90 nella semi in cui finisce l’avventura individuale di Leonardo Deplano che non riesce a strappare il pass per la finale.
Ma si è visto qualcosa di inimmaginabile alla Duna Arena di Budapest nella penultima giornata di gare. Summer McIntosh, dopo i tre ori olimpici individuali a Parigi, conquista il terzo oro individuale anche in questo mondiale in vasca corta nei 400 misti. Sempre con il record mondiale. Ma questa volta demolisce di oltre 3 secondi il precedente primato della spagnola Belmonte nuotato nel 2017. Anche questo 4’15’’48 profuma di storia. Sotto il precedente limite nuota anche la statunitense Grimes. Terza la britannica Wood in una finale veloce come mai era stata in passato.
Gli italiani in finale
Con Razzetti l’Italia porta a sette il bottino di medaglie in attesa dell’ultimo giorno di gare. Nelle finale di sabato nessun altro podio ma tanti altri buoni piazzamenti. Oltre a quelli dei già citati Busa e Stefanì, bravo Luca De Tullio negli 800 stile libero. Il pugliese di stanza a Roma passato sotto la guida di Fabrizio Antonelli chiude terzo la sua serie veloce nuotata con grande lucidità e progressione, con un tempo che è il quinto complessivo. È settima invece la staffetta 4x100 mista mixed. Un solo cambio nel quartetto dalle eliminatorie alla finale con Lorenzo Mora a dorso, Ludovico Viberti a rana, Elena Capretta a delfino e Sara Curtis al posto di Sofia Morini in chiusura a stile libero. Gli azzurri entrati con l’ultimo tempo, e anche se notevolmente affaticati anche dalle precedenti gare individuali riescono a guadagnare una posizione.
Avanzano le rane azzurre
Nelle semifinali dei 50 rana passa il turno Benedetta Pilato: seconda nella sua semifinale, avanza con il quinto tempo assoluto. Domenica, ultimo giorno di gare, proverà a inseguire una difficile medaglia. L’oro sembra ipotecato dalla lituana Ruta Meilutyte che nuota in 28’’39 ad appena due centesimi dal proprio record mondiale. Brava Chiara Della Corte, che nuota il personale in 30’’06, dopo aver fatto il massimo conquistando in mattinata una semifinale che alla vigilia non era preventivabile: convoca per gareggiare nei misti, si è regalata a in questa gara quello che non era riuscita a conquistare nelle sue specialità.
Nei 50 rana al maschile invece, anche senza Martinenghi, finale centrata per entrambi gli azzurri in gara. Record personale per Ludovico Viberti che nuota in 25’’80. Appena un centesimo in più per Simone Cerasuolo che aveva nuotato nella semi precedente, vinta dal sudafricano Smith (terzo tempo assoluto in 25’’66) che toglie proprio all’atleta allenato da Cesare Caselle il primato del mondo juniores. Ennesimo record in una giornata da record.