Sci, Coppa del mondo: Goggia 3^ a Crans Montana, trofeo di discesa più vicino

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Nella seconda discesa libera femminile in programma nella località Svizzera la sciatrice bergamasca ha fatto un passo importante verso la conquista della Coppa di specialità. Il suo 3° posto (40esimo podio in carriera in Coppa del Mondo), dietro alla vincitrice Priska Nufer e alla ceca Ester Ledecka, le permette di restare davanti (+75 punti) all'unica rivale per il titolo di discesa (Corinne Suter), che è arrivata 4^al traguardo

La seconda discesa di Crans Montana è stata vinta in 1:29.93 dalla svizzera Priska Nufer, 30 anni, al primo successo in carriera in Coppa del Mondo. Seconda in 1:30.04 la ceca Ester Ledecka, vincitrice della discesa di sabato, mentre al terzo posto in 1:30.16 c'è l'azzurra Sofia Goggia, al 40/o podio in carriera. L'Italiana si è però soprattutto lasciata alle spalle la svizzera Corinne Suter, oro olimpico e quarta in 1:30.20, unica rivale ormai per la conquista della coppa di disciplina. Sofia ha così recuperato dieci punti sull'elvetica e attualmente comanda la classifica di specialità con 482 punti, contro i 407 della Suter. Per la conquista della coppa è tutto rimandato all'ultima discesa, il 16 marzo a Courchevel.  L'Italia ha registrato poi l'eccellente 7/o posto di Federica Brignone in 1:30.26. Più indietro Elena Curtoni, in 1:30.81, Nadia Delago, in 1.31.25, Karoline Pichler (1:31.81), Francesca Marsaglia (1:31.88), Elena Dolmen (1:33.13) e Monica Zanoner (1:33.80). Fuori invece Nicol Delago.

Goggia: "Restare concentrati in vista delle Finali di Coppa"

Così Sofia Goggia al termine della gara: "Sono contenta di aver mantenuto il pettorale rosso e dei 75 punti di vantaggio, ora dobbiamo rimanere concentrati fino alle Finali. Ho rosicchiato qualche punticino perché ora ne ho 75 di vantaggio su Corinne (Suter, n.d.r.). E' stata una gara molto stretta a livello di distacchi, siamo tutte molto vicine ed è la bellezza di questo tracciato. Non saprei dire a che punto sono del mio recupero; sono arrivata qui il primo giorno dopo aver disputato la discesa olimpica, quindi con nove giorni di stop. Ho lavorato fisicamente ma sciare è un'altra cosa, infatti, nella prima prova avevo paura che la gamba non mi reggesse, soprattutto nella prima curva. Vedo che sciare mi fa tanto bene e devo accompagnare questo tipo di utilizzo delle forze al lavoro atletico in palestra trovando un equilibrio. Non ho dediche particolari da fare per questo podio, devo molto a me stessa e a tutte quelle persone senza quali non sarei qui. Sono contenta di andar via da Crans-Montana con questi progressi".