Cesare Cremonini a Casa Sky Sport: "Vi racconto Bologna, Baggio e Valentino Rossi". VIDEO

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Cesare Cremonini si è raccontato a "Casa Sky Sport": "Bologna è una città con visione larga, per noi andare allo stadio è come andare a teatro. Il Dall'Ara pieno è stato il mio Wembley. Baggio e Mihajlovic sono nella storia di Bologna: Roby è un poeta che mi ha influenzato tanto". Poi la telefonata dell'amico Valentino Rossi: "Ci stimiamo, finiamo le nostre serate a cantare a squarciagola. E' un grande DJ"

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Cesare Cremonini show: ospite a "Casa Sky Sport", il cantautore bolognese, che ha in uscita il video del suo ultimo singolo "Giovane Stupida" si è raccontato a 360 gradi. Subito un atto d'amore nei confronti della sua Bologna: "Bologna è una città abbastanza piccola, ma con visione larga. E' al centro della via Emilia, collega Rimini con Milano. Pensi che abbia il mare, pensi di essere a Piacenza. Siamo un insieme di culture diverse, tenute insieme da uno spirito. Ragioniamo da metropoli. E' per questo che vogliamo una squadra in Serie A e ci emozioniamo se Roberto Baggio parla di noi". Bologna è una città che ha dato i natali a grandi della musica come Morandi, Dalla, Carboni, tutti legatissimi alla squadra della propria città: "Quando andiamo vedere il Bologna, siamo come a teatro - ha detto Cremonini -. Per noi è una forma d'arte. Dalla è diventato quello che è stato anche perché ha respirato la città, il segreto è la via Emilia. Lo stadio fa parte della cultura, abbiamo una tifoseria straordinaria che è rimasta sempre coerente e corretta. Il calcio è stato uno dei punti di riferimento per la cultura di una città, mischiamo bene le passioni. Oggi Bologna mi tratta come un figlio, dopo vent'anni di carriera in cui l'ho raccontata. E' una città che mi protegge, sono un cittadino come gli altri. Mi chiamano Cesarino o Cesarone, mi sento molto amato". Poi un po' di brividi quando ricorda l'omaggio a Dalla al Dall'Ara: "C'erano 40mila persone e pensavamo che la luna fosse Lucio - ha detto Cremonini -. Erano 40 anni che un bolognese non riempiva lo stadio. E' stato il vero punto di congiunzione tra me e la mia città. C'era anche mio padre, che ora non c'è più: lui assistette allo scudetto del Bologna del 1965 e festeggiò con me, unendo passato e presente. E' stata la mia Wembley". 

Cremonini: "Mihajlovic e Baggio nella storia di Bologna"

Cremonini parla poi della voglia di tornare sul palco: "A causa anche di questa pandemia, una cosa non può cambiare: portare le persone davanti a un grande spettacolo. Non c'è possibilità di sopravvivenza della musica senza aggregazione di persone, esattamente come lo sport. Non esiste un concerto in streaming e lo smart working nella musica, così come nello sport. Non importa quando, ma dobbiamo far tornare tutto come prima quando sarà passata l'emergenza. Grazie al pubblico e all'adrenalina diventi un animale, ti liberi e dai il meglio di te stesso, trasformandoti da Robin a Batman". Poi un messaggio di Mihajlovic, grande fan di Cremonini: "Non sono molte le persone che resteranno nella memoria dei bolognesi. Baggio è stato tra questi, Sinisa anche. Ha fatto gesti umani e professionali incredibili, più di tanti che hanno conseguito risultati anche più importanti. Generosità e affetto valgono di più e creano un legame tra il campo da gioco e quello della vita. L'insegnamento del riscatto, da Baggio a Signori, lo abbiamo fatto nostro". Cremonini ha avuto anche l'onore di cantare per Roberto Baggio in un concerto a Padova: "Quella notte è stata fantastica. Quando Roby arrivò a Bologna avevo 17 anni e andavo in curva. In tanti avrebbero scritto canzoni e poesia per omaggiare quel momento. Le sue gesta entravano a far parte della mia poetica e sono felice di aver tramandato con 'Marmellata' i modelli come lui e Senna anche ai ragazzini di oggi". 

Cremonini-Valentino Rossi, show a Sky

Cremonini è un grande amico di Valentino Rossi: "Mi trovo bene con lui perché ho un senso di competizione simile al suo. Senza una scena ricca di campioni e talenti, non sarebbe la stessa cosa. Anche noi abbiamo bisogno di avversari, come nello sport. Non si può litigare senza stare insieme, l'odio sportivo è una grande forma di amore e ci fa migliorare". L'amicizia con Vale è duratura: "Allegria, positività e divertimento sono le cose che ci legano, anche per alleggerire le pressioni. Ci diamo forza l'uno con l'altro, come con gli amici comuni. Siamo coetanei, abbiamo una carriera parallela. Lo stimo molto professionalmente, l'ho visto da vicino quando corre e la sua capacità di superare i momenti difficili è da imitare. Gliene sono grato come uomo e come amico". All'improvviso interviene al telefono proprio Rossi: "In moto non è un granchè, è meglio sul palco... - scherza Vale -. Non si applica con le moto, devo spronarlo. E' cresciuto con la Vespa, quindi fa fatica. Invece con le auto è diverso, è veloce e ha un bel piede. A volte sbaglia, ma non è male. Quando ci potremo vedere gli farò provare anche il simulatore. Cesare ha fatto la canzone 46 per il Team Sky, ma sono anche nascosto in un'altra canzone (la seconda strofa di '6 e 26'). Le mie preferite? Nessuno vuole essere Robin e Marmellata". Cremonini infatti racconta: "Finiamo sempre le nostre serate candando a squarciagola - racconta -. Gli faccio sentire spesso le canzoni in anticipo. Uccio si era arrabbiato perché non era più domenica senza Baggio e Senna e gli disse che correvo io!". Rossi poi ammette che la MotoGP dovrebbe tornare nel 2020: "Dovremmo riuscirci, speriamo di poter ripartire presto"

Cremonini: "Tornerò sul palco nel 2021"

Cremonini annuncia che dovrebbe tornare sul palco nel 2021: "Abbiamo fatto scelte in mare aperto visto che non abbiamo ricevuto risposte dal Governo, replicherò il tour di quest'anno nel prossimo. E' un grande stimolo ed è giusto per le oltre 200mila persone che avevano già comprato il biglietto". Poi un aneddoto: "Rossi è un grande DJ - ha detto -. Non gli importa se c'è gente che balla o meno, lui va dritto per la sua strada. Non vuole mai tornare a casa, vuole sempre mettere l'ultima".