Giornalista CNN arrestato in diretta durante i disordini di Minneapolis. VIDEO

Usa

Omar Jimenez, giornalista della CNN, è stato arrestato insieme alla sua troupe mentre era in diretta durante i disordini a Minneapolis, in seguito alla morte di George Floyd. Il reporter è stato successivamente rilasciato dalla polizia

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Il giornalista della CNN, Omar Jimenez, è stato arrestato mentre riferiva in diretta dalle proteste a Minneapolis in seguito alla morte di George Floyd. Come riportatato dalla stessa CNN, il giornalista è stato poi rilasciato insieme alla sua troupe. Il reporter è stato ammanettato dopo essersi chiaramente identificato come giornalista agli agenti. Secondo quanto si apprende, Jimenez sarebbe stato fermato perché non avrebbe acconsentito a spostarsi dopo che gli era stato chiesto dagli agenti. Sono stati arrestati anche i membri della troupe di Jimenez (il producer producer Bill Kirkos e il fotogiornalista Leonel Mendez), il cui ammanettamento è avvenuto in diretta televisiva. Il giornalista si è mostrato collaborativo con gli agenti durante tutta la procedura. La CNN, tra i network all news più popolari del mondo, ha reagito definendo l'accaduto "una violazione del primo emendamento". Il Governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito "inaccettabile" l'arresto, scusandosi con il presidente della CNN, Jeff Zucker.

George Floyd, la ricostruzione e le reazioni del mondo dello sport

George Floyd, 46enne afroamericano di Minneapolis, Minnesota, é morto lunedì sera dopo essere stato bloccato a terra da un poliziotto perché trovato in possesso di un documento falso. Il tutto è stato filmato da un passante, con il video che ha fatto il giro del mondo. “Lasciatemi, non riesco a respirare”, ovvero le sue ultime parole pronunciate, sono diventate anche lo slogan utilizzato da molti sportivi per esprimere solidarietà e sdegno su quanto accaduto. Uno dei primi a mobilitarsi è stato LeBron James. La stella dei Los Angeles Lakers ha postato su Instagram la foto del ragazzo trattenuto dal ginocchio di un agente di polizia, e accanto la foto di Colin Kaepernick, il giocatore dei San Francisco 49ers che nel 2016 rimase in ginocchio all'inno americano intonato prima di una partita di football americano, per protestare contro le violenze ai danni degli afroamericani. "Svegliatevi, hai capito ora o non è ancora chiaro?", il commento alle due foto. Molto duri anche i vari Steph Curry, Magic Johnson, Steve Kerr, Reggie Miller e Dwyane Wade. Tutta comunità sportiva di Minnesota, dai T'wolves di basket ai Vikings della NFL, hanno espresso a Floyd e alla famiglia per quanto accaduto.