
Nuovo Decreto Covid, niente zona gialla fino al 30 aprile: tutte le novità
Via libera dal Consiglio dei Ministri per il nuovo Decreto Legge, in materia di misure per il contenimento della pandemia da Covid-19, che sarà in vigore dal 7 al 30 aprile. L'Italia resterà divisa in zone arancioni e rosse, con possibili deroghe per Regioni in giallo in base all'andamento dei contagi e alle somministrazioni del vaccino. Resta il divieto dello sport di contatto e di ogni gara a livello amatoriale, scuola in presenza fino alla prima media: ecco tutte le novità

Il Consiglio dei Ministri n° 10, riunitosi il 31 marzo, ha dato il via libera al nuovo Decreto Legge che sarà in vigore nel periodo post-Pasqua, dal 7 al 30 aprile. "Esprimo soddisfazione per un DL che mette la tutela della salute al primo posto - ha detto il ministro della Salute, Speranza -. Vincere la battaglia sanitaria è la premessa per la vera ripartenza del Paese".
Di seguito tutte le misure che saranno adottate...

NO ZONE GIALLE - Come attualmente in corso, anche dopo Pasqua l'Italia resterà divisa in zone arancioni e rosse, con l'impossibilità di spostarsi tra Regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Il decreto prevede, però, una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità per alcune Regioni di tornare in giallo

DEROGHE PER ZONE GIALLE - "In ragione dell'andamento dell'epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all'articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga" si legge sul Decreto. In poche parole serviranno dati sotto la soglia per quanto riguarda i contagi e alte cifre per le somministrazioni del vaccino

COPRIFUOCO - Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità

BAR E RISTORANTI CHIUSI - Di conseguenza questi locali resteranno 'parzialmente' chiusi, con la possibilità di fare solamente asporto, fino alle 18, e consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. Nel caso dovessero attuarsi deroghe per zone gialle, sia i bar che i ristoranti potranno riaprire a pranzo

VISITE AD AMICI O PARENTI - Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici. In zona arancione, invece, le visite saranno consentite, sempre una sola volta al giorno dalle 5 alle 22 e sempre in non più di due persone, all'interno del comune di residenza o in un raggio di 30 km per i comuni con meno di 5 mila abitanti

SECONDE CASE - Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. L'accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana e Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell'arrivo

VIAGGI ALL'ESTERO - Possibile che sia prorogata l'ultima ordinanza del Ministro Speranza, in vigore fino al 6 aprile: tampone, isolamento fiduciario per 5 giorni e altro tampone per chi arriva o rientra in Italia da un Paese dell’Unione europea. Per chi è stato in nazioni che non fanno parte del sistema Schengen, isolamento di 14 giorni

SCUOLA - "Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi fino alla prima media" si legge sul Decreto. Sono comprese, dunque, anche le zone rosse, mentre in zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. Una disposizione che "non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome"

OBBLIGO VACCINALE PER SANITARI E FARMACISTI - Saranno soggetti all'obbligo di vaccinarsi "gli esercenti, le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali". La vaccinazione sarà requisito essenziale per l'esercizio della professione

NO VAX - Per sanitari e farmacisti che rifiuteranno di somministrarsi il vaccino è previsto lo spostamento a "mansioni, anche inferiori, con il trattamento corrispondente alle mansioni esercitate". La sospensione interverrà solo se ciò non sarà possibile e durerà massimo sino al 31 dicembre, periodo nel quale non sarà dovuta una retribuzione. La sanzione scadrà prima se gli interessati ci ripenseranno e si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale

SCUDO PENALE - "Per omicidio colposo e lesioni personali colpose verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano nazionale, la punibilità è esclusa quando l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del ministero della Salute relative alle attività di vaccinazione"

OK AI CONCORSI PUBBLICI - Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni. "Per ridurre i tempi di reclutamento del personale - si legge -, le amministrazioni possono procedere con modalità semplificate di svolgimento delle prove. Nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale è previsto l'espletamento di una sola prova scritta e di una prova orale, l'utilizzo di strumenti informatici e digitali e, in particolare, lo svolgimento in videoconferenza della prova orale"

Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia

Per consentire lo svolgimento delle prove in sicurezza si prevede l’obbligo per i candidati di produrre la certificazione di un test antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. La durata massima della prova sarà di un’ora, con svolgimento previsto in sedi decentrate a carattere regionale

CINEMA, TEATRI E LUOGHI DI CULTURA - Se dovessero essere disposte deroghe per Regioni in zona gialla, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all'aperto. Possibile riapertura anche per i musei

SPORT - Restano sospese le attività di palestre, piscine, centri benessere e termali, così come lo svolgimento degli sport di contatto. Sono vietate inoltre tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti, nonché gli allenamenti per sport di squadra in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento