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Mondiali basket, primo quarto da record per l’Italbasket contro le Filippine

Basket

I 37 punti segnati dall’Italia nel primo quarto della sfida alle Filippine eguagliano quelli di cinque anni fa dal Brasile contro l’Egitto. Anche i 62 punti nel primo tempo sono un record per gli azzurri ai Mondiali, cominciati come meglio non si potrebbe e ritrovando un po’ di fiducia

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Il campo ha raccontato in maniera chiara e netta del dominio degli azzurri sulle Filippine, ma prima della palla a due non era così scontato che l’Italia disponesse con questa facilità degli avversari. Le sei sconfitte consecutive per concludere la preparazione ai Mondiali di Cina potevano lasciare strascichi pesanti, ma vedendo come ha giocato la squadra di Meo Sacchetti — specialmente nel primo quarto — è come se quei ko non fossero mai esistiti. Con il quintetto base formato da Daniel Hackett, Marco Belinelli, Gigi Datome, Danilo Gallinari e Paul Biligha gli azzurri hanno confezionato un primo quarto scintillante, chiuso sul 37-8 spezzando da subito la resistenza delle Filippine. Una frazione di gioco disputata quasi per intero da un quintetto che, per i ben noti problemi fisici di Gallinari e Datome, ha giocato pochissimo assieme in fase di preparazione, ma che può rappresentare la base su cui costruire il resto del Mondiale. A suo modo, quel primo quarto rappresenta un record non solo per gli azzurri, ma per tutta la FIBA World Cup: i 37 punti nella frazione iniziale eguagliano quelli segnati dal Brasile nella sfida all’Egitto di cinque anni fa, record nella competizione.

Come l'Italia ha realizzato un quarto (quasi) perfetto

Per riuscirci i ragazzi di Sacchetti hanno segnato 15 dei 18 tiri tentati, di cui 6/8 da tre punti con ben 11 assist a referto: una prestazione offensiva clamorosa ed esaltante da vedere, con il pallone che si è mosso con continuità ed altruismo da un altro all’altro del campo alla ricerca del miglior tiro possibile. Spesso il pallone è finito nelle mani di capitan Gigi Datome, che ha messo 10 dei suoi 17 punti proprio in quel primo quarto, seguito dai 9 di Daniel Hackett e gli 8 di Gallinari, ma anche Marco Belinelli ha disputato una frazione di grandissima lucidità e maturità, dando il tono difensivo della squadra mettendo più volte le mani sulle linee di passaggio. Perché se i 37 punti in attacco ovviamente fanno notizia, non devono passare inosservati i soli 8 punti concessi agli avversari in difesa, merito di un impegno e di una concentrazione giustamente lodata da coach Sacchetti dopo il match. È solo la prima e l’avversario — va ripetuto — non era neanche lontanamente del livello degli azzurri, ma le buone indicazioni rimangono: anche i 62 punti del primo tempo sono un record per l'Italia alla FIBA World Cup, e gli azzurri sono diventati la prima squadra dopo gli Stati Uniti a chiudere un match mondiale con almeno 15 triple e almeno 15 liberi a segno. Vietato sottovalutare l’Angola, ma gli azzurri con le Filippine hanno ritrovato un po’ di fiducia nei propri mezzi.