L'allenatore dell'Italia è soddisfatto dell'ottimo esordio contro le Filippine, senza però dimenticare che la strada da fare ai Mondiali è ancora lunga e complicata: "L'esordio è sempre un'incognita, siamo stati bravi a non concedere nulla di semplice ai nostri avversari"
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L'ITALIA TRAVOLGE L'ANGOLA, CENTRATO IL PRIMO OBIETTIVO
Non può che essere soddisfatto coach Sacchetti al termine della prima sfida mondiale dell’Italia, dominata e vinta contro le Filippine 108-62: “L’esordio è sempre l’esordio e, anche se avevamo giocato bene qualche partita, nelle ultime amichevoli la vittoria non è mai arrivata. Un po’ di scorie questa situazione le lascia. È logico che va tenuto conto del valore dell’avversario, però noi siamo stati bravi a indirizzare subito la partita dalla nostra parte. Il pallone è andato dentro anche dalla lunga distanza e con quello ci siamo sciolti. I tiratori li abbiamo sempre avuti in squadra e stavolta hanno sfruttato al meglio il tanto spazio concesso. Vediamo cosa accadrà nelle prossime partite”. Guai però a pensare di aver già passato il turno, c’è ancora una seconda partita da vincere. Come minimo: “Se rischiamo di sottovalutare l’Angola, vuol dire che non abbiamo capito niente. E a quel punto è giusto che ce ne andiamo a casa. Sono soddisfatto perché la prima partita non sai mai come va: rischi che magari dopo un inizio un po’ stentato, poi ti innervosisci… Questo invece non è accaduto. Soprattutto in difesa non abbiamo concesso nulla di scontato, canestri che avrebbero potuto tagliarci le gambe”.
La soddisfazione di Gallinari: “Fondamentale partire con il piede giusto”
Protagonista sul parquet è stato anche Danilo Gallinari – autore di 16 punti in 23 minuti di utilizzo. Nessuna accelerazione particolare, ma un dominio e un controllo unico sul match, concluso con un solo errore al tiro (5/6 dal campo), senza dover forzare o spingere più del dovuto. “Sì è andato bene tutto – racconta ai microfoni di Sky Sport a fine gara - siamo stati aggressivi sin dalla palla a due. Ottimo ritmo, soprattutto la mira non ci ha tradito. Era fondamentale per noi partire con il piede giusto”. E dimostrare di essere a posto anche a livello fisico: “Sia io che Gigi abbiamo lavorato e recuperato bene, siamo pronti a tenere questa rotazione e soprattutto questi minutaggi. È chiaro che non siamo ancora al 100%, ma queste partite servono per entrare in ritmo”.