Zandalasini: "Siamo cresciute, quest'anno non ci manca nulla"

Sei arrivata da poco dall'America e hai anche superato da poco un infortunio: come hai vissuto questo avvicinamento all'Europeo? “Da San Francisco a Bologna è stato un viaggio lungo. Ero sempre in contatto con le ragazze che sono qui. Mantenere il focus di là, riuscire anche a prepararsi mentalmente a questo Europeo che giocheremo in casa, che è una grande responsabilità, e l’infortunio sono fattori che mi hanno messo un po’ in difficoltà, ma nella mia testa c’era l’obiettivo di recuperare per giocare più partite possibili prima della partenza ma anche per arrivare più pronta qui in Nazionale. Volevo essere pronta per gli allenamenti e le amichevoli, per non far perdere tempo né a me né alla squadra”. Che ricordi hai legati alla tua esperienza in Nazionale? “Ho tantissimi ricordi, belli e brutti, vittorie e sconfitte. Però non mi faccio segnare troppo da queste cose, vivo molto al presente perché credo nello sport sia necessario. Se si guarda troppo al futuro o al passato si perdono occasioni e si perde il focus del momento”. Sei sempre oggetto di marcature dure, cosa ne pensi? “In campo essere sotto i riflettori è una cosa abbastanza normale, fa parte del gioco. Di difese aggressive ne ho viste tante, delle volte anche io mi innervosisco. Crescendo ho imparato a gestire meglio certe situazioni e anzi a sfruttarle meglio a mio favore”. Hai già giocato più di un Europeo, ma questo sarà il tuo primo in casa: cosa si prova? “Questo se non sbaglio è il mio quinto Europeo. Ci pensavo due o tre giorni fa e stavo facendo il calcolo… sono tanti, non avevo ancora realizzato. Questo è il mio primo Europeo in casa e giocarlo a Bologna è speciale. Credo sia il momento giusto nel posto giusto. Per me sarà molto emozionante, perché è una città a cui sono molto legata. Ho giocato qui e mi sono trovata molto bene. È una città con tantissime cose ma allo stesso tempo molto a misura d’uomo. Con amici e amiche si è creato un bel giro di compagnia, era bello anche uscire e viversi la città e non viverla solo nel campo. Vivevo la città in maniera naturale, come una persona ‘normale’. Ho bellissimi ricordi legati al PalaDozza e di quando giocavo lì. Spero di rivederlo pieno con la Nazionale, sarà sicuramente speciale”. Il gruppo che arriva a questo Europeo nasce da lontano… “Sì e siamo tutte cresciute. Ricordo che arrivavamo a tutti i raduni con lo stesso gruppo di ragazze, ma eravamo molto più piccole. C’era tanto entusiasmo ma molta meno esperienza. Questo gruppo è molto cresciuto: tante ragazze hanno giocato l’Eurolega, tante ragazze hanno giocato le Final Four di Eurolega… Questo ti dà sicurezza e certezze in più. Secondo me non ci manca niente quest’anno, quindi speriamo”. Esordirete contro la Serbia, la squadra – sulla carta – da battere ma che arriva a questo Europeo con un gruppo nuovo: che squadra troverete? “Sì, troveremo una Serbia che ha fatto una ricostruzione della squadra storica. Hanno giocatrici nuove, molto giovani, sicuramente con meno esperienze ma è sempre la Serbia. Sappiamo che loro hanno una grande tradizione e cultura della pallacanestro. Sanno giocare, sono aggressive e non è una partita da prendere sottogamba. Sarà il nostro esordio, giocheremo qui a Bologna e quindi vogliamo fare molto bene”. Quale sarà la chiave tattica contro la Serbia? “Dobbiamo partire dalla nostra difesa, che ci darà la forza per l’attacco: noi vogliamo giocare così. Dai primi minuti dovremo cercare di dare questo segnale anche alle altre squadre e poi da lì sarà una lotta per 40 minuti”.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Zandalasini: "Siamo cresciute, quest'anno non ci manca nulla"