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Psg, l'accusa di Emery contro Neymar: "Comandava lui, via dal Barcellona per essere leader"

Calcio

L'intervista dello spagnolo ora alla guida dell'Arsenal rilasciata alla rivista The Tactical Room : "So quando sono il riferimento in un gruppo e quando non lo sono. Al Psg comandava Neymar, andò via dal Barcellona perché c'era Messi, e lui voleva essere il migliore al mondo"

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In fuga da un leader, per diventarlo nella nuova casa dell’Arsenal prendendo in mano tutta la squadra. Emery ha lasciato il Psg dopo sette trofei in due anni, ma senza mai aver fatto breccia nel cuore dello spogliatoio. Il motivo? Lo rivela lo stesso allenatore basco, ex anche del Siviglia e ora con l’incarico pesantissimo di sostituire uno come Wenger a Londra. “Credo di aver fatto la mia parte a Parigi. So quando sono il riferimento in un gruppo e quando non lo sono". Pochi dubbi su questo per Emery: "Al Psg comandava Neymar. Manca ancora un po', forse, ma prima o poi succederà - prosegue lo spagnolo nel corso dell’intervista concessa alla rivista The Tactical Room - lui è andato via dal Barcellona per essere il migliore al mondo, per diventare un leader, perché in Spagna c'era Messi”.

L’intervista

Più che una vera accusa quella di Unai Emery sembra solo un’ammissione di resa. La constatazione che è stato il brasiliano a tenere le redini di tutto il gruppo. “Al Barça il leader è Messi, al Real è Florentino Pérez, all’Atletico è Simeone e al City Guardiola. I leader possono ogni volta avere un profilo diverso: un giocatore, un presidente e un allenatore. Io non lo ero a Parigi, lo avevo capito da tempo, è un processo che ogni allenatore deve vivere e interiorizzare, ed è qualcosa che impari con l’esperienza. In ogni club devi sapere qual è il tuo ruolo e qual è il ruolo da assegnare al resto del gruppo” - ha detto lo spagnolo. “Il mio più grande successo in Francia? La squadra non si è mai data per vinta, neanche dopo le pesanti sconfitte con Barcellona e Real Madrid in Europa”. Ora lo attende una nuova sfida, lontano da Parigi e da Neymar: a Londra sarà leader vero?