Il cileno, ex della partita, sopporta per mezz'ora i fischi dell'Emirates a ogni tocco di palla. Poi, con quello con cui segna l'1-0, zittisce tutti prima di levare gli indici al cielo davanti ai suoi vecchi tifosi
Il fiuto di un allenatore al quale sta girando tutto bene si vede anche da queste cose: Solskjaer sceglie il match di FA Cup contro l'Arsenal per rilanciare, titolare dal primo minuto, Alexis Sanchez. E il cileno lo ripaga con una grande partita e con il gol che sblocca la gara.
Si gioca all'Emirates e, come era prevedibile, la prima mezz'ora da ex di Sanchez trascorre tra i fischi: ogni volta che entra in possesso di palla, i tifosi dell'Arsenal si fanno sentire, dimenticando gli 88 gol in 166 partite lasciati da quelle parti. Lui sembra non curarsene, aspetta l'occasione. E quella giusta per consumare la vendetta gliela serve su un piatto d'argento Lukaku al 31': il belga finge di calciare, poi appoggia morbido in profondità, ed è su quella palla che Sanchez si avventa, saltando Cech in uscita e infilando poi la porta da un angolo difficilissimo. I momenti che seguono il gol sono difficili, le emozioni si mescolano: Sanchez alza le braccia, sembra non voler esultare, poi leva al cielo gli indici, rivolto verso quei tifosi che l'avevano fischiato fino a un attimo prima, e un sorriso beffardo inevitabilmente gli compare sul volto, mentre i compagni lo sommergono.
Rilanciato titolare dopo i guai fisici che l'avevano messo ai margini del progetto United, quel gol "alla Sanchez" è la sua risposta migliore. Anche a Solskjaer, che continua ad azzeccare ogni mossa.