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Incontro Uefa-Eca, possibile rivoluzione Champions con partite nei weekend

Calcio

L'indiscrezione dal Wall Street Journal: previsto un incontro a Nyon tra Uefa ed Eca per discutere la possibile rivoluzione del format della Champions. Due i punti su cui si ragionerebbe: partite-clou nel weekend e sistema con promozioni e retrocessioni

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L’anno della rivoluzione potrebbe essere il 2021, forse il 2024. Poi, la Champions cambierebbe pelle. L’indiscrezione viene dall’autorevole Wall Street Journal, che per primo ha parlato dell’appuntamento fissato in agenda proprio per oggi, a Nyon, tra UEFA ed ECA (l’ente che rappresenta i club più potenti del calcio europeo) per discutere la possibile rivoluzione del format della Champions.

Due, in particolare, i punti su cui si ragionerebbe: lo spostamento nel weekend di alcune partite di Champions – presumibilmente quelle con il maggior “potenziale di attrattività”, dai quarti di finale in poi – e la formula con promozioni e retrocessioni simile a quella già adottata nella Uefa Nations League. Un massimo di 18 club partecipanti con accesso determinato da una sorte di coefficiente che terrebbe conto della storia delle squadre nella competizione.

Accantonata dunque, almeno per ora, l’idea della SuperLega (anche dallo stesso Andrea Agnelli, presidente dell’ECA), il nuovo cambiamento radicale sul quale ci si concentrerebbe non incontrerebbe il favore di tutti, specie di alcuni club per i quali la competizione diventerebbe quasi inaccessibile, ma anche di chi vorrebbe preservare i campionati nazionali (tra i “contrari” ci sarebbero soprattutto la Premier e Javier Tebas, a capo della Liga, secondo il quale il nuovo format della Champions “metterebbe in pericolo i vari campionati”). E anche la Uefa, con il presidente Ceferin in testa, non lo vedrebbe di buon occhio, dovendo rivoluzionare tutti i calendari dei campionati nazionali continentali, motivo per cui il Wall Steet Journal afferma che “è improbabile che qualcosa possa realmente cambiare prima del 2024”.