L'ex Ct dell'Argentina ha parlato dello stato d'animo del numero 10 quando gioca con la sua nazionale. "Leo è un essere umano, gli argentini faticano a godersi Messi come invece fanno i tifosi del Barcellona. Troppe attese sul suo conto"
SAMPAOLI E LE VERITA' SU MESSI: "IO, LEO E L'ARGENTINA"
Leo Messi soffre tanto quando gioca con la nazionale argentina. Parola di Jorge Sampaoli, ex Ct dell'Albiceleste fino ai Mondiali 2018, conclusi con l'eliminazione agli ottavi di finale per mano dei padroni di casa della Francia. Sampaoli ha parlato dello stato d'animo del numero 10 quando veste la maglia dell'Argentina nel corso della conferenza "We Are Football 2019 - Coaches and Tactics", organizzata dalla Federcalcio brasiliana. Parole che arrivano a circa un mese dal ritorno in nazionale della stella del Barcellona dopo la Coppa del Mondo, avvenuto il 22 marzo nel pesante ko per 1-3 contro il Venezuela nell’amichevole giocata al Wanda Metropolitano di Madrid.
“I tifosi dell'Argentina preferiscono distruggere invece di divertirsi”
L'ex commissario tecnico dell'Argentina è tornato sulle prestazioni del suo gruppo nella Coppa del Mondo 2018, difendendo senza mezze misure Messi. "Ho allenato il miglior giocatore del mondo, non so se è il migliore della storia, però ha segnato più di 600 gol in Europa e ha infranto tutti i record, ma arriva nel suo Paese e viene criticato”. Chiaro riferimento alla differenza di bacheche tra la versione di Leo nel Barcellona, dove ha conquistato 33 titoli ed è diventato il calciatore più decorato nella storia del club, e in nazionale, dove invece il bilancio si ferma a tre ko in finale in Coppa America e al secondo posto nei Mondiali 2014, pur avendo segnato 65 reti in 129 partite. “Guardando oltre le sue immense capacità – commenta Sampaoli - Leo è un essere umano, gli argentini faticano a godersi Messi come invece fanno i tifosi del Barcellona”. In sintesi, Messi in nazionale fa fatica a divertirsi: "Il ragazzo soffre molto questa realtà – l'ammissione dell'ex Ct - non può mostrare al mondo tutte le sue qualità quando gioca per l'Argentina. La cultura della società argentina è più portata alla distruzione che al divertimento”. Nazionale che nello scorso Mondiale ha palesato ancora una volta le sue difficoltà quando si tratta di arrivare in fondo a una competizione. Sampaoli ha una spiegazione anche per il rendimento dell'Albiceleste: "Essere l'allenatore di una nazionale sudamericana è quasi impossibile perché i migliori giocatori delle nostre squadre sono in Europa e non possiamo parlare con loro per il tempo necessario – li abbiamo a disposizione per pochissimo tempo. Non basta per infondere i valori che vogliamo e la nostra filosofia di gioco”.