Federico Bernardeschi in conferenza: "Che sofferenza guardare la finale di Champions, ma bisogna pensare al futuro. Alla Juve arriverà sicuramente un allenatore all'altezza, Sarri è valido. Con Allegri sono migliorato tanto, ora devo curare i dettagli. Sogno in grande: voglio vincere Champions ed Europeo"
Dopo la chiusura della stagione per i club, molti calciatori sono impegnati con la Nazionale per il doppio impegno valido per le qualificazioni a Euro 2020. Ora testa alle sfide contro Grecia e Bosnia, ma Federico Bernardeschi parla anche della Juventus. Partendo dai rimpianti, che riguardano la Champions League: "Ho un po' sofferto a guardare la finale, ma questo è il calcio – ha dichiarato il fantasista bianconero in conferenza stampa da Coverciano – Questa competizione è fatta di sfumature, quest'anno è stata strana. Ma bisogna pensare al presente e al futuro".
"Arriverà allenatore da Juve, Sarri valido"
I tifosi bianconeri, intanto, attendono di conoscere il nome del nuovo allenatore: "C'è una società seria, con dirigenti bravi. Non mi esprimo, ma sono sicuro che il prossimo allenatore sarà da Juve. Ogni allenatore ti dà qualcosa di nuovo, ti permette di migliorare. Sarri? Posso solo dire che è valido. Non so se arriverà, in ogni caso rispetteremo la scelta della società. Allegri va celebrato come merita, non è facile vincere così tanto. Ogni allenatore ha le sue idee e le sue caratteristiche, con queste ha portato la Juventus a vincere. In due anni in bianconero sono cresciuto molto, ho acquisito consapevolezza. Ora voglio curare i dettagli, come il gol o il posizionamento in campo. È stata una stagione importante, con due trofei prestigiosi. Ma sogno in grande: voglio Champions ed Europeo". Su Conte all'Inter: "Ho avuto la fortuna di essere allenato da lui all'Europeo e di giocare per lui. Posso dire che ha fatto la storia della Juve da calciatore e allenatore".
"Nazionale? Questa l'Italia che volevamo"
Sulla Nazionale, aggiunge: "C'è un gruppo straordinario, fatto di ragazzi di talento e con il giusto mix di gioventù ed esperienza. Devo dire che tutti siamo d'accordo sul fatto che è questa l'Italia che volevamo, piena di giocatori forti e di uomini veri. Mancini ha fatto un grande lavoro, sin dall'inizio. Kean? È giovane, va fatto crescere senza pressioni e responsabilità. Ha bisogno anche di sbagliare e trovare equilibrio. Sbagliato mettergli un'etichetta, ogni calciatore è diverso. Chiesa e Barella? Non posso dire niente sul loro futuro, sono intelligenti e sapranno scegliere bene. Ogni calciatore sogna palcoscenici importanti".