L'ex attaccante colombiano, oggi proprietario di un'azienda che produce preservativi, ha voluto dare il proprio contributo alla lotta al coronavirus. "In questi tempi di quarentena non è buona cosa riempirsi di figli: voglio che la gente mi aiuti a consumarli perché è molto difficile per me utilizzarli tutti"
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Ognuno contribuisce come può, in questo periodo. E se diverse aziende si stanno riconvertendo per produrre mascherine e respiratori, c’è anche chi ha deciso di donare… preservativi. L’idea è di Faustino Asprilla, l’ex attaccante colombiano che in Italia lasciò il segno con la maglia del Parma negli Anni Novanta e che oggi, lasciato il mondo del calcio, è diventato proprietario del marchio di profilattici “Condoms Tino”.
“In questi tempi di quarantena per il coronavirus non è buona cosa riempirsi di figli”, la sua riflessione, da cui è scaturita l’idea di donare oltre 100mila preservativi “rimasti in azienda”. “Voglio che la gente mi aiuti a consumarli... perché è molto difficile per me utilizzarli tutti. Ho solo 3.580.000 preservativi in inventario fino a quando non riusciamo a riaprire la fabbrica, e per aiutare la popolazione ho intenzione di dare un preservativo in regalo per l'acquisto di una scatola da tre”. Una sorta di messaggio promozionale, lanciato direttamente da casa sua con un video su Twitter in cui, ricoperto da confezioni del suo prodotto, spiega quale sarà il suo contributo nella lotta al coronavirus.