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Ronaldinho: "Calcio e autografi anche in carcere, voglio riabbracciare mia madre"

Calcio

Le parole del brasiliano, ai domiciliari in Paraguay: "L'arresto è stato un brutto colpo, spero che tutto finisca presto. In carcere ho giocato a calcio e firmato autografi, l'ho sempre fatto e non vedo perché avrei dovuto smettere. Quando finirà tutto andrò subito da mia mamma per darle un bacio"

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Ronaldinho torna a parlare a circa un mese di distanza dall'arresto avvenuto in Paraguay, per essere entrato nel paese con passaporto falso. Ora l'ex fuoriclasse brasiliano si trova ai domiciliari presso l'hotel Palmaroga di Asuncion insieme a suo fratello Roberto de Assis. E, nel corso di un'intervista organizzata inizialmente per ripercorrere la sua carriera da calciatore, Dinho si è lasciato andare parlando del suo difficile momento: "Ho fede e prego sempre che le cose vadano bene, spero che tutto questo finisca al più presto – le sue parole ad ABC Color – È stato un brutto colpo per me, non mi sarei mai aspettato di vivere tutto questo. Ho cercato in tutta la mia vita di arrivare ad altissimi livelli, portando tanta allegria alla gente grazie al mio calcio. In Paraguay ho sentito sin dal primo momento calore, amore e rispetto, cosa che è accaduta anche in carcere. Lì ho conosciuto tante persone che mi hanno trattato benissimo: giocare a calcio, firmare autografi e scattare foto fa parte della mia vita, non avevo ragione di smettere di farlo anche perché mi trovavo in mezzo a persone che stavano vivendo un momento difficile proprio come me".

"Ecco cosa è successo. Voglio riabbracciare mia mamma"

Ronaldinho si era recato in Paraguay per l'inaugurazione di un casinò online e per la presentazione di un libro: "Siamo venuti in questo paese per alcuni contratti gestiti direttamente da mio fratello, che è il mio rappresentante – racconta – Ero qui per partecipare al lancio di un casinò online e del libro Craque da vida. Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo scoperto che i nostri documenti non erano legali. Da quel momento la nostra intenzione è stata subito quella di cooperare con i tribunali per chiarire questa situazione, abbiamo collaborato spiegando quanto accaduto passo per passo. Cosa farò quando tutto sarà finito? La prima cosa sarà andare da mia madre per darle un bacio, sta vivendo giorni difficili a casa dall'inizio della pandemia. Poi dovrò subire l'impatto che quest'arresto avrà provocato e andare avanti per la mia strada con fede e forza".