Milan femminile, nuova policy a tutela delle calciatrici in maternità
CalcioIl club rossonero, come si legge all'interno di un comunicato ufficiale, "garantirà il rinnovo automatico alle calciatrici in caso di gravidanza sviluppata nella stagione della scadenza contrattuale". Il CEO Furlani: "Orgogliosi di presentare un progetto così importante"
Una prima volta assoluta per un club europeo: il Milan ha presentato un'innovativa policy per la maternità delle sue tesserate, garantendo loro, in maniera formale, una serie di tutele durante la gravidanza e la prima infanzia dei figli, che vanno oltre la normativa vigente. Come si apprende dallo studio globale della FIFPRO Global Employment Report, solo il 2% delle calciatrici intervistate in quattro continenti ha avuto figli nel corso della carriera agonistica. Il 47% al termine. Ecco perché il Milan, oltre alla legislazione vigente, ha assicurato di garantire il rinnovo automatico con prolungamento di un anno del contratto alle medesime condizioni economiche per le tesserate, in caso di scadenza contrattuale nella stagione sportiva in cui la gravidanza è iniziata. Oltre a questo anche assistenza per la cura dei figli nelle ore in cui l'atleta è impegnata nell'attività sportiva e supporto per voli, alloggi e altre spese di viaggio per i figli della tesserata che ha condotto la gravidanza o è responsabile unico del minore, insieme a un accompagnatore.
Furlani: "Milan sia un modello da seguire"
Non solo. Le novità fanno riferimento anche a benefici di tutele in ambito di protezione nel corso della gravidanza, remunerazione obbligatoria e rientro in attività con il Milan che ha scelto di coinvolgere le calciatrici della sua Prima Squadra e della formazione Primavera. Così il CEO Furlani: "Siamo orgogliosi di presentare un progetto tanto importante, che testimonia ancora una volta l’attenzione del Milan a tematiche rilevanti per tutte le persone della famiglia rossonera. Vogliamo che questo nuovo passo sia un'ulteriore motivazione di crescita e sviluppo per tutto il Club, diventando un modello da seguire a livello nazionale e internazionale, contribuendo a rendere il mondo del calcio un ambiente in cui tutti possano sentirsi liberi di prendere decisioni personali importanti".