
Hamburger, che passione: quando calciatori (e presidenti) non resistono al fast food. FOTO
L'immagine del presidente della Roma Dan Friedkin che, dopo il pareggio a Leicester nella semifinale di andata di Conference League, 'cede' alla tentazione di mangiare hamburger e patatine in un fast food è l'occasione per ricordare i tanti calciatori che, prima di lui, non sono riusciti a resistere al cosiddetto "junk food"...

HAMBURGER PRESIDENZIALE. Non è un calciatore, ma anche il numero uno della Roma non ha resistito al "potere" del fast food. Arrivato a Leicester per seguire la semifinale di andata di Conference League terminata 1-1, dopo la partita Dan Friedkin ha deciso non di andare al ristorante, ma di gustare un hamburger da McDonald's. Tanto stupore per i tifosi giallorossi giunti dall'Italia, che hanno così incontrato il presidente proprio dove non avrebbero immaginato.

DE BRUYNE E IL 'SAPORITO' POST CITY-LIVERPOOL. L'ultimo giocatore in ordine di tempo a cedere al "junk food" è stato il centrocampista belga, che al termine della super sfida di Premier League contro i Reds ha portato tutta la famiglia a fare una 'scorpacciata' di cheeseburger, documentando il tutto su Tik Tok.

"HAZARD E IL PANINO: UNA STORIA D'AMORE". È nota la passione per gli hamburger di un altro belga: nel 2011, contro la Turchia, Eden Hazard fu sostituito all'ora di gioco e lasciò lo stadio per andare a mangiare un panino con la famiglia. Punito dall'allora ct Georges Leekens, che gli fece saltare le successive due partite. "Penso che questo mi abbia reso una leggenda della nazionale", dichiarò il centrocampista del Real a RTBF. Ai Mondiali di Russia, fu 'sgamato' dal fratello Thorgan, con tanto di storia su Instagram: "Il panino ed Eden. Una storia d'amore".

MERCEDES & FAST... FOOD. Anche il francese Ousmane Dembélé (nella foto con il compagno di Nazionale, Kylian Mbappé) non sembra resistere al cosiddetto "junk food", il cibo spazzatura. Qualche mese fa è stato immortalato a mangiare in una paninoteca, arrivato sulla sua Mercedes da 200mila euro. Per la rabbia dei tifosi del Barcellona.

CHAMPIONS & PANINOZZI. Nel 2015, quando il Barcellona vinse la sua ultima Champions (dopo aver battuto in finale la Juventus) il tridente blaugrana Neymar-Suarez-Messi si lasciò andare a una mega-mangiata di paninozzi sul pullman scoperto della festa blaugrana, ma a nessun tifoso catalano - in quel caso - la cosa andò di traverso...

CR7: FAME E RISCATTO. Oggi è lo sportivo più ricco del mondo. Ma ci fu un tempo in cui Cristiano Ronaldo era costretto a fare i salti mortali anche per mangiare. "Mi ricordo di quei ragazzini davanti al nostro McDonald's quasi ogni notte della settimana", ha raccontato Paula Leça, all'epoca commessa di un fast food di Lisbona ai microfoni di Radio Renascença. "Aspettavano vicino alla cassa, come se non volessero nulla. E quando c'erano troppi hamburger, il nostro manager ci dava il permesso di darglieli. Uno di loro era Cristiano Ronaldo, il più timido".

La fame ai tempi dello Sporting: un aneddoto così lontano dalla realtà dorata del campione di oggi che anche le persone più vicine a Paula avevano stentato a crederci. "Solo mio marito lo sapeva - ricorda la commessa - perché all'epoca mi veniva a prendere a lavoro. Ma mio figlio ha sempre pensato che fosse una bugia: gli sembrava impossibile che sua madre portasse gli hamburger a Cristiano Ronaldo".

Storia confermata dallo stesso Ronaldo, nel corso di un'intervista concessa a ITV nel 2020, quando giocava nella Juventus: "C'era una signora che si chiamava Edna e altre due ragazze che ci davano sempre qualche hamburger. Spero che raccontare questo aneddoto mi aiuti a ritrovarle. Vorrei invitarle a cena a Torino o a Lisbona e ripagarle per quello che hanno fatto per me. Non lo dimenticherò mai".

DANIMARCA 1992, LA SEMI CONTRO L'OLANDA (CON GITA AL FAST FOOD) - Una gita al fast food tra ultima dei gironi e la semifinale per compattare l'ambiente e coronare l'incredibile impresa di vincere un Europeo da ripescata contro ogni pronostico. Quella nazionale è entrata della leggenda (anche per una delle magliette più belle della storia)
IL RACCONTO DELL'IMPRESA DELLA DANIMARCA A EURO 1992
"ZLATAN BURGER". Qui entriamo nella 'categoria' dei panini battezzati con il nome di alcuni campioni. Ai tempi del PSG, un ristorante parigino dedicò una creazione a Ibra, lo "Zlatan Burger", 30 euro a ordinazione e dalla curiosa sfida ai più temerari: un panino con 600 grammi di carne, pancetta e quattro tipi di formaggio. Secondo il menù era "così grande che nemmeno Chuck Norris riusciva a metterlo in bocca".

PER ME UN GUARDIOLA CON SENAPE PICCANTE. Nella primavera del 2013, filiali bavaresi di McDonald’s lanciarono un hamburger speciale per annunciare l'arrivo di Pep, chiamato "Hot Pep Guardinator": con cotoletta di pollo, formaggio, jalapenos, senape piccante e salsa.

UNA SALSICCIA PER CROUCH. L'idea è stata della rinomata produzione "Heys Family Butchers", particolarmente vicina al Burnley, tanto da dedicare diverse salsicce ai protagonisti più amati dal club. Come a Peter Crouch, nel 2019: "Crouches, Red Hot Robot Sausages" dal sapore piccante e dal riferimento all'esultanza 'robotica' del bomber.

"YOU'LL NEVER PORK ALONE". Dai panini per i giocatori alle maglie in stile "fast food". Tra le più originali quella del piccolo club dilettantistico inglese del Bedale AFC che nel 2018 indossò delle divise a tema "hot dog" con numeri in formato-salsicce. E con tanto di scritta "You'll never pork alone" sotto il colletto.

Dopo la maglietta "hot dog", il Bedale si era ripetuto anche nella 2019, ancora una volta con una divisa a sfondo culinario.

Quella volta la maglia riprendeva il tipico piatto inglese 'sausage & mash' (salsiccia, purè e piselli). Il motivo? Lo sponsor del club era un'azienda che produce salsicce.

MAGLIA KETCHUP & MAIONESE. Il club inglese dello Stevenage è stato sponsorizzato da Burger King nel 2019-20 e sulle magliette, qua e là, non potevano certo mancare delle 'spruzzate' di ketchup e maionese.