22 anni fa lo show di Toldo ad Amsterdam: le parate più belle e famose della storia
Il 29 giugno 2000 segna una data importante della nostra Nazionale, nonostante il successivo amaro finale. Ad Amsterdam, contro l'Olanda Paese ospitante, gli azzurri furono protagonisti di una partita stoica nella semifinale dell'Europeo, resistendo in 10 contro 11 fino alla lotteria dei rigori: lì, come accaduto durante i 90 minuti, fu Toldo il principale protagonista (insieme a Totti). Una partita perfetta per l'estremo difensore dell'Italia: tutti i suoi miracoli e le altre parate che sono passate alla storia
- Sul finire del primo tempo, con l'Italia già in 10 per il doppio giallo a Zambrotta, l'arbitro concede il primo rigore all'Olanda per una leggerissima trattenuta di Nesta ai danni di Kluivert. Sul dischetto si presenta De Boer che incrocia col mancino e chiama Toldo al primo miracolo della serata
- Dopo aver neutralizzato un secondo penalty (calciato sul palo da Kluivert), gli azzurri riescono a proseguire la sfida fino alla lotteria dei rigori. Per l'Italia segna Di Biagio, il primo incaricato degli oranje è ancora De Boer: il difensore decide di non cambiare angolo e non lo fa neanche Toldo che respinge il suo tentativo dagli 11 metri
- L'Italia non sbaglia neanche con Pessotto e Totti, mentre l'Olanda ne sciupa un altro con Stam che conclude alto. L'errore di Maldini può ridare speranza agli oranje ma Toldo conclude con un altro miracolo la sua partita da sogno: intuisce anche il destro incrociato di Bosvelt e fa impazzire di gioia gli azzurri, qualificati in finale.
- Il gesto tecnico lo conoscete tutti: è lo scorpione, dove ci si butta col corpo in avanti e si colpisce la palla col tacco. La prima volta che il portiere colombiano lo fa, davanti agli occhi di migliaia di tifosi, è durante un'amichevole contro l'Inghilterra a Wembley nel 1995: il cross sbagliato di Redknapp diventa l'occasione perfetta per esibirsi e fare il suo show
- In questo caso più che il gesto è l'appellativo ad essere ricordato ancora negli anni. "La parata del secolo", quella che fa sobbalzare i 70 mila di Guadalajara ai Mondiali di Messico '70: cross dalla destra e stacco violento in area di Pelé, convinto di segnare non fosse per la straordinaria reattività di Banks che vola da un palo all'altro, riuscendo a smanacciare la sfera - dopo il rimbalzo - in alto per il calcio d'angolo. Non bastò per la vittoria, ma restò nella storia
- Un'altra prodezza difficile da dimenticare, specie per i tifosi rossoneri. Il protagonista è il portiere brasiliano che, durante una sfida della fase a gironi contro l'Ajax, evita ai suoi di incassare il pari in pieno recupero. Il primo tiro di Ibra (ai tempi nei lancieri) viene murato ma manda per terra Dida. Nonostante questo, il portiere del Milan ha la reattività di girarsi ed effettuare uno scatto felino per deviare in angolo il secondo tentativo di Van der Vaart dal limite dell'area piccola
- Già protagonista di una prestazione eccellente contro la Germania, il portiere azzurro mette un altro mattone fondamentale verso la conquista della Coppa del Mondo con un'altra parata fenomenale in finale. È Zidane a metterlo alla prova, con un colpo di testa a botta sicura che potrebbe spedire i Bleus al trionfo. Buffon vola e con la mano di richiamo prolunga la sfera in angolo, salvando l'Italia durante i tempi supplementari
- Da una finale a un'altra, questa volta tra club. L'ultimo atto della Champions 2011/12 è una gara di grande sofferenza e sacrificio per il Chelsea di Di Matteo. Drogba fa i miracoli da un lato, Cech li fa dall'altro. Il portiere ceco chiama anche la fortuna in causa, specie quando i bavaresi hanno la possibilità di mettere le mani sulla Coppa con un rigore. Il numero 1 dei Blues intuisce, ma è la schiena a bloccare il mancino di Robben dagli 11 metri
- Restiamo dalle parti dei Blues perché anche lo spagnolo si è reso protagonista di una parata significativa nella storia del club: nel 2019 il Chelsea di Sarri arriva alla lotteria dei rigori contro l'Eintracht nella semifinale di Europa League (poi vinta). I tedeschi sembrano infallibili dal dischetto, ma al quarto slot Hinteregger calcia centrale e Kepa riesce a bloccarlo con un ginocchio
- Sul tricolore '99 dei rossoneri ci sono le impronte di Abbiati, con una parata strepitosa al Curi come massimo exploit della stagione. È l'ultima giornata di campionato e il Milan di Zaccheroni ha bisogno di una vittoria per mettere le mani sul titolo. Va in vantaggio 2-1 ma il Perugia non molla e ci crede quando Bucchi conclude mezzo esterno al volo: la palla è indirizzata sul secondo palo, il portiere rossonero vola e devia in angolo, effettuando una clamorosa "parata scudetto"
- Sembra passata una vita, ma a proposito di parate importanti non si può mettere in rassegna gli interventi di Donnarumma all'ultimo Europeo vinto dall'Italia. Il più noto è il rigore parato a Saka, quando il numero 1 azzurro si butta sul mancino incrociato e fa partire la festa dell'Italia. Servirà qualche secondo in più a Gigio per rendersene conto...
- Miracoli che appartengono al dizionario di Donnarumma, autore di parate clamorose già ai tempi del Milan. Come quella contro il Napoli in una partita di fine campionato 2017/18. Il punteggio a San Siro è sullo 0-0, il recupero si sta esaurendo e gli ospiti spingono per prendersi i tre punti: Milik si ritrova la palla-gol al limite dell'area piccola, ma in una frazione di secondo il portiere rossonero si distende e devia in angolo il mancino in diagonale del polacco: esulterà (giustamente) come se avesse segnato!
- Corri Joe, corri! Chissà quante persone all'Etihad avranno gridato al portiere del City, salito durante un angolo nei minuti di recupero per provare a pareggiare il derby contro lo United. Nasce tutto dal salvataggio dei Red Devils che vanno subito in contropiede, con Rooney che prende la mira e calcia superato il centrocampo: lo scatto da centometrista di Hart gli permette di tornare in area e allungarsi verso la propria porta, riuscendo in qualche modo a deviare la palla sulla linea e impedirle di finire in rete
- Il momento da sogno lo vive in questo caso il portiere brasiliano, tra i più decisivi nell'Inter vincitrice del Triplete. Due in particolare gli interventi che lasciano il segno: il primo nella semifinale contro il Barcellona, quando effettua un allungo pazzesco per arrivare sul secondo palo e deviare il mancino a giro di Messi. L'Inter perde 'solo' 1-0 e trova la finale...
- Il secondo arriva proprio nell'ultimo atto, al Santiago Bernabeu di Madrid: già autore di una respinta ravvicinata su Muller, Julio Cesar vola nel secondo tempo per deviare il mancino a giro, dal vertice dell'area, di Robben. Una parata super che tiene i nerazzurri di Mourinho in vantaggio, prima del definitivo 2-0 di Milito
- Alla fine avrà modo di rifarsi in altri contesti, ma sulla carriera di Robben pesa un'altra occasione mancata, durante la finale dei Mondiali 2010 contro la Spagna. L'esterno, insolitamente in posizione centrale, viene lanciato in verticale a tu per tu con Casillas che vince il duello personale con l'olandese e riesce a deviare in angolo il mancino aperto dell'avversario. Miracolo fatto, prima dell'1-0 firmato Iniesta per il trionfo delle Furie Rosse
- Il trionfo Mondiale arriverà sulla soglia dei 29 anni, ma è a 18 che lo spagnolo si prende la scena per la prima volta. L'infortunio di Cesar Sanchez costringe all'ingresso in campo del giovanissimo Casillas che, con personalità, diventa protagonista della partita: in uno degli ultimi assalti dei tedeschi, la palla resta vagante all'interno dell'area piccola e Berbatov in scivolata va a colpo sicuro. Casillas, con i piedi, riesce a respingere il tentativo in controtempo e proteggere la vittoria in Champions dei Blancos
- Anche sull'ultimo trionfo europeo del Real Madrid c'è la firma decisiva del suo portiere, una saracinesca nei confronti dei Reds. Il belga è autore di numerosi interventi tra primo e secondo tempo, ma la più difficile la esegue su Salah, lanciato verso la porta dopo uno splendido controllo al volo: Courtois alzato il muro e con il braccio destro sporca il tiro dell'egiziano in angolo, tenendo inviolata la porta
- E a proposito di finali di Champions non si può non citare l'ultima benedizione a favore dei Reds prima dei calci di rigore contro il Milan, dopo un clamoroso ribaltono da 0-3 a 3-3. A tempo quasi scaduto i rossoneri hanno l'ultima chance con il cross per Shevchenko che va di testa e trova la prima parata di Dudek, poi va sulla ribattuta a colpo sicuro ma il polacco riesce a respingere anche questo tentativo da due passi e prolungare la sfida ai tiri dagli 11 metri
- Torniamo in terra inglese per un'altra paratona ricordata a distanza di anni. È il 2003 e la cornice è quella della Fa Cup, con Arsenal e Sheffield a giocarsi un posto per la finale (poi vinta dai Gunners). Sugli sviluppi di un angolo Paul Peschisolido colpisce di testa da un metro, ma il portiere dei londinesi effettua un allungo prodigioso per smanacciare la sfera lontano dalla porta e difendere la qualificazione
- Finiamo con l'estremo difensore portoghese, protagonista a suo modo nella lotteria dei rigori in occasione dei quarti di Euro 2004 contro l'Inghilterra. Dopo il botta e risposta dagli 11 metri, Ricardo sceglie di togliersi i guanti (lo farà per distrarre l'avversario, come dichiarato in seguito) e ipnotizza Vassell, bloccando a mani nude la conclusione dal dischetto. Come se non bastasse poi sarà lui a segnare il rigore decisivo per la qualificazione del Portogallo